Lunghi conclude il mandato: “Anni difficili, la Camera di Commercio ha dimostrato il suo valore”
Il presidente uscente traccia il bilancio degli anni trascorsi alla guida dell'ente camerale varesino. Dalle nuove sfide dell'economia alla delicata "regia" durante la pandemia
Ha tenuto un discorso con precise parole, come ha fatto sempre in questi cinque anni di mandato. Solo che questa volta ha faticato non poco a trattenere la commozione. Fabio Lunghi, presidente uscente di Camera di Commercio, nella sua ultima conferenza stampa alle Ville Ponti di Varese per fare il bilancio della sua presidenza, aveva tutto il diritto di fare un cahier de doléances tenuto conto di quello che gli ha riservato la sorte. Dal 2018 al 2022 tra pandemia, guerra e crisi energetica non è stata proprio una passeggiata. Invece, fedele alla sua natura di imprenditore, ha guardato al bicchiere mezzo pieno e al futuro che lo aspetta.
È una questione di forma mentis, tanto che non ha dovuto nemmeno sfogliare le oltre 60 slide della cartella stampa. Mostrata la prima è partito in quarta, interrotto solo dal groppo in gola che ogni tanto si faceva sentire.
«In questi cinque anni – ha esordito Lunghi – abbiamo messo al centro del territorio la Camera di Commercio nel ruolo di hub istituzionale, consapevoli che l’ente camerale è un patrimonio di valori e identità dell’impresa e del territorio. Abbiamo fatto poco assistenzialismo e tanto sviluppo con un’attenzione particolare alla sostenibilità, un dovere morale ed etico verso il pianeta, che le imprese hanno saputo tradurre in una costante attenzione».
DIALOGO E RELAZIONI
Essere al centro del territorio però non basta. Ciò che Lunghi rivendica come espressione del suo mandato e la capacità dialogante che ha creato un clima collaborativo e costruttivo a tutti i livelli. Per costruire relazioni vere occorre avere buoni rapporti e un dialogo franco con tutti i portatori di interesse e le altre istituzioni. «Nel primo semestre della pandemia non abbiamo mai chiuso – ha sottolineato il presidente – e grazie alla collaborazione attiva della Prefettura e alla digitalizzazione abbiamo potuto continuare a dare servizi, rispondendo alle tante domande delle imprese». Nel momento più difficile della pandemia, con una manovra di bilancio veloce e senza precedenti per la cifra stanziata, la Camera di Commercio, «grazie alla sua solidità patrimoniale», ha messo 8 milioni di euro e deliberato una serie di bandi a sostegno delle aziende.
I QUATTRO PILASTRI DELL’HUB CAMERALE
L’hub camerale ha lavorato su quattro pilastri principali: il rilancio dell’istituzione, la digitalizzazione, la sostenibilità e la comunicazione. «Abbiamo fatto crescere le nostre competenze – ha spiegato il presidente – valorizzato il nostro patrimonio, incrementato la competitività del territorio e la sua reputazione, aumentandone l’attrattività».
Nonostante la «scellerata riforma degli enti camerali» voluta dal Governo Renzi e il conseguente dimezzamento dei diritti camerali, la Camera di Commercio di Varese è riuscita a erogare una media di quasi 4 milioni di euro l’anno a sostegno delle imprese, per un totale di 13 milioni e 721mila euro. Nessuna formula magica ma il frutto di un’oculata spending review. «Quando sono entrato in Camera di Commercio – ha sottolineato il segretario generale Mauro Temperelli – c’erano 100 dipendenti, oggi siamo a 64 che diventano 84 con il personale di PromoVarese. C’è stata la dismissione di alcune partecipazioni e un recupero di efficienza rilevante grazie alla digitalizzazione dei servizi, a cui si sono aggiunti interventi di efficientamento energetico che ci hanno permesso di mantenere quel livello di erogazione».
MALPENSA E MALPENSAFIERE
Importante è stato il ruolo giocato dalla Camera di Commercio nel mettere intorno a un tavolo i comuni e tutti i portatori di interesse per l’approvazione del Masterplan di Malpensa 2035, così come è stata decisiva nella lotta al Covid la scelta di insediare a Malpensafiere l’hub vaccinale. Tante le collaborazioni attive e proficue a partire da quella con la Prefettura per arrivare a quella con l’Ufficio scolastico provinciale (ex provveditorato) per i programmi di alternanza scuola lavoro.
Mauro Temperelli segretario generale della Camera di Commercio di VareseLA SPORT COMMISSION
L’ente Camerale ha lavorato molto sul fronte del turismo e dello sport, in particolare nel ciclismo e nel canottaggio. In quest’ultimo caso, dopo l’edizione record dei mondiali alla Schiranna, a Lunghi piace dire che «Varese ha sostituito Lucerna». La sport Commission è ormai una best practice riconosciuta da Unioncamere. Risultati frutto di un lavoro condiviso dall’intero team di piazza Monte Grappa. «Ringrazio il segretario Mauro Temperelli – ha concluso Lunghi – il nostro rapporto dialettico è stata tra le esperienze formative più importanti della mia vita. E con lui, ringrazio Anna Deligios, Giacomo Mazzarino, Antonio Franzi, Elena Botter, Elena Provenzano, Marinella Ambra e tutti i lavoratori della Camera di Commercio».
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