Migliarino: «Vi racconto 42 anni di politica a Gorla Minore»

Dopo le dimissioni, Giuseppe Migliarino, due mandati da sindaco e 42 anni di impegno nella politica locale, racconta i momenti più importanti in Consiglio comunale a Gorla Minore

Giuseppe Migliarino

Ha lo sguardo sereno e consapevole di chi ha alle spalle una vita di lavoro e impegno per la propria comunità. Torna con la mente al passato, ma intanto non smette di pensare al futuro della sua Gorla. Giuseppe Migliarino ha rassegnato le sue dimissioni dal Consiglio comunale, dopo 42 anni da quel voto che, da giovanissimo, gli aprì le porte della politica locale gorlese.

LA VOGLIA DI FARE POLITICA A 19 ANNI

«Fu una lettura a spingermi ad impegnarmi – svela l’ex sindaco e assessore – un testo di Giacomo Ulivi, martire della Resistenza, che prima di essere fucilato nel 1944 scrisse una lettera testamento esortando i suoi amici a impegnarsi per il bene comune, per evitare in futuro di ritrovarsi con un regime dittatoriale perché ci si era disinteressati della politica. Io, 19enne, restai colpito da quelle parole e decisi di scendere in campo per il mio paese. In un’occasione feci anche volantinaggio per Gorla, consegnando – casa per casa – una copia del testo di Ulivi».

LA PRIMA ELEZIONE FRA LE FILE DEL PCI

L’avventura sui banchi del Consiglio comunale iniziò fra le file dell’opposizione: «Del PCI fummo eletti in quattro. Ricordo l’impegno, l’attenzione per i problemi della povera gente, delle famiglie in difficoltà, che ci avevano votato. Dopo la DC eravamo il secondo partito a Gorla. Furono anni di investimento: lavorammo insieme alla maggioranza per acquistare degli immobili da adibire a case popolari. Un impegno comune che non vide differenze ideologiche, ma solo azioni concrete per il bene della comunità».

“I MARCIAPIEDI NON SONO NÉ DI DESTRA NÉ DI SINISTRA”

Migliarino ricorda una delle frasi che lo hanno guidato in tutti questi anni di politica. «Fu Carlo Lattuada, durante la mia prima volta come consigliere, a mettere in evidenza una verità sacrosanta per la politica locale. “I marciapiedi non sono né di destra, né di sinistra – mi ripeteva – se serve un intervento, come rifare una strada o un marciapiede, non lo si deve collocare politicamente, lo si esegue e basta, senza schierarsi dietro a ideologie, ma pensando al bene del paese”.

Questo è stato uno dei principi su cui la lista “Per una comunità rinnovata” è nata e continua ad operare, senza che i partiti dettino l’agenda».

Gorla minore Pietro Floridia
Una vecchia foto del lista civica che Migliarino ha contribuito a fondare

LA RACCOMANDAZIONE AI CONSIGLIERI COMUNALI: SUPERATE LE DIVERGENZE

Nel discorso di saluto, durante l’ultimo Consiglio comunale, Migliarino ha esortato tutti a superare le divergenze: «Auguro alla nostra Comunità un futuro in cui si riescano a superare divisioni che non hanno ragione di esistere in un piccolo paese come il nostro e trovare la concordia necessaria per continuare il rinnovamento avviato» ha domandato l’ormai ex assessore guardando tutti i consiglieri in volto. E proprio dalle file dell’opposizione è arrivato un augurio sincero a Migliarino da parte di Rossano Belloni e Fabiana Ermoni, entrambi pronti a mettere in luce l’impegno del loro avversario politico per la comunità, pur con la consapevolezza delle idee diverse che li hanno visti su sponde opposte. Due interventi diversi rispetto a quello del consigliere leghista Matteo Landoni, che ha colto l’occasione dei saluti dell’assessore per criticarne l’operato, con frasi dalle quali lo stesso Belloni ha preso le distanze, evidenziando come quel momento non fosse il contesto adatto per polemizzare.

Interrogato sull’accaduto, Migliarino fa spallucce: «So che la politica spesso è anche questo, per questo ho esortato tutti all’impegno reciproco verso un lavoro di squadra. Occorre pensare al bene di Gorla».

LA SODDISFAZIONE PIÙ GRANDE: IL NUOVO ASILO

inaugurazione asilo gorla minore
Un’immagine del 2010 dell’inaugurazione dell’asilo a Gorla

Quarantadue anni sono tanti e come Amministratore Migliarino ha potuto lavorare a tanti progetti, ma uno gli è rimasto particolarmente nel cuore: la realizzazione del nuovo asilo.

«Il primo desiderio di costruire una struttura nuova e soprattutto a misura di bambino, nacque in me quando tanti anni fa mi recai a prendere mio figlio all’asilo e lo trovai che dormiva sul banco, in una stanza poco illuminata. Il vecchio edificio era datato, con finestroni alti che impedivano ai bimbi di guardare fuori, tutti con le sbarre: dovevamo fare qualcosa per cambiare tutto ciò.

Solo Gorla Minore 2010

Se dovessi scegliere una sola immagine per raccontare il momento più bello di quarantadue anni di politica, non ho dubbi: quando vidi arrivare i bambini che, con i loro zainetti, si trasferivano dal vecchio asilo al nuovo: quel giorno la fascia tricolore che indossavo mi emozionò davvero. Ero orgoglioso: avevamo realizzato qualcosa di importante per i piccoli della comunità».

inaugurazione asilo gorla minore

«Il momento peggiore fu invece quello in cui venne applicato per la prima volta il Patto di stabilità e rischiammo il blocco dei lavori per l’asilo e la piscina: grazie agli oneri di urbanizzazione della zona industriale potemmo andare avanti, ma i timori erano stati tanti» confessa.

IL FUTURO DI GORLA MINORE

Migliarino è dunque pronto a lasciare Gorla Minore, verso una nuova esperienza di vita. Quella Gorla che è diventata la sua casa nonostante sia nato altrove, come sottolineato dal sindaco Vittorio Landoni durante il saluto in Consiglio comunale.

«Questo paese ha una zona industriale importante, è dotata di scuole fino al grado delle superiori, una valle e aree verdi da apprezzare: ci sono tutti gli elementi per poter sperare in una vivibilità maggiore. Sono ottimista per il futuro».

Prima di salutare tutti tiene però a lanciare un messaggio ai più giovani: «Se mi chiedete perché un ragazzo dovrebbe impegnarsi in politica, non ho dubbi sulla risposta: per essere parte del cambiamento nel proprio paese. E quando si amministra, mai fermarsi alle prime critiche: occorre essere determinati, sempre, per realizzare qualcosa. Dotare la propria comunità di servizi che prima non c’erano, aiutare i propri concittadini: sono azioni che ti fanno sentire di fare qualcosa di importante per gli altri».

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Pubblicato il 26 Dicembre 2022
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