Cento anni fa nasceva a Viggiù il re del sax Fausto Papetti, per ricordarlo mostre, concerti e un’estate di eventi
Il Museo del Saxofono di Fiumicino inaugura una mostra nel giorno della nascita del grande musicista, mentre il Comune di Viggiù dedicherà a Fausto Papetti la programmazione musicale e culturale estiva
(foto ©Archivio Papetti) – Il 28 gennaio del 1923 nasceva a Viggiù Fausto Papetti, un artista unico che ha saputo creare un vero e proprio genere e che ha contribuito a far crescere la conoscenza del saxofono.
Per ricordarlo il Museo del saxofono di Fiumicino, sta organizzando un’iniziativa che si svilupperà dal 28 gennaio al 25 febbraio con l’esposizione dello strumento appartenuto all’artista, una mostra e altri memorabilia concessi dalla famiglia erede, oltre a concerti e visite guidate.
Anche a Viggiù si sta mettendo a punto un programma di iniziative che il Comune proporrà nella stagione estiva: «Abbiamo già destinato un contributo alla Filarmonica Puccini per iniziare la progettazione – dice il sindaco Emanuela Quintiglio – Come abbiamo fatto per il Festival Pucciniano,le iniziative si concentreranno nel periodo estivo e c’è la volontà di dedicare il programma musicale e culturale al centenario della nascita di questo grande artista».
Artista molto conosciuto ed estremamente apprezzato dal pubblico italiano, Papetti ha ottenuto grandi successi discografici pubblicando raccolte di celebri brani del periodo arrangiati in versione strumentale, scelti soprattutto fra le musiche per il cinema, che spesso superavano le vendite delle colonne sonore originali.
In Italia è riuscito ad imporre per la prima volta in campo discografico leggero il cosiddetto “genere strumentale”, sino ad allora quasi ignorato dalle classifiche di vendita, divenendo l’interprete che, con ben 29 dischi, ha piazzato il maggior numero di album nella Hit Parade italiana. La grande Mina è seconda con 27 e i Pooh terzi con 23. Una carriera travolgente che lo ha reso notissimo in tutto il mondo, soprattutto in Germania, Spagna, Francia, Russia e Giappone.
Fausto Papetti è stato un maestro della musica confidenziale che ebbe un successo strepitoso grazie alla sua rilettura dei classici della canzone dei quali smussava le eventuali asperità lasciando prevalere su tutto la melodia, per la gioia dell’ascolto più disimpegnato. Il suo successo coincise con la diffusione della musicassetta come supporto sonoro facilmente trasportabile per tutti gli anni ’70 e ‘80.
Altrettanto famose erano le copertine dei suoi dischi caratterizzate sempre dalla presenza di foto di nudi femminili, molto spesso in compagnia di un saxofono.
«L’idea di realizzarequesto evento è partita dalla disponibilità degli eredi Papetti a concedere in esposizione lo strumento personale dell’artista, un sax alto Selmer Mark VI del 1958 e altri memorabilia – spiega Attilio Berni, direttore del Museo del Saxofono – . Successivamente è iniziato un lungo percorso di ricerca, raccolta e analisi di foto, materiali e testimonianze che mi ha portato alla costruzione di una narrazione emozionante e suggestiva ricostruendo la storia artistica di Fausto Papetti e delineandone un ritratto completo, del musicista come dell’uomo. Da qui, con l’occasione dell’anniversario che ricade proprio il 28 gennaio, è stato gioco-forza immaginare una serie di eventi celebrativi in omaggio al grande saxofonista italiano».
Un percorso espositivo che si trasforma in un viaggio visivo, uditivo e sensoriale, un’esperienza immersiva, che muta lo spazio espositivo del museo in una scatola scenica, dove oltre a ammirare lo strumento e i dischi d’oro, sarà possibile vedere fotografie d’epoca, immagini private e pubbliche, ascoltare vinili, stereo 8, musicassette e sfogliare spartiti originali. Tutti i visitatori riceveranno in omaggio un booklet commemorativo realizzato appositamente per l’evento che descrive la fortunata carriera dell’artista.
Sono previste visite guidate, gratuite, prenotabili telefonicamente al numero di telefono 06 61697862 o via mail a info@museodelsaxofono.com
Alla mostra, che verrà aperta al pubblico alle 11 del 28 gennaio, sono correlati tre concerti, in programma il 28 gennaio, il 18 e il 25 febbraio, che vedranno esibirsi rispettivamente l’Italian Jazz Quintet, il Venanzio Venditti Quartet e l’Original Saxie Band in un tributo a tema, tra musica leggera, swing e jazz.
Alla serata di inaugurazione della manifestazione, in programma sabato 28 gennaio alle ore 19, parteciperanno Marco Papetti, figlio del musicista, e il regista Paolo Campana, autore del film Vinylmania, con alcuni frammenti in video del suo nuovo documentario dedicato alla storia di Papetti. L’accesso all’evento di apertura sarà consentito fino ad esaurimento posti; è vivamente consigliata la prenotazione ai numeri o alla mail del museo.
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