I sindaci di Lozza, Caravate e Mornago a confronto sul futuro della Provincia
Giuseppe Licata, sindaco di Lozza ed ex Consigliere Provinciale, al termine della riunione organizzata insieme a Davide Tamborini, sindaco di Mornago e anche lui ex Consigliere Provinciale, e Nicola Tardugno, sindaco di Caravate

«Una bella serata di confronto sul ruolo della Provincia e sugli obiettivi che deve porsi per i prossimi mesi, in una fase storica di particolare difficoltà per i cittadini e le imprese nel nostro territorio, nella prospettiva delle prossime elezioni provinciali di gennaio e di una possibile riforma delle Province».
Così Giuseppe Licata, sindaco di Lozza ed ex Consigliere Provinciale, al termine della riunione organizzata insieme a Davide Tamborini, sindaco di Mornago e anche lui ex Consigliere Provinciale, e Nicola Tardugno, sindaco di Caravate.
Continua Licata: «Abbiamo avviato un percorso incentrato sulle cose da fare, prima che sui nomi e i possibili equilibri politici; numerose le questioni toccate negli interventi dei tanti amministratori presenti, dalla necessità di portare all’Ente nuovo personale e professionalità, al coinvolgimento effettivo dei sindaci, che in questi anni hanno finito per disertare le assemblee provinciali di mera ratifica. Seguiranno nuovi incontri, presto parleremo anche di possibili candidati, fermo il fatto che il nuovo Presidente della Provincia dovrà recepire dagli amministratori comunali un mandato preciso, fatto di pochi e chiari progetti da realizzare».
Anche Tamborini vede una prospettiva di progettualità e concretezza per la Provincia di Varese, dichiara: «In attesa di una riforma che riporti la Provincia in un alveo più consono, occorre creare una sinergia che sviluppi la collaborazione tra territori ed Ente al fine di realizzare progetti concreti per le necessità della popolazione senza la solita logica della spartizione secondo il colore politico». Tardugno conclude con un primo identikit del prossimo presidente della Provincia: «Dovrà necessariamente essere una figura civica ed autorevole, che dovrà lavorare sui contenuti insieme all’attuale Consiglio Provinciale, smussando i contrasti politici e imprimendo un cambio di passo all’Ente».
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