Tra la bäckerei e la vecchia miniera, gli studenti delle Cardano di Gallarate scoprono la Germania
Venti ragazze e ragazzi della terza media dell'Istituto Gerolamo Cardano hanno partecipato ad un progetto Erasmus+. Nella Ruhr per scoprire differenze culturali e la sfida della sostenibilità
Il 26 novembre sì è conclusa la settimana Erasmus+ che ha visto coinvolti venti studenti delle classi terze delle medie di Arnate e Madonna in Campagna, dell’istituto comprensivo Gerolamo Cardano di Gallarate.
Una novità importante, perché è la prima volta che studenti gallaratesi di dodici-tredici anni partecipano alle attività Erasmus+: protagonisti di un viaggio nella Ruhr, una delle aree più industrializzate d’Europa (come la Lombardia del resto) ma anche all’avanguardia nella riconversione, tema connesso anche a quello della sostenibilità.
Questo il resoconto di quanto vissuto, scritto in prima persona da quattro studenti coinvolti nella mobilità.
Erasmus+
Per alcuni è un’esperienza unica, per altri un modo per stringere nuove amicizie e consolidare quelle vecchie, in altri casi un modo per mettere in pratica le lingue studiate; ufficialmente è chiamata Erasmus+. Per la prima volta un gruppo di ragazzi della scuola media della città di Gallarate e più precisamente dell’IC Gerolamo Cardano di Gallarate, hanno intrapreso un’esperienza all’estero. I partecipanti, selezionati attraverso criteri specifici, sono stati: D’arminio Alessandra della 3^A,Sacco Sophie Nicole, Fileppo Giulia e Pigni Davide della 3^B, Berlusconi Milena, Goretti Morgan e Mancuso Desiré della 3^C, Castoldi Margherita e Vignando Davide della 3^D, De Mare Andrea, Dilettoso Martina Alicia, Riggio Roberta, Santarossa Stella e Tissi Matilde della 3^E, Disconzi Aurora e Zollo Matteo della 3^F, Ciccarelli Sofia e Faccio Tiziano della 3^G, Gjolaj Melisa e Martini Tommaso della 3^H. Gli accompagnatori sono stati: la prof. Vicario Elisabetta, la maestra Manna Assunta e il prof. Papageorgiou Georgios.
Il viaggio è iniziato alle 6:30 della domenica del 10 novembre, con un pullman diretto a Strasburgo, tappa intermedia prima della destinazione finale di Essen in Germania.
Il viaggio è durato circa sei ore durante le quali gli studenti hanno potuto cominciare a conoscersi e a condividere le loro aspettative. Ci sono state più soste negli autogrill, nelle quali si sono notate le prime differenze tra le nazioni della Svizzera e dell’Italia per l’organizzazione dei posti e degli spazi e per il sistema di gestione. Arrivati nella città francese, i ragazzi si sono recati in un ostello. Ci siamo sistemati nelle camere e abbiamo pranzato, quindi abbiamo iniziato la scoperta della cittá con una passeggiata in centro. Qui abbiamo ammirato lo stile gotico della cattedrale e in generale gli edifici pittoreschi del luogo, le case tipiche alsaziane. Abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla cattedrale principale della città e sul parlamento europeo. E’ stato davvero emozionante sentirsi e trovarsi nel cuore dell’Europa. Abbiamo poi cenato in un MC e in un Five Guys francese. Siamo tornati in ostello e siamo andati a dormire. Da questa giornata si sono immediatamente viste le differenze e le cose comuni tra la Francia e l’Italia, anche nelle cose più piccole e quotidiane.
Il giorno dopo, il 21 novembre al mattino siamo ripartiti in direzione di Essen, più precisamente a Steele. Abbiamo brevemente pranzato in una bäckerei tedesca, cioè una panetteria, nella quale abbiamo cominciato a praticare la lingua e ad assaggiare qualche cibo tipico. Ci siamo recati alla scuola Karl Human Gymnasium, abbiamo fatto un breve tour guidato dai ragazzi tedeschi, durante il quale abbiamo osservato la struttura e notato la fiducia che i loro professori gli concedono. Abbiamo ammirato il fiume Ruhr e ci hanno illustrato alcune sue curiositá storiche. Ci siamo poi recati nella piazza con i mercatini natalizi e i ragazzi ci hanno illustrato il centro e la sua storia. Abbiamo visitato brevemente i mercatini e abbiamo ripreso il pullman per andare in ostello. Qui abbiamo cenato anticipatamente rispetto all’orario italiano. Tutte le sere potevamo cenare dalle 18:00 alle 19:00. Dopo una condivisione delle nostre considerazioni sulla giornata siamo andati a letto.
Il terzo giorno il 22 novembre è iniziato con l‘arrivo alla scuola e l’inizio delle attività in palestra, con lo scopo di socializzare e cooperare. Siamo stati divisi in tre gruppi misti di italiani e tedeschi, è stata un’attività che ha permesso di annullare differenze e stereotipi.
Successivamente siamo andati in classe e abbiamo fatto dei giochi di presentazione, come il bingo, e altre attività incentrate sul capire cosa siano la sostenibilitá, come si può essere più sostenibili e quali sono i problemi connessi con questo argomento.
Durante il pomeriggio, abbiamo effettuato un tour della cittá di Essen su un pullman a due piani, accompagnati dal commento in inglese di una guida che ci ha spiegato la storia del posto. Finito il tour, abbiamo pranzato e successivamente ci siamo recati in centro. Per quanto riguarda la merenda, siamo tornati in un bäckerei, per scaldarci dal freddo della città, maggiore di quello italiano. Siamo tornati nello Jugendherberg, il nostro ostello e dopo aver mangiato siamo andati a letto.
Il giorno successivo il 23 novembre è iniziato con una colazione sostanziosa e avvenuta prima del solito, per riuscire ad arrivare in tempo alla Westnetz, un’azienda che produce e distribuzione energia. Abbiamo svolto tre attività differenti: un tour iniziale nel quale abbiamo osservato i materiali che utilizzano e come li producono, un container espositivo delle loro innovazioni e un’attività nella quale si parlava di quali potrebbero essere azioni sostenibili per migliorare le nostre condizioni di vita. Abbiamo notato quanto spazio dedichino all’innovazione, alla sostenibilità e alle nuove idee. L’azienda organizza delle simulazioni e dei corsi per incrementare l’esperienza lavorativa;per digitalizzarsi utilizza nuove tecnologie nell’ambito produttivo, progettuale e innovativo. Nel container ad esempio abbiamo utilizzato un vr 3D per una simulazione degli incendi. Qui abbiamo anche visto nuove tecnologie che utilizzano per compiere lavori prima manuali e per utensili per la sicurezza. Come ad esempio una macchina individua l’ odore del gas, così che, in caso di pericolo, ci si possa accorgere e successivamente mettere al riparo. A pranzo siamo stati ospitati nella mensa della Westnetz dove abbiamo mangiato dei piatti tipici come ad esempio il currywurst. Il pomeriggio abbiamo continuato con le attività sopra descritte. Successivamente, siamo tornati in ostello e, una volta arrivati, ci siamo sistemati. Rispetto agli altri giorni, i prof ci hanno dato più tempo libero nel quale ci siamo rilassati per andare a cena e abbiamo fatto conoscenza e amicizia con un gruppo di tedeschi. Finita la cena, abbiamo avuto ancora del tempo libero e dopo di che, siamo andati in una stanza per fare le riflessioni riguardo la giornata.Infine siamo andati a letto.
Giovedì 24 novembre, dopo esserci preparati per la giornata, con il pullman ci siamo recati nell’area denominata Zollverein, sito patrimonio dell’Unesco dal 2008. Abbiamo visitato una parte del museo della Ruhr, dove nel passato venivano consegnati i salari ai minatori ogni settimana. Negli edifici accanto venivano lavati i vestiti e veniva distribuito l’olio per le lampade; oggi l’edificio è stato convertito in una caffetteria con una sala per riunioni adiacente. Qui, dopo esserci divisi nei tre soliti gruppi, abbiamo svolto delle attività che avevano lo scopo di farci comunicare tra di noi. Abbiamo iniziato con indovina chi. Lo scopo del gioco era rompere il ghiaccio. L’attività seguente consisteva nel scrivere delle innovazioni che potessero aiutare la scuola nell’ambito della sostenibilitá e come applicarle. Finite le attività mattutine, con il pullman ci siamo diretti in un museo, che nel passato era un centro di passaggio e smistamento del carbone. Prima di entrare abbiamo pranzato. Attraverso una lunghissima scala mobile, siamo entrati nel museo, dove abbiamo visitato alcune aree diverse.
In una c’erano immagini, oggetti e installazioni legate alla vita quotidiana delle persone, in particolar modo dei minatori, che vivevano e vivono in quell’area e macchinari che venivano utilizzati nel passato. In un ‘altra area c’erano oggetti e immagini che ripercorrono la storia di Essen, in modo particolare quella del distretto della Ruhr dove è nata l’industria mineraria e siderurgica alla fine del XVIII secolo.
Terminata la visita delle varie aree , dopo aver preso un ascensore e percorso delle scale, siamo arrivati sul tetto dove abbiamo osservato il panorama dall’alto. Infine, prima di andarcene siamo passati per un negozio che vendeva souvenir. Dopo di che ci siamo recati nella old town di Essen cioè Kettwig, dove abbiamo fatto una passeggiata, notato la tipicità degli edifici e aver dialogato con la gente del posto per fare acquisti in un supermercato e una bäckerei. Siamo quindi tornati in ostello, abbiamo cenato, successivamente fatto il solito meeting e siamo andati a dormire.
Il penultimo giorno il 25 novembre inizia svegliandoci più tardi del solito e una volta fatta colazione abbiamo preso il pullman e ci siamo diretti a scuola per l’ultimo giorno lì. Arrivati, dopo esserci divisi in gruppi casuali, ci siamo recati nelle classi di francese e latino per assistere ad una lezione abituale. I gruppi erano tre in totale, due per francese e uno per latino. Nell’ora di francese, un gruppo di ragazzi ha assistito ad una lezione nella quale parlavano di Parigi. L’altro ha osservato una lezione dove la prof. ha fatto svolgere esercizi per tutta l’ora. Il gruppo che invece doveva andare a visionare la lezione di latino, ha svolto dei lavori in quattro lingue diverse: si partiva dal latino e si traduceva in inglese, italiano e tedesco. L’argomento trattato riguardava la storia di Enea. Dopo pranzo siamo usciti tutti dalla scuola e siamo andati a piedi a vedere i tipici mercatini natalizi tedeschi. Abbiamo poi salutato per l’ultima volta i tedeschi e continuato il giro tra i mercatini, mentre alcuni sono andati in una bäckerei e altri in un supermercato. In seguito siamo andati in una delle tante frazioni di Essen, chiamata Werden. Qui abbiamo visitato altri mercatini e un DM, equivalente di un negozio di detersivi italiano. Alla sera, tornati in ostello, dopo esserci preparati, abbiamo cenato e dopo abbiamo fatto l’ultimo meeting in cui ci siamo scambiati le nostre conclusioni sull’erasmus. Inoltre abbiamo festeggiato il compleanno di una nostra compagna, con musica, coriandoli, cioccolatini e balli di gruppo. E anche questo giorno si é concluso.
L’ultimo giorno è iniziato svegliandoci alle sei del mattino e finendo di sistemare le stanze. Lasciate le stanze siamo andati a fare colazione con il solito cibo tedesco sia salato che dolce. Una volta finito, abbiamo preso le valigie preparate la sera precedente e siamo partiti. Le prime ore ci siamo riposati, poi il viaggio si è svolto piacevolmente, come all’andata. La nostra esperienza dell’Erasmus si è conclusa nella serata di sabato 26 novembre con l’arrivo a Gallarate,dopo un viaggio durato circa 13 ore che ci ha visti attraversare la Germania da nord a sud fino alla Svizzera, che a sua volta abbiamo attraversato da Basilea a Chiasso.
Da questa esperienza ci siamo portati a casa diversi e i nuovi insegnamenti, incentrati sul modo di vivere quotidiano e abituale dei tedeschi, che ci hanno insegnato ad accettare e apprezzare le diversitá, che hanno arricchito la nostra cultura. Una delle cose che abbiamo notato è la responsabilitá degli alunni tedeschi a scuola e la fiducia che viene affidata loro dagli insegnanti, anche nell’uso dei telefoni nell’ambiente scolastico, o il fatto che lí non c’è la campanella o, inoltre, la forma diversa delle strisce pedonali quando si è in giro
L’Erasmus+ è stata un’esperienza nuova per tutti nella quale si è potuta mettere in atto la lingua studiata a scuola, responsabilizzarsi, cooperare e fare nuove amicizie, anche con i tedeschi: in poche parole un’esperienza indimenticabile.
Margherita Castoldi, Giulia Fileppo, Davide Vignando, Matteo Zollo
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