Sindacati dei medici in piazza il 15 dicembre: “Salviamo la sanità pubblica”

Il 15 dicembre a Roma è in programma una manifestazione promossa dalle principali sigle sindacali dei medici. Giovanni Gaudio di ANAAO spiega i rischi che corre la sanità italiana

manifestazione anaao

“Salviamo la sanità pubblica”. Ci saranno tutte le principali sigle sindacali dei medici alla manifestazione del prossimo 15 dicembre a Rona. Manifestano per il diritto ad avere una sanità nazionale pubblica, dove ogni italiano possa ottenere le cure: « Questo è il senso più profondo della nostra protesta, nella quale vogliamo coinvolgere tutte le colleghe e i colleghi che si riconoscono nella difesa di un bene fondamentale, da più parti messo in discussione».
Così si apre il volantino firmato da  Pierino Di Silverio ANAAO ASSOMED, Guido Quici CIMO-FESMED, Alessandro Vergallo AAROI-EMAC, Fabio Pinto FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) Andrea Filippi FP CGIL MEDICI e dirigenti SSN
Aldo Grasselli FVM Federazione Veterinari e Medici e Roberto Bonfili coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria e sanitaria UIL FPL.

« Questa è una battaglia da cui non arretreremo – spiega il segretario aziendale Asst Valle Olona e. Componente della Direzione Nazionale Giovanni Gaudio, medico dell’Asst Valle Olona – Il valore della sanità pubblica va difeso in nome e per conto di tutti quegli italiani che non potrebbero permettersi di pagare un’assicurazione. La deriva che stiamo vedendo, purtroppo, indica una progressiva privatizzazione della sanità. In regione Lombardia si continuano a concedere autorizzazione ai privati e questo va a discapito degli ospedali pubblici». 

Il problema è duplice: da una parte le risorse e dall’altra la scarsità di specialisti. « Se siamo in una situazione di difficoltà – spiega il dottor Gaudio –  allora si investa tutto sul pubblico per dare più fondi e retribuire meglio il personale. Se, invece, si moltiplicano i centri privati, disperdendo le risorse, si aumentano i rischi della fuga dalle corsie. In fondo, i centri privati hanno bisogno di medici e dove li vanno a prendere se non in luoghi dove questi dottori sono spremuti e con poche gratificazioni?».

Secondo il delegato di ANAAO Assomed non è solo una questione economica, pur importante ( « Siamo il terzultimo paese in Europa per livello di stipendi nel comparto sanità») ma è anche qualità del lavoro e della vita: « Lo Stato dovrebbe proteggere e investire sulle proprie aziende. Se il personale è soddisfatto, crede nel suo lavoro, l’attività cresce e migliora. Se, invece, viene costantemente penalizzato, spremuto con turni, reperibilità e pronte disponibilità continue, è chiaro che cerca di fuggire verso ambienti più protettivi. Perchè la Lombardia ormai da anni concede autorizzazioni ai privati e ne aumenta le risorse a disposizione?».

La protesta nazionale mira a ottenere attenzione da parte del Governo: « Se guardiamo al definanziamento annunciato per i prossimi tre anni alla sanità, non possiamo che essere molto preoccupati. Ma qualche aggiustamento è possibile, delle buone intenzioni che indichino l’interesse a far sopravvivere la sanità pubblica. Ci sono spazi per defiscalizzare i compensi dei sanitari: lo si fa con le partite IVA, perchè non farlo con i medici? Inizieremo con una manifestazione per chiedere di essere ascoltati. In caso contrario alzeremo il livello dello scontro. Siamo pronti a tutto per difendere la nostra sanità, pubblica e universale». 

Le richieste

PER UN SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO E NAZIONALE: 

CHIEDIAMO CHE LA LEGGE DI BILANCIO 2023: 

  • destini risorse reali alla salute dei cittadini;
  • aumenti le assunzioni di personale medico, veterinario e sanitario, per migliorare le condizioni
    di lavoro all’interno degli ospedali e dei presidi territoriali, superando i vincoli imposti dai tetti di
    spesa, per garantire ai cittadini i livelli essenziali di assistenza in tempi accettabili;
  • incrementi le retribuzioni del personale, oggi al terz’ultimo posto in Europa, anche attraverso politiche di defiscalizzazione già concesse alle partite IVA, al settore privato e ad altre categorie del
    pubblico impiego;
  • renda accessibili a tutti i cittadini le prestazioni sanitarie appropriate contro l’allungamento
    delle liste d’attesa e i viaggi della speranza.

MANIFESTIAMO CONTRO:

  • il definanziamento ulteriore della sanità pubblica previsto nei prossimi anni, che costringerà
    molti cittadini a doversi pagare le cure di tasca propria e ne spingerà tanti altri nel limbo già oggi
    molto affollato di coloro che non possono pagarsele;
  • le briciole concesse dalla legge di bilancio 2023 al personale della sanità pubblica;
  • il disinteresse della politica nei confronti degli “angeli” e degli “eroi” che hanno evitato al
    Paese una caporetto sanitaria ed economica;
  • l’assenza di un piano programmatico di riforma e di rilancio complessivo del SSN da parte
    delle forze politiche che superi la spinta alla privatizzazione;
  • la regionalizzazione delle cure e la creazione del nuovo mercato sanitario tra nord e sud;
  • il silenzio istituzionale di fronte alla richiesta di confronto con le rappresentanze sindacali dei
    professionisti su cui si regge il SSN.

CHIEDIAMO INOLTRE AL GOVERNO E ALLE REGIONI: 

  • l’immediata apertura del tavolo per il rinnovo di un CCNL sequestrato nelle stanze ministeriali;
  • l’allineamento della spesa sanitaria pubblica alla media dei paesi europei;
  • la depenalizzazione atto medico, riconsiderandolo autonomo scientifico e libero da ideologie.

di
Pubblicato il 12 Dicembre 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.