Patrizia, volontaria all’Hospice IL NIDO della Provvidenza: “Ogni incontro è un dono di umanità”
L'arrivo all'hospice della Provvidenza di Busto Arsizio è avvenuto grazie a un volantino. Le è sembrato un segno, un'opportunità per conoscere una realtà capace di far vivere emozioni profonde
![Istituto La Provvidenza di Busto Arsizio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/04/istituto-la-provvidenza-di-busto-arsizio-1295418.610x431.jpg)
“Entrare in punta dei piedi, rimanere in attesa. Prima lo sguardo. Poi la mano che cerca la tua mano. Quindi arrivano le parole. Poche e poi sempre di più, racconti di vita che hanno un valore immenso e riempiono il cuore”.
Patrizia è una volontaria AVULSS che dal giugno scorso, ogni mercoledì pomeriggio, entra all’Hospice IL NIDO della Provvidenza di Busto Arsizio per stare al fianco dei pazienti e dei loro parenti.
«Sono arrivata per caso – racconta Patrizia – io lavoro in una farmacia e un giorno, mi è capitato tra le mani il volantino di AVULSS che promuoveva un corso di formazione per volontari. Io avevo già una preparazione come counselor e quel messaggio mi è sembrato un segno, una chiamata diretta proprio a me».
Così Patrizia intraprende il percorso con l’Associazione di volontariato, segue il suo progetto formativo: «Sono state serate molto interessanti e coinvolgenti. Si parlava di umanizzazione della cura che, per me, è linfa vitale».
Conclusa la formazione, le viene data la possibilità di scegliere tra l’Hospice della Provvidenza e il day hospital oncologico di Humanitas a Castellanza: «La mia scelta è stata subito l’Hospice ma ho dovuto attendere qualche mese a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. A giugno, sono stata chiamata e ho incontrato la “Care manager” Alice Brenna, che mi ha coinvolto in un percorso formativo mirato. Dal primo giorno ho avuto la netta sensazione di entrare a fare parte di un gruppo: tutto il personale mi ha accolta, trattandomi come un elemento dell’equipe. È stata una sorpresa molto piacevole perchè ho avuto la consapevolezza del mio ruolo».
IL NIDO è un luogo di intrecci, dove storie di vita ed emozioni si mescolano, rendendo tutti parte della grande famiglia: «Le relazioni sono al centro della comunità. Qui professionalità, accoglienza, discrezione, sostegno sono tanti piccoli rametti necessari a costruire IL NIDO».
Ogni mercoledì Patrizia arriva e si mette a disposizione: «Non ho mai aspettative perché la vita qui corre veloce e ogni volta si riparte dall’incontro. Si entra sempre in punta dei piedi e in ascolto, finché lo sguardo ti cerca, la mano si allunga per prendere la tua. A poco a poco, il silenzio viene riempito dalle parole, pezzi di vita, memorie di emozioni, ricordi di passioni che realizzano un ponte di vicinanza. Sono i pazienti stessi o, più spesso, i parenti che si affidano e cercano la sponda per affrontare il momento».
![Istituto La Provvidenza di Busto Arsizio](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/04/istituto-la-provvidenza-di-busto-arsizio-1295411.610x431.jpg)
Patrizia assorbe come una spugna tutta quell’umanità che riceve in cambio: «È un dono che ricevo e che porto a casa per condividerlo con i miei famigliari, perché anche loro possano beneficiare del valore della relazione. Anche io, come tutti, ho bisogno a volte di un appoggio, di uno sguardo accogliente che sa darmi la forza e rigenerarmi per aprirmi a nuovi incontri».
Storie che si accavallano ma tutte lasciano un segno: «A volte la rabbia prende il sopravvento, soprattutto quando l’età è giovane. Il muro di sofferenza che si innalza va rispettato. Più spesso, però, l’incontro fa nascere esperienze di vita uniche, creano legami oltre il volontariato, oltre il mio ruolo. Mi è capitato spesso di tornare a visitare i pazienti, star loro accanto come un’amica vera. Come nel caso di quel signore che mi accolse con distacco. Io entrai chiedendo il permesso e lui mi disse: “Sto imparando a gestire il momento. Perché è tutto nuovo e non so come affrontarlo”. Io gli dissi che era tutto nuovo anche per me e che, se lui avesse voluto, avremmo potuto affrontarlo insieme. Da quel momento si è creato un legame intenso e bellissimo. Un vero dono che porterò con me per sempre».
Non è solo ascolto e vicinanza: «Quando ci sono le condizioni, si possono anche fare attività, piccole cose come gli addobbi creati per Natale. Ma ogni mercoledì è nuovo e io non ho mai un programma definito. Sono aperta all’incontro».
Per maggiori informazioni sull’Hospice IL NIDO è possibile visitare il sito dedicato www.laprovvidenzaonlus.it/hospice
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