Dalla ricerca alla cura: lezione degli universitari di Medicina e Chirurgia dell’Insubria alla cittadinanza
Nell'aula magna di via Ravasi, diversi docenti hanno affrontato le casistiche più diffuse dimostrando come il lavoro lavori di ricerca migliori diagnosi e terapie
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Nella fotografia, da sinistra: Licia Iacoviello, Matteo Tozzi, Marco Cosentino, Francesca Rovera, la direttrice del Dipartimento di Medicina e chirurgia Luigina Guasti, il presidente della Scuola di Medicina Alberto Passi, Francesco Grossi, Roberto de Ponti
Il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Insubria si è presentato alla città. Questa mattina, nell’aula magna del rettorato, alcuni direttori di unità operative hanno spiegato ai cittadini le patologie, le cause, i lavori di ricerca e le terapie che vengono assicurati ai pazienti all’interno dell’ospedale .
« Dopo due anni di isolamento anche istituzionale – ha spiegato la professoressa Luigina Guasti, direttrice del Dipartimento di Medicina e chirurgia – abbiamo voluto presentare ai cittadini il nostro lavoro quotidiano. L’impegno nella promozione e nella tutela della salute. La ricerca è un po’ il cuore dell’impegno degli accademici, ma i risultato vanno a beneficio dell’attivtà ospedaliera, delle cure assicurate ai pazienti».
Così la professoressa Licia Iacoviello, docente di Igiene, una delle più importante epidemiologhe a livello internazionale, ha parlato di alimentazione dimostrando come, i cibi molto processati provochino diversi disturbi. Il professor Roberto De Ponti, direttore della Cardiologia 1, ha affrontato la casistica cardiocircolatoria parlando della morte improvvisa e di come sia possibile intervenire con la prevenzione.
Di prevenzione hanno parlato anche il professor Francesco Grossi, direttore Oncologia Asst Sette Laghi, e la professoressa Francesca Rovera, direttrice della Breast Unit, che hanno trattato delle patologie tumorali.
Il professor Matteo Tozzi, professore di Chirurgia vascolare dell’Insubria, ha affrontato il tema molto delicato dell’aneurisma aortico-addominale, infine il professor Marco Cosentino, ordinario di Farmacologia, ha approfondito la tematica del Parkinson e degli studi prospettici tarati sulle esigenze della popolazione di riferimento.
« È stato un primo incontro importante – ha commentato la Direttrice del Dipartimento – soprattutto perché è stato un confronto con le associazioni di malati di diverse patologie. Informazioni che potranno riportare tra i propri associazioni per informare su come affrontiamo la quotidianità del nostro lavoro di ricerca e di assistenza».
La prima uscita ha permesso di affrontare diversi e importanti aspetti : « Sicuramente replicheremo questa opportunità di informazione e sensibilizzazione alla cittadinanza»
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