Leggiuno Spa, rifinanziata la cassa integrazione. “Chiudere sarebbe una sconfitta”
Savoia (Femca Cisl): "Confidiamo in un interessamento da parte di qualche azienda per poter dare continuità a questa attività"

È stata rifinanziata la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Leggiuno Spa, storica azienda del tessile del territorio, in liquidazione dallo scorso luglio. Al termine dell’esame sulla situazione dell’impresa e preso atto dei rifinanziamenti previsti, è stata accolta la richiesta di proroga della CIGS (che era stata autorizzata fino al 31 dicembre 2022) fino al completamento dei dodici mesi previsti e quindi fino al 28 agosto 2023.
La regione ha confermato la disponibilità a sostenere le azioni di politica attiva per i lavoratori rimasti, circa 70: «Il rifinanziamento della cassa, è come una boccata d’ossigeno per i lavoratori – ha commentato Alessandra Savoia della Femca Cisl – . La Leggiuno ha un’importanza notevole sul nostro territorio, chiuderla definitivamente sarebbe una grande sconfitta, speriamo in un interessamento da parte di qualche azienda per poter dare continuità a questa attività che un tempo non molto lontano serviva clienti di alta moda».
«Al suo interno – ricorda Savoia – è possibile ancora oggi produrre i tessuti con una filiera di produzione completa. Non tutte le maestranze hanno abbandonato la barca, e tanti lavoratori che nei mesi hanno trovato lavoro altrove sono interessati a tornare qualora l’attività dovesse ripartire. Noi vogliamo ancora crederci».
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