L’Aids uccide ogni anno in Italia 500 persone: fondamentale è la diagnosi precoce
Secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità, nel 2021 sono state 1.770 le nuove infezioni pari a un’incidenza di 3 ogni 100.000 residenti. Nel Varesotto, da inizio 2022 sono 22 i nuovi casi
Uomo, di età compresa tra i 30 e i 45 anni, contagiato attraverso rapporti sessuali non protetti. È la fotografia dei pazienti a cui è stato diagnosticato quest’anno un’infezione da HIV nel territorio di Ats Insubria. In tutto sono 46, per un’incidenza pari a 3,16 nuovi casi per 100.000 residenti: di questi 22 sono residenti nel Varesotto.
In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, l’OMS ha scelto lo slogan: “Equalize” per ricordare che le diseguaglianze presenti nel mondo condizionano la prevenzione dell’infezione da HIV e l’accesso ai servizi di diagnosi e cura
«La giornata mondiale contro l’AIDS richiama tutti noi a mantenere alta l’attenzione sull’infezione da HIV e, più in generale, sulle infezioni sessualmente trasmesse – IST -, quali ad esempio sifilide, gonorrea e MonPox-vaiolo delle scimmie, che tanto incidono nella popolazione sessualmente attiva, con notevoli ripercussioni sulla salute fisica delle persone e sulla loro dimensione relazionale ed affettiva» spiegano dal Dipartimento di Prevenzione di ATS Insubria.
L’informazione e l’adozione di comportamenti adeguati e consapevoli nelle relazioni sessuali, in tutte le occasioni e in tutte le fasce d’età della vita, sono indispensabili per una prevenzione efficace per proteggere se stessi e i propri partner. È importante, quindi, diffondere informazioni corrette sul virus dell’HIV, sulle modalità di trasmissione e sui riferimenti territoriali dei Centri IST delle ASST, cui rivolgersi, anche in anonimato, per accedere ad un counselling specialistico e per effettuare il test al fine di riconoscere precocemente la sieropositività HIV e avviare tempestivamente, in tal caso, il percorso terapeutico.
I casi del 2022 sono 36 uomini e 10 donne e nel 95% dei casi l’infezione è avvenuta attraverso i rapporti sessuali non protetti.
I dati più recenti dell’ISS – Istituto Superiore di Sanità
Nuove diagnosi
- Nel 2021 sono state 1.770 le nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 3 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti.
- Dal 2012 si è osservata una diminuzione delle nuove diagnosi HIV, che appare più evidente dal 2018, con un declino ulteriore negli ultimi due anni.
- L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi HIV, nel 2021 si colloca al di sotto della media stimata nei Paesi dell’Unione Europea (4,3 casi per 100.000 residenti). La riduzione del numero di nuove diagnosi HIV interessa tutte le modalità di trasmissione.
- L’incidenza più elevata di nuove diagnosi HIV si riscontra nella fascia di età 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti), a seguire nella fascia 25-29 anni (6,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). In queste fasce di età l’incidenza nei maschi è 3-4 volte superiore a quelle nelle femmine. In generale, i maschi rappresentano il 79,5% dei nuovi casi. L’età mediana: 42 anni per gli uomini e 41 per le donne.
- Il numero più elevato di diagnosi è attribuibile alla trasmissione sessuale e nell’ordine a maschi che fanno sesso con maschi (MSM), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali.
- Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV in stranieri, sia maschi che femmine.
- Più di un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV ha scoperto di essere HIV positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’HIV.
Casi di Aids
- Sono stati 382 i nuovi casi di Aids diagnosticati entro maggio 2022, pari a un’incidenza di 0,6 per 100.000 residenti.
- Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2021 sono stati notificati al CoA 72.034 casi di Aids. Di questi, 55.537 (77,1%) sono maschi, 814 (1,1%) in età pediatrica (<13 anni) o con infezione trasmessa da madre a figlio e 8.229 (11,4%) stranieri o di nazionalità ignota.
- L’età mediana alla diagnosi di Aids, calcolata solo tra gli adulti (≥13 anni), è di 36 anni (min: 13; max: 88 anni) per i maschi e di 33 anni (min: 13; max: 89 anni) per le femmine.
- Il numero di decessi in persone con Aids è rimasta stabile ed è stata pari a poco più di 500 casi per anno.
Nel contesto nazionale per circa il 35% delle nuove diagnosi di sieropositività all’HIV il successo delle terapie è fortemente compromesso dal ritardo con cui le persone decidono di sottoporsi al test.
In generale, infatti, il timore di essere stigmatizzati e la mancanza di conoscenza dei servizi di prevenzione dedicati alle infezioni sessualmente trasmesse, cui poter fare riferimento, sul territorio, ritardano la diagnosi impedendo così l’interruzione del contagio e un intervento terapeutico efficace.
«La battaglia contro il virus dell’HIV continua ad essere una priorità su cui investire tanto nell’informazione quanto nella prevenzione a partire dai più giovani superando le diseguaglianze» concludono da ATS Insubria.
Sul sito di ATS Insubria sono presenti i riferimenti dei Centri IST delle ASST Lariana, Sette Laghi e Valle Olona
Per avere informazioni scientificamente corrette e aggiornate sull’infezione Hiv, sull’Aids e sulle malattie trasmesse per via sessuale, si può telefonare da qualsiasi parte d’Italia al Telefono verde 800 861061 (TV AIDS e IST) dell’Istituto superiore di sanità – www.uniticontrolaids.it.
In occasione della Giornata Mondiale di Lotta contro l’AIDS, il Telefono verde amplierà l’attività dalle ore 9.00 alle 19.00. Il numero è 800 861 061.
Il Servizio coordina, inoltre, il Network ReTe AIDS, condividendo con altre 13 Help Line, presenti sul territorio nazionale, contenuti scientifici, metodologie operative e sistema di raccolta dati.
L’intervento di counselling è integrato da una comunicazione online, attraverso il sito web Uniti contro l’AIDS, l’account Twitter @UniticontroAIDS, il Servizio Skype uniticontrolaids, il canale YouTube uniticontrolaids.
Le persone non udenti, per avere informazioni possono utilizzare l’indirizzo email tvalis@iss.it a loro dedicato.
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