Da Moni Ovadia a Menotti, dalla Street art alla Scapigliatura: 10 spettacoli in 5 mesi con Varese Re-Live!
Mentre il 16 dicembre ci sarà il concerto natalizio che chiude la prima parte della stagione, a gennaio si riparte con un cartellone fortemente musicale senza dimenticare cinema e teatro
L’ultimo appuntamento è ancora in cartellone ma lo sguarda passa già al prossimo anno e al nuovo calendario di Varese Re-Live!.
I direttori artistici Giulio Rossini e Serena Nardi hanno presentato i prossimi 10 appuntamenti dal 16 gennaio fino al 25 maggio. Un viaggio soprattutto musicale, tra stili e repertori differenti, per dare una proposta trasversale valida per tutti gusti ed età.
La seconda parte della rassegna promossa da Filmstudio 90 e da Giorni Dispari Teatro, in collaborazione con l’associazione Ma.Ni e l’orchestra Canova, propone un caposaldo del teatro contemporaneo l’”Oylem Goylem” presentato per la prima volta da Moni Ovadia 30 anni fa e che ritorna con la sua semplicità rivoluzionaria, il suo mix di musica, teatro, danza nella continua alternanza di toni e registri narrativi per parlare di violenze, intolleranze a antisemitismo.
Ancora una volta, è la contaminazione (e la sperimentazione) a caratterizzare questa proposta. «Da Moni Ovadia, cui abbiamo voluto affidare lo spettacolo di apertura proposto in occasione della Giornata della Memoria, a un inedito accostamento Fabrizio De Andrè – Nick Cave per arrivare a Gian Carlo Menotti e a uno Shakespeare “elettrificato”, abbiamo voluto proseguire lungo la strada della contaminazione per offrire un programma che potesse essere di interesse e di crescita da parte dello spettatore», spiega Giulio Rossini, direttore artistico di Varese Re-Live! insieme con Serena Nardi. «La musica è la grande protagonista: è lei ad accompagnarci in un cammino che va a toccare diversi generi di comunicazione, sempre incuriosendo e sempre offrendo spunti di riflessione».
All’interno della programmazione spicca la prima assoluta delle opere di Gian Carlo Menotti “The telephone, or l’amour à trois” e “The medium” nella produzione InOpera Factory. «È il recupero dello spettacolo già previsto nell’ultima edizione del Festival Estense Menotti, ma poi sospeso per alcuni casi Covid, con l’orchestra Canova diretta dal maestro Enrico Saverio Pagano. Questa serata rientra nel “Progetto Menotti” che prevede la messa in scena di queste due piccole meravigliose opere del grande compositore originario del nostro territorio varesino e affermatosi in tutto il mondo come uno dei principali operisti del 1900», aggiunge Serena Nardi che sottolinea il valore culturale e artistico di un festival riuscito, in 4 anni, a creare 8 spettacoli, con uno sforzo non comune. Un progetto che ambisce a diventare un brand territoriale, grazie anche al sostegno di Regione Lombardia, un’offerta culturale precisa, date le origini varesine dell’ultimo compositore di musical lirica, un volano per attirare appassionati e melomani a Varese.
Tra le proposte di Varese Re-Live! anche quella del “busker” Luca, un artista di strada incontrato a Londra capace di proporre medley che coprono l’intero spettro pop/rock/blues oltre alla canzone d’autore. Inedita anche lo spettacolo del 9 febbraio con Luca Vullo definito l’ambasciatore della gestualità italiana nel mondo, produttore per Netflix e Sky.
A coronare questo grande viaggio, previsto l’incontro preserale con la scrittrice Dacia Maraini e la proiezione del docufilm “Haiku on a plum tree” sulla straordinaria storia dell’antropologo Fosco Maraini, di sua moglie, la pittrice Topazia Alliata, e delle loro figlie, Dacia, Yuki e Toni, prigionieri in un campo in Giappone durante la seconda guerra mondiale.
L’ultimo appuntamento dell’attuale stagione di Varese Re-Live! sarà il concerto natalizio del 16 dicembre con inizio alle ore 21, nella Chiesa di Buio inferiore SSPietro e Paolo e che proporrà musiche di Mozart e Quantz, a cui si deve il flauto traverso. L’orchestra da Camera Canova sarà diretta dal maestro Enrico Saverio Pagano. Soprano Cristina Mosca, contralto Sonia Nava, tenore Roberto Zangari, basso Giacomo Nanni e flauto Tommaso Maria Maggiolini. mentre il coro sarà l’Intende voci Esemble”.
«Varese Re-Live! rappresenta la voglia della cultura varesina di esserci e la volontà di fare cultura in modo aperto», afferma Diego Trogher, vicepresidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «Come Bcc confermiamo il supporto alla rassegna perché crediamo fortemente nel valore della cultura quale elemento di crescita per un territorio e motivo di lavoro. Sostenere la cultura è guardare al futuro con la forza data sia dalla condivisione di un obiettivo sia dall’operare insieme». La rassegna è sostenuta dai contributi di Regione Lombardia, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Fondazione Cariplo, TD Group e con il supporto di Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
Gli spettacoli saranno come sempre al teatro Nuovo di Viale dei Mille a Varese
IL PROGRAMMA
Lunedì 16 gennaio 2023 con “Oylem Goylem”, spettacolo giunto al suo trentesimo anniversario. Di e con Moni Ovadia, con la Moni Ovadia Stage Orchestra, “Oylem Goylem” è una messa in scena diventata di culto, antidoto contro violenze, intolleranze e razzismi vecchi e nuovi, che in una sintesi tra racconto, musica dal vivo e risate presenta un affresco del popolo ebraico come mai visto. Inizio alle 21.
Giovedì 9 febbraio “La voce del corpo” di e con Luca Vullo. Definito l’ambasciatore della gestualità italiana nel mondo per aver trasformato quello che spesso è visto come uno stereotipo negativo in una vera e propria materia universitaria, Vullo racconta in modo divertente questo patrimonio immateriale della nostra cultura, che ci rende unici e imbattibili in tutto il pianeta.
Giovedì 16 febbraio “All’osteria della Scapigliatura” di Mario Chiodetti, insieme con il soprano Sarah Tisba,il pianista Francesco Miotti e con la voce narrante di Serena Nardi. Un appassionato omaggio ad artisti spesso dimenticati attraverso le loro creazioni poetiche, pittoriche e musicali. Un viaggio senza mete apparenti, dettato dalla memoria e dall’amore verso l’arte per l’arte e per le vie, le osterie, i brum, le botteghe di una città scomparsa, come i suoi cantori.
Venerdì 3 marzo “The telephone, or l’amour a’ trois” e “The medium” di Gian Carlo Menotti nella nuova produzione InOpera Factory con l’orchestra Canova diretta dal maestro Enrico Saverio Pagano per la regia, le scene e costumi di Serena Nardi.
Giovedì 23 marzo Luca London in concert. Il busker che con il suo straordinario talento fa impazzire Londra, arriva a Varese. Giovane chitarrista originario di una piccola città della provincia di Pisa, Luca assembla, in un medley incredibilmente accattivante, l’intero spettro della musica pop/rock/blues e cantautorale.
Giovedì 13 aprile proiezione di “Moonage Daydream” di Brett Morgen (USA/Germania 2022, 140’). Un film imprescindibile, incentrato su David Bowie, una delle maggiori star della musica, e non solo, che esplora la vita e la carriera dell’artista. È lui stesso a raccontarsi tramite i testi delle canzoni, la sperimentazione e la sua ricerca identitaria, che lo ha portato negli anni ‘70 a creare Ziggy Stardust. Il documentario ripercorre i mille volti di Bowie, da l’uomo venuto da Marte, che ha anticipato la fluidità di genere contemporanea, all’aristocratico ed elegante Duca Bianco, fino all’idolo delle masse negli anni ‘80.
Giovedì 27 aprile: “La sfida dell’amore”, ovvero il dialogo in musica tra Fabrizio De Andrè e Nick Cave, con i Kicking Pricks e i Cuccioli del Maggio. Da Genova all’Australia, i due cantautori condividono molto: entrambi hanno voci dalla vena profonda e disillusa ed entrambi sono incantati dalla poesia di Leonard Cohen, tanto da esserne quasi allievi de facto (De André ha tradotto diversi brani di questo artista, di cui Suzanne è forse il più celebre). Sono anche due artisti epocali, punti di riferimento imprescindibili per affrontare le tematiche più profonde e universali per l’uomo che hanno dato vita a capolavori senza tempo.
Giovedì 11 maggio, “Città (in)visibili” per la regia di Roberta Mangano, in collaborazione con la rassegna Di terra e di cielo. Un viaggio attraverso sette città immaginarie, ispirato dalla penna di Italo Calvino, dalla musica di Castelnuovo Tedesco e dalla pittura di Francisco de Goya. Un attore, nei panni del viaggiatore, e due musicisti che suonano dal vivo dialogano sul palco, che ha per sfondo una scenografia vuota. Sarà un artista a riempirla e dipingerla dal vivo, rendendo così visibile la costruzione di una città più ecologica e civile. Sul palco Roberta Mangano (chitarra), Nicholas Nebuloni (chitarra e violino), Riccardo Trovato (parola) e Martino “Marna” Natuzzi (disegno e graffiti).
Giovedì 25 maggio, gli allievi di Scuola Teatro Varese di Giorni Dispari Teatro presentano “About Shakespeare” con l’accompagnamento della chitarra elettrica di Federico Cancellara. Alcuni personaggi delle tragedie shakespiriane tornano a parlarci per raccontarci quello che di loro nessuno ha mai saputo: sogni, misteri, segreti e frustrazioni. Semplicemente un’altra verità, il famoso “quello che non….”. Ofelia, Desdemona, Mercuzio, Amleto, Romeo, Ariel, Cleopatra, Macbeth e gli altri: con un occhio al male e uno al bene. Proprio come “dovrebbe sempre essere”.
Ancora in attesa di definizione di data, l’incontro con Dacia Maraini. La scrittrice e saggista, vincitrice nel 1990 del Premio Campiello con “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, e nel 1999 del Premio Strega con “Buio”, presenta “Caro Pier Paolo”, il suo ricordo di Pasolini a cent’anni dalla nascita (1922-2022) nell’intervista con Mario Visco. Alle 18.30.
Alle 20.30, proiezione di “Haiku on a plum tree” di Mujah Maraini-Melehi (Italia/Giappone 2016’). Tokyo 1943: l’antropologo italiano Fosco Maraini e la moglie Topazia Alliata rifiutano di firmare per la Repubblica di Salò. A seguito della loro scelta vengono mandati a Nagoya in un campo di prigionia con le loro tre figlie Dacia, Yuki e Toni. Mujah, figlia di Toni, a distanza di tanti anni, va in Giappone per ripercorrere l’esperienza familiare e rielaborarla facendola propria attraverso il recupero della memoria.
Tutti gli spettacoli si svolgono al Cinema Teatro Nuovo di Varese (viale dei Mille 39) e, salvo diversa indicazione hanno inizio alle 21. Per ulteriori informazioni e biglietti: www.filmstudio90.it .
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