La Polizia Locale di Ferno torna in municipio, Foti: “Più sicurezza in centro città”
Si tratta di una soluzione temporanea nell'attesa della fine dei lavori dell'immobile in via Roma, che l'amministrazione Foti ha pensato di far diventare sede della Polizia Locale
Il progetto di far tornare la Polizia Locale nel centro storico di Ferno era già stato annunciato a fine novembre, con la presentazione del nuovo comandante dei vigili Nicolò Rachele, ma è stato ampiamente discusso nel consiglio comunale di mercoledì 30 novembre.
«La sede definitiva del comando di Ferno sarà l’immobile di via Roma 29, nel mentre si è reso necessario il trasloco temporaneo dalla sede attuale all’interno municipio», ha spiegato la sindaca Sarah Foti. I lavori nella sede di via Roma dureranno non più di tre anni, «nel mentre la Polizia Locale tornerà dove è sempre stata»: all’interno del palazzo comunale.
«Sono previsti lavori che dovrebbero iniziare il 12 dicembre, contiamo entro la settimana successiva di poter fare il trasloco della Polizia; nel frattempo daremo vita a interventi più ampie per la realizzazione degli uffici, dopo tanti anni che non si metteva mano al palazzo comunale», ha continuato.
La sindaca ha rimarcato la valenza sul controllo della sicurezza che ha riportare la Polizia nel centro storico: «Gli obiettivi sono preservare la sicurezza di Ferno e dare un senso nuovo al centro, rivitalizzandolo e portando più prestigioso. Non mi si venga a dire che questa amministrazione non ha a cuore la sicurezza dei pendolari, dei cittadini e degli studenti»
Una conseguenza dello scioglimento dell’Unione dei Comuni
Lo spostamento è una delle molteplici conseguenze dello scioglimento unilaterale dell’Unione dei Comuni di Ferno e Lonate Pozzolo, a partire da inizio 2022, che ha comportato la divisione di servizi che i due paesi avevano in co-gestione a partire dalla Polizia Locale. Anche la Polizia lonatese è tornata in municipio a fine gennaio, ma permanentemente.
«L’immobile attuale è di proprietà dell’Unione, in questo momento per esercitare tale diritto significherebbe versare all’Unione 880mila euro (pari al valore dell’edificio) – ha spiegato la sindaca – non abbiamo ritenuto opportuno un esborso di questo calibro; tenendo conto che sin dall’inizio del nostro insediamento, ma lo avevamo già detto in campagna elettorale, abbiamo fatto una ricognizione di tutti gli immobili di proprietà comunale, e tra questi c’era quello in via Roma 29, che sicuramente ha bisogno di interventi e di una destinazione: quella che gli abbiamo dato non poteva essere più prestigiosa e lo abbiamo fatto senza dover spendere 880mila euro per acquistarne un altro».
“Si trascura la sicurezza”
Una decisione che l’opposizione non condivide, secondo cui si trascura la sicurezza dei cittadini. «C’è sempre stata la logica di mettere il comando vicino alla stazione, perché dava una maggiore sicurezza per i ragazzi che vanno a scuola e all’università; sappiamo le problematiche che avvengono quando non c’è un controllo», ha preso la parola Massimiliano Catania (Cerutti per Ferno), «la sicurezza dei cittadini non ha valore. Voi non avete citato il fatto che con lo spostamento possa nascere una problematica».
«La Polizia Locale stava lì perché l’immobile era dell’Unione e c’erano gli agenti dell’Unione, era logico che si stesse in un edificio a metà strada tra Ferno e Lonate, raggiungibile in maniera equidistante tra i due Comuni – ha ribattuto Foti – riportare la Polizia nella sede storica non vuol dire tralasciare la sicurezza: Ferno è stato uno dei Comuni firmatari del recente protocollo in Prefettura per aumentare i controlli e la sicurezza in stazione ferroviaria che è sul territorio di Lonate Pozzolo, ma che il Comune di Ferro non ha assolutamente dimenticato o tralasciando, decidendo di presidiare. Una promessa che garantisce “noi ci saremo”, visto che la stazione è usata anche dai fernesi».
Anche Mauro Cerutti ha criticato la decisione di spostare temporaneamente la sede della Polizia nel palazzo comunale: «Si poteva arrivare allo sposatemento dei vigili aspettando i due anni che servono per la fine dei lavori in via Roma. Poteva essere un modo per risparmiare».
Sarcastica la risposta di Foti: «Mi sembra una scelta logica lasciare la polizia dov’è, dove dobbiamo pagare ogni mese un canone di superfici per 1800 euro, dobbiamo pagare spese, utenze e riscaldamento per altri 50mila euro ogni 4-6 mesi, quando abbiamo il palazzo che ha sempre ospitato la Polizia e dove le spese sono unificate. Dire che in questi due anni sarebbe stato meglio lasciare dov’è – in un immobile dove occupa tre locali – e pagare le spese e le utenze».
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