Federmanager: “Il benessere in azienda è un valore”
Il well being dei lavoratori è stato al centro di una tavola rotonda in occasione delle semifinali del premio Giovani manager istituito da Federmanager
Si sono celebrate nello stabilimento Leonardo di Vergiate le semifinali della quinta edizione del premio Giovani manager istituito da Federmanager. Nel corso della cerimonia sono stati premiati i dieci migliori professionisti selezionati dalla giuria in base alle loro abilità. In totale, sono 40 i manager semifinalisti nominati in tutta Italia che si disputeranno il titolo di Miglior manager italiano del 2022.
Il tema scelto per questa edizione è stato il benessere in azienda, argomento al centro anche di una tavola rotonda a cui hanno partecipato Ivana Perusin, vicesindaco di Varese; Francesco Rossetti, hr organisation – vp, Change management Leonardo Elicotteri; Marilena Albanese, responsabile marketing e comunicazione Assidai; Martina Giorgetti, presidente Giovani imprenditori Confindustria Varese; Francesca Schiezzari, Gruppo giovani dirigenti Federmanager Varese; Federico Morlacchi, portabandiera Paralimpiadi Tokyo 2022 e Michele Mancino, vicedirettore di VareseNews, come moderatore.
Benessere in azienda, “Il 50% dei lavoratori non è soddisfatto”
Per l’Istat il benessere ecosostenibile è un indice di valutazione della crescita di un Paese che riguarda anche aspetti come la salute fisica e mentale della popolazione rispetto alla semplice crescita del Pil. Sebbene molte aziende abbiano avviato (soprattutto nel periodo di pandemia) diverse iniziative per migliorare il benessere in azienda, in Italia esistono ancora forti criticità.
«Nel nostro Paese – ha spiegato Francesca Sica del Centro studi Fasi – un terzo della popolazione svolge una vita sedentaria e secondo l’Oms è proprio la sedentarietà una causa importante di molte malattie non trasmissibili. Anche dal punto di vista della soddisfazione per il proprio lavoro la situazione è complicata. Solo il 50% dei lavoratori è soddisfatto del proprio impiego e la causa nella maggior parte dei casi è la scarsa motivazione. Diverse aziende, soprattutto negli ultimi due anni, hanno avviato delle pratiche per migliorare il benessere in azienda. Principalmente si è trattato di far leva sulle opportunità di carriera, la flessibilità degli orari di lavoro e una maggiore disponibilità di permessi. Si è notato che in queste aziende è aumentato sia il benessere dei lavoratori che lo sviluppo di nuove tecnologie senza impatti sulla produttività».
Benessere e motivazione nella pubblica amministrazione
«All’interno delle istituzioni – ha spiegato Ivana Perusin, vicesindaco di Varese – esistono regole molto rigide che rendono più difficile applicare misure di benessere. Sono spesso i dipendenti stessi a preferire che i soldi a disposizione per il well being vengano invece elargiti direttamente sotto forma di bonus. È un peccato, anche perché all’interno della pubblica amministrazione sarebbe molto facile migliorare il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti, dal momento che si lavora direttamente per aiutare la comunità, i bambini e le famiglie».
Come migliorare il benessere in azienda e il ruolo dei manager
Per le aziende è fondamentale poter contare sulle competenze dei propri lavoratori, ma per riuscire a metterle in pratica al meglio, è importante che il dipendente sia motivato. «È proprio per questo – ha affermato Francesco Rossetti, responsabile risorse umane di Leonardo – che in azienda abbiamo avviato iniziative misurabili per il miglioramento del benessere a partire dall’istituzione di well being coach, alla promozione dello sport fino a attività volte a ridurre lo stigma verso il prendersi cura della propria salute mentale».
«Una persona felice – ha aggiunto Martina Giorgetti, presidente Giovani imprenditori Confindustria Varese – è più motivata. È necessario allineare gli obiettivi dell’azienda con quelli dei lavoratori. Per riuscirci c’è bisogno di massima chiarezza all’interno dei team di lavoro e coinvolgere le persone con obiettivi comuni»
Oltre al benessere fisico della persona, è ormai chiaro quanto sia importante anche prestare attenzione al benessere psicologico. A insegnarlo è l’esperienza che arriva dal mondo dello sport. «La mia gara migliore – ha raccontato Federico Morlacchi – è stata frutto di un lavoro profondo e impegnativo che ho svolto con l’aiuto di una psicologa. Una volta sul blocco di partenza ero completamente consapevole di cosa avrei dovuto fare. È strabiliante cosa sia in grado di fare il corpo umano quando si trova nelle giuste condizioni».
Nello sforzo verso la ricerca del benessere in azienda, la figura del manager può svolgere un ruolo importante. «Il manager – ha spiegato Francesca Schiezzari, Gruppo giovani dirigenti Federmanager Varese – lavora a stretto contatto con la sua squadra. Proprio per questo è l’unico in grado di sviluppare percorsi di well being personalizzati e inclusivi. L’uomo deve essere messo al centro dell’azienda».
Il livello di benessere in azienda è sempre più preso in considerazione anche dai dipendenti e dai candidati per il posto di lavoro. «Soprattutto dopo la pandemia – ha illustrato Marilena Albanese del fondo Assidai – abbiamo notato una maggiore attenzione dei dipendenti nei confronti dell’offerta in tema di assistenza sanitaria in azienda».
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