Cambio appalto nei servizi Easyjet, protesta dei sindacati
Ags, che subentra il 1° marzo, non intende applicare le stesse condizioni contrattuali di Airport Handling. Venerdì 27 gennaio già in programma uno sciopero
Acque agitate, a Malpensa, per il cambio di appalto per i servizi handling di Easyjet, la compagnia con il maggior numero di voli sull’aeroporto principale di Milano.
L’appalto è stato vinto da Ags, che secondo i sindacati punterebbe a risparmiare sui diritti dei lavoratori, già dalla fase di passaggio da Airport Handling, la società “storica” di servizi di terra a Malpensa. Dal 1° marzo le attività di assistenza passeggeri di EasyJet passeranno dall’attuale gestione di Airport a quella di Ags, con il conseguente passaggio di circa 150 lavoratori. E Ags non intende garantire ai lavoratori che
passeranno sotto la sua dipendenza dal 1° marzo, gli stessi trattamenti normativi e salariali che hanno attualmente.
Ma la questione è più ampia: secondo le diverse sigle “il tentativo di costruire una Clausola Sociale di Sito per l’aeroporto di Malpensa, iniziato da oltre due anni, ha subito un duro colpo, se non addirittura affossato, nella riunione tenuta ieri con la presenza di tutte le aziende interessate e le Organizzazioni Sindacali”, si legge in una nota della UilTrasporti.
«Questa presa di posizione è inaccettabile – dichiara a margine dell’attivo regionale Uiltrasporti Ivan Viglietti segretario nazionale Trasporto Aereo – non si può pensare di acquisire clienti importanti offrendo condizioni non economicamente sostenibili per poi far cassa sui lavoratori. Ci batteremo insieme alle altre Organizzazioni Sindacali perché siano garantite ai lavoratori le condizioni esistenti. Easyjet non può chiamarsi fuori: Malpensa è lo scalo di armamento italiano e ha garantito il servizio e lo sviluppo della compagnia per oltre 10 anni, ritengo che abbia anch’essa responsabilità nella tenuta sociale nel sito aeroportuale».
Un tentativo, quello di AGS, tanto maldestro quanto irrispettoso nelle modalità e nella sostanza che ha spiazzato tutti gli interlocutori al tavolo, sia di parte aziendale che sindacale.
«I lavoratori non possono essere sfogliati come carciofi, la clausola di sito dovrà regolare tutti i passaggi garantendo livelli occupazionali e condizioni dei lavoratori. Questo deve valere oggi per la commessa Easyjet e domani per qualsiasi altro passaggio» aggiunge Antonio Albrizio segretario generale Uiltrasporti Lombardia. «ENAC non può essere solo spettatore ed aspettare che si mettano d’accordo le aziende ma deve svolgere un ruolo da protagonista e di garanzia, cosi come SEA che, in qualità di gestore aeroportuale dovrebbe lavorare attivamente per favorire la soluzione».
“Abbiamo già coinvolto il Prefetto di Varese e coinvolgeremo tutte le Istituzioni perché il futuro dei lavoratori dell’aeroporto è in forte discussione – prosegue Aldo Palluotto segretario generale Uiltrasporti Varese – così come la tenuta del sistema aeroportuale con forti ripercussioni nel territorio, nessuno può sentirsi escluso e garantito».
Sul piede di guerra anche il sindacato di base, con la Cub Trasporti che richiama le responsabilità di Ags («ha fatto
un’offerta pensando di risparmiare sui salari dei lavoratori»), ma anche quelle di Easyjet che avrebbe chiesto la non applicazione della clausola sociale. E infine chiama in causa anche Sea, che «sottraendosi alle sue responsabilità di gestore aeroportuale e nei fatti praticando anch’essa la stessa logica favorisce questo stato di cose».
Anche a questa vertenza è legato lo sciopero dichiarato venerdì 27 gennaio dalla Cub Trasporti. Nella stessa giornata agitazione dei confederali anche a Linate, per il passaggio di appalto Ita Airways da Airport Handling a Swissport.
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