“Fatti della stessa pasta”, a Castellanza un piatto di gnocchi può fare del bene
Da alcuni mesi a Castellanza è nato "Fatti della stessa pasta", un laboratorio di pasta fresca con vendita al pubblico. Lo scopo è quello di contribuire al lavoro della comunità terapeutica riabilitativa "Il progetto", con persone che affrontano problemi di dipendenza
Il primo obiettivo è stato raggiunto: iniziare ad offrire un’opportunità lavorativa a chi vuole credere in un futuro pieno di speranze. Per esattezza sono tre persone – due a tempo pieno, una part time – che hanno ora un impiego grazie a “Fatti della stessa pasta“, il nuovo laboratorio di pasta fresca sorto nell’autunno del 2022 a Castellanza.
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Un’iniziativa che si affianca a quanto realizzato in tanti anni dalla Comunità terapeutica riabilitativa residenziale “Il progetto”, dedicata alla cura e al reinserimento di persone affette da dipendenza.
Fondata nel 1987, la Comunità è cresciuta negli anni grazie all’entusiasmo e alla dedizione di un gruppo di volontari, pronti a credere in un programma serio di rinascita per chi ha affrontato il dramma della dipendenza.
E cosa può aiutare una persona a camminare sulle proprie gambe e a credere nel suo futuro, se non l’avere un lavoro in cui impegnarsi e grazie al quale poter fare progetti?
“Fatti della stessa pasta” è nato proprio con questo scopo e in questi primi mesi di attività ha iniziato a farsi conoscere ed apprezzare dai castellanzesi.
Il Natale è stato un banco di prova importante e i risultati sono stati soddisfacenti: «Diverse persone ci hanno scelto per i loro pranzi e per l’acquisto dei loro regali di Natale, ma anche in occasione di ricorrenze o compleanni – racconta Antonella Quaglia, una dei volontari del progetto – fino ad ora abbiamo potuto garantire un impiego a due persone full time e a un’altra part time: il nostro scopo è quello di offrire questa bella opportunità anche ad altri ospiti della nostra comunità».
Il locale, inaugurato lo scorso 20 ottobre, è un angolo colorato aperto al mondo, dove poter acquistare conserve e prodotti alimentari realizzati dalla cooperativa “Radici nel fiume“, birre artigianali e soprattutto la pasta, fiore all’occhiello dell’attività. La pasta fresca è infatti realizzata dai volontari insieme agli ospiti della comunità, pronti a iniziare il loro rientro nel mondo del lavoro e nella società, in uno spazio protetto.
“Fatti della stessa pasta” offre inoltre la possibilità a chi entra nel locale di consumare il proprio piatto di pasta direttamente in loco, scegliendo la tipologia di pasta e il condimento preferito.
“Il nostro è un laboratorio perché da sempre viviamo con “le mani in pasta”, senza paura di sporcarci, di toccare, di sentire, nella vita, come in cucina“
raccontano i volontari.
La sensazione che si ha, entrando nel locale di via Cavour, è quella di poter condividere con tutti loro la genuinità di un impasto di farina e lievito, sporcandosi metaforicamente le mani di speranza.
La speranza di poter contribuire al lavoro quotidiano della comunità, credendo in chi si impegna a lasciarsi alle spalle i problemi di dipendenza, impastando gnocchi e sorridendo al futuro.
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