Spunta un’antenna al cimitero di Orago. “Spostiamola”
Installata a ridosso del minuscolo centro storico arroccato. Salvatore Marino, capogruppo dell'opposizione di Gente di Jerago, vuole chiarire come è arrivata l'autorizzazione: "Ha creato disappunto tra gli abitanti"
Chi ha autorizzato quell’antenna? E perché non ci si è opposti?
Sono le domande che Salvatore Marino, capogruppo di Gente di Jerago, pone sull’antenna di telefonia mobile installata accanto al cimitero di Orago, a ridosso del nucleo più antico dell’abitato che costituisce “metà” di Jerago con Orago.
Punto primo sollevato da Marino nella sua interrogazione al sindaco Emilio Aliverti: la cappella è «edificata all’interno della fascia di rispetto cimiteriale e posta a ridosso della monumentale Cappella Daccò». Marino lamenta che la presenza dell’antenna «deturpa e rovina le visuali paesaggistiche verso il cimitero stesso nonché
dal castello di Orago».
Punto secondo: «La struttura tecnologica è istallata nelle immediate vicinanze di abitazioni e di un luogo sensibile quale l’oratorio San Giuseppe, dove quotidianamente sono presenti bambini sui campi di gioco».
Secondo Marino l’installazione del manufatto ha creato «disappunto» tra gli abitanti di Orago. E considerato anche i due punti precedenti, per Marino «poteva essere individuata una diversa area d’installazione, meno esposta e di conseguenza con meno impatto visivo, come potevano essere delle aree agricole in zona via Petrarca».
fin qui le considerazioni del consigliere di minoranza. L’interrogazione presentata da Marino certo chiede conto della scelta di installare lì l’impianto tecnologico, ma soprattutto chiede formalmente quali passaggi siano stati fatti prima della scelta: al sindaco viene chiesto «per quale ragione non è stata convocata la Commissione Ambiente e Territorio, allargata ad esperti del settore delle emissioni elettromagnetiche» e «se è stata coinvolta la Commissione del Paesaggio e chiesto parere al Sovrintendente».
Il gruppo di Gente di Jerago con OragoPer il resto, secondo Gente di Jerago con Orago il sindaco e l’amministrazione dovrebbero comunque fare «tutto quanto possibile per la rimozione dell’antenna e l’eventuale ricollocazione in altra zona, a tutela e salvaguardia della salute pubblica, per il rispetto che si deve al vicino camposanto e a garanzia delle visuali paesaggistiche verso il cimitero e dal castello di Orago».
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Tutti i numerosi esperimenti scientifici e i test degli organismi internazionali non hanno riscontrato danni alla salute per le antenne cellulare, nelle potenze e nell’irraggiamento usato per i canali di frequenza LTE/5G.
Ma evindentemente gli abitanti di Jerago con Orago sono la maggior parte ingegneri in telecomunicazioni e ne sanno qualcosa in più. Postando grazie alla connessione del loro smartphone organizzano proteste e per far presa ci buttano dentro la parola bambini e salute, due evergreen che fanno sempre presa e spauracchio.
Ottimo esempio di NIMBY (not in my backyard)