La casa delle lucine di Busto Arsizio è diventata un’attrazione grazie alla passione di Andrea e l’entusiasmo di Valentina
Per il quarto anno consecutivo la villa dei Picco Bellazzi splende con le sue 150 mila lucine a due passi dal centro. La sua fama ha superato i confini comunali grazie ai continui miglioramenti all'allestimento
È una passione che lo accompagna sin da quando era bambino e grazie al suocero ha potuto coronare un piccolo sogno, quello di realizzare la sua personalissima casa delle lucine di Natale.
Andrea Libutti, 37enne consorte di Valentina Picco Bellazzi figlia del noto penalista e politico bustocco, ha lavorato all’allestimento dei 6 km di luci per mesi: «Ho iniziato il 2 ottobre, insieme a Valentina e sotto la direzione di mio papà che è davvero bravo come il più esperto degli elettricisti – racconta Andrea mentre accende puntuale la casa di via Bramante alle 17,30 – ci sono volute 160 ore di lavoro ritagliate tra gli impegni della vita quotidiana. Il risultato è stato davvero buono e in molti continuano a fermarsi per vedere la casa illuminata».
È il quarto anno che la casa si illumina e ogni anno si aggiunge qualcosa: «Quest’anno abbiamo aggiunto altre luci ma abbiamo cercato di mantenere uno stile preciso, che si adattasse all’estetica della casa che è una villa di inizio ‘900. L’idea è proprio quella di creare una casa del Natale, differenziandoci da altre esperienze come quella di Leggiuno che è un vero e proprio villaggio di luci o quella di Cunardo che mi sembra seguire più uno stile americano. Devo dire che mi piacciono tutte» – aggiunge Andrea.
Mancava una casa simbolo del Natale nel Basso Varesotto: «Sì. L’intento è proprio quello di donare alla città un po’ di magia del Natale con questa casa simbolo. Da quando abbiamo acceso (le illuminazioni funzionano dalle 17,30 alle 24, ndr) vediamo sempre gruppi di persone che si fermano per guardare. Sta diventando una vera attrazione per tutto il circondario: vengono qui dalla Valle Olona, da Legnano ma anche da Milano per vederla». La sua posizione centrale, inoltre, è anche un piccolo volano per l’economia visto che a pochi passi ci sono i negozi e i locali del centro. Anche l’amministrazione comunale si è accorta di questo e il sindaco Emanuele Antonelli ha scritto una lettera di ringraziamento alla famiglia per l’allestimento.
Ma come si arriva ad un risultato di questo tipo e quanto consumano tutte queste luci led? «Il materiale, dalle luci alle strutture, fino alle scatole ermetiche è stato acquistato su siti specializzati per professionisti. Il tutto consuma quanto un’asciugacapelli alla massima potenza» – spiega ancora Andrea.
Ogni anno tutto viene riposto con calma nelle settimane successive all’Epifania e già si pensa a cosa servirà per l’anno successivo: «Lo stupore dei bambini ci ripaga di tutto. Abbiamo anche messo una cassetta per le lettere di Babbo Natale. Qualche bambino l’ha imbucata – conclude Valentina – e spesso vengo assalita dalla curiosità di leggerle ma so che sono per Babbo Natale, quindi mi trattengo».
Nei giorni centrali delle festività natalizie l’accensione delle luminarie verrà prolungato anche dopo la mezzanotte.
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