Passato, presente e futuro della sanità: al Circolo Acli di Casorate si è parlato di problemi e prospettive
Al Centro ricreativo La Riviscera di Casorate Sempione Samuele Astuti, Francesco Zaro e Cinzia Colombo si sono confrontati sul tema “Sanità e territorio: tra progetto di ospedale unico e declino degli esistenti
Posti esauriti, ieri sera mercoledì 28 dicembre, al Centro ricreativo La Riviscera di Casorate Sempione. Tema della serata “Sanità e territorio- Tra progetto di ospedale unico e declino degli esistenti: quale risposta trovano i bisogni dei cittadini”.
Si sono confrontati il consigliere regionale Samuele Astuti, l’ex primario del Sant’Antonio di Gallarate Francesco Zaro e Cinzia Colombo del Comitato Diritto alla Salute del Varesotto.
Il dibattito ha fatto emergere le tante criticità di un sistema che, benché si ispira a criteri universalistici di assistenza, oggi, complice una sciagurata politica decennale di tagli alla sanità, non riesce a garantire l’uguaglianza. Il consigliere Astuti ha fatto una cronistoria delle principali leggi che hanno governato la sanità a livello nazionale e poi regionale, evidenziando il progressivo impoverimento del territorio, la centralizzazione delle funzioni negli ospedali, la concorrenza squilibrata tra pubblico e privato, la scarsa programmazione sui bisogni degli utenti.
Il dottor Zaro ha riportato la voce delle associazioni che si occupano soprattutto di disabilità e di cronicità, lamentando l’abbandono in cui sono questi pazienti, costretti a cercare da soli risposte e cure, senza un percorso integrato. Ha sottolineato la necessità di un confronto tra chi amministra la sanità e i portatori di interessi, come le associazioni volontaristiche capaci di evidenziare problemi e soluzioni.
Cinzia Colombo ha ripercorso, infine, l’attività del Comitato nel lungo iter burocratico dell’ospedale unico che, a marzo, vedrà scadere il terzo accordo quadro di programma. Ha evidenziato i problemi anche di tipo giuridico e le anomalie burocratiche, soffermandosi, infine, sulla necessità di una valutazione dell’impatto ambientale del nuovo edificio che andrà insediarsi a Beata Giuliana.
Durante le quasi tre ore di dibattito, sono stati affrontati molti dei temi caldi: dall’affollamento dei pronto soccorso, alle liste d’attesa, alla mancanza di percorsi unici di presa in carico, alla carenza di risposte territoriali, fino alla mancanza di specialisti e di infermieri e alle regole che dovrebbero governare la macchina sanitaria lombarda.
Il dottor Zago ha infine sottolineato la necessità che si torni a parlare di servizi per la salute e non di prestazioni che rendono meccanica la macchina dell’assistenza togliendone tutta l’umanizzazione.
Per il futuro, i tre relatori hanno auspicato il ritorno a una progettazione che risponda effettivamente ai bisogni di salute della popolazione, crei risposte di prossimità, metta al centro il paziente e non la redditività.
Il tema salute ha poi avuto anche un ampliamento data la presenza dello scalo di Malpensa e delle opere in corso per aumentare la sua connessione e attività.
« Una cosa positiva della riforma della salute – ha commentato il consigliere Astuti – è l’introduzione del concetto di “One Health” dove far convergere tutte le politiche in un’ottica di benessere del cittadino e dell’ambiente che lo circonda. Si attendono, però, ancora dei provvedimenti attuativi».
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