Le farmacie trainano Spes Somma Lombardo: +7% rispetto all’anno scorso
Presentato il bilancio della partecipata Spes in consiglio comunale, che torna a respirare dopo il periodo della pandemia e riconosce il proprio quid nel settore farmaceutico. Il team ha fatto chiarezza sul cantiere chiuso del cimitero comunale
Dopo la presentazione del bilancio semestrale del 2022 in commissione a ottobre, il cda di Spes del Comune di Somma Lombardo hanno illustrato i numeri dei primi sei mesi del 2022 al consiglio comunale ieri sera, lunedì 14 novembre.
La municipalizzata ha chiuso il 2021 con un utile di 29mila e 54 euro, registrando un aumento dell’8% rispetto al 2020. I primi sei mesi del 2022 hanno, invece, registrato un calo di 310mila euro.
I numeri del bilancio
«La semestrale del 30 giugno 2022 prevede un risultato economico pari a -310mila euro, di cui 307mila euro sono riferiti alla minus valenza della cessione delle Antiche Fattorie Visconti: al 30 giugno 2022 il settore farmacia è quello trainante e presenta un utile di 300mila euro circa e un fatturato in crescita rispetto al periodo precedente del 7% e confermato anche a fine ottobre e settembre», ha spiegato Laura Daverio, presidente di Spes, che era presente in consiglio insieme al ceo Massimiliano Albini e al consigliere Roberto Campari.
Il semestrale di Spes sport segna una perdita di 33mila euro, «ma segnaliamo un’ottima dinamica degli incassi in quanto l’affluenza degli utenti è incoraggiante. La tendenza al 30 settembre 2022 e 31 ottobre 2022 è un risultato sostanzialmente in pareggio».
Il quid delle farmacie
A fare la parte del leone è appunto il settore delle farmacie, che con il Covid-19 si è adattato sempre di più alle nuove esigenze di mercato ed è stato sempre in prima linea – dalla distribuzione dei vaccini alla somministrazione dei tamponi – in maniera innovativa e con attenzione nei confronti dei clienti.
Una capacità che è stata riconosciuta al team da tutti i gruppi politici, a partire da Maria Teresa Pandolfi (Somma al centro): «Somma al centro apprezza quanto svolto dalle due farmacie nel periodo del Covid, che ha soddisfatto le richieste della popolazione su tamponi e vaccini, reso ancora più funzionale dall’ottimizzazione del personale, compreso quello proveniente dalla farmacia del T2 di Malpensa».
«Non si è smesso di investire nel comparto con attenzione, operando affinché le farmacie comunali siano un luogo di somministrazione di servizi al cittadino – ha commentato Stefania Garbuzzi, di Somma civica – nella prima fase del Covid il ruolo dei farmacisti e farmacie è stato il primo punto di assistenza e presidio territoriale in grado di fornire un importante aiuto in un momento così critico. Ciò ha dimostrato che le farmacie debbano implementare i servizi e diventare sempre più un presidio territoriale». Positivo anche il commento della consigliera d’opposizione Manuela Scidurlo (Fratelli d’Italia): «La partecipata ha dei trend positivi e faccio i complimenti al team che la sta guidando, che riesce a far girare bene la partecipata e che oggi sta funzionando».
Da ultimo il sindaco Stefano Bellaria: «Sono stati anni complicati e ci attendono anche sfide diverse, vi ringrazio. È stato svolto un ottimo lavoro».
Il caso dei lavori al cimitero di Somma Lombardo
A sollevare il caso del cimitero centrale del Comune, il cui cantiere è in stop da un mese: gli ha risposto l’ingegnere di Spes, Stefano Simonetta, facendo luce sui tempi e le modalità della prosecuzione dell’opera. L’azienda che si era aggiudicata l’appalto non stava rispettando le tempistiche prestabilite: «L’approccio e la sensazione, che si è tramutata in realtà, era di una ditta in evidenti difficoltà economico-organizzative e nel reperire personale per i lavori. Questa è la situazione che abbiamo trovato: a livello di tempistiche la comunicazione della vittoria della gara è di metà 2020; dopo la difficoltà a ricevere documenti come piano di sicurezza e formazione dei lavoratori, si è riusciti a fare una consegna di lavori verso la fine del 2020. Le opere dovevano essere completate a ottobre 2021 (lavori ottobre 2020-febbraio 2021 erano abbastanza regolari con la presenza del titolare della ditta sul posto)», ma lo stesso ingegnere nutriva forti dubbi sulle capacità di amministrazione dell’azienda.
I problemi sono sorti nella primavera 2021, quando ha segnalato «un calo di presenza e di continuità in cantiere, con alcune scelte dirette dell’impresa su cui non si può non sindacare o esprimere dubbi, che ha allungato i tempi di realizzazione». Ma la situazione legata al Covid e i costi aggiuntivi hanno comportato la concessione di una proroga di sei mesi, «con un vincolo chiaro di mettere un cronoprogramma dei lavori definitivo»: ma la proroga non ha portato a un risultato sperato perché l’impresa aveva difficoltà economiche.
«Dal 30 novembre con un accordo bonario con l’impresa il cantiere sarà libero. Da lì in poi si può andare a rivestire le dinamiche e la possibilità di spacchettare il contratto. Sei mesi sono più che sufficienti per il completamento dei lavori, ma dipende dall’organizzazione della dita: ciò che è stato sofferente è stato vedere gettare una torre alla volta, sei loculi alla volta, con prezzi folli per l’impresa».
È possibile fare nuovi bandi? «Lo dobbiamo approfondire – ha concluso – essendo il mercato cambiato in maniera sostanziale, è chiaro che non si riuscirebbe a prendere e ridare in appalto ai prezzi del 2020 le opere nel 2022».
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