Mancanza di medicinali nelle farmacie: Ats Insubria e AIFA chiariscono cosa sta avvenendo
In un podcast, l'Agenzia del farmaco spiega cosa sta accadendo, perchè alcuni medicinali sono carenti e cosa fare per ottenere le terapie
![Generica 2020](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/11/generica-2020-1186795.610x431.jpg)
Mancano alcuni farmaci e la carenza sta creando preoccupazione. Ats Insubria, che monitora la situazione, aggiorna costantemente la sua pagina collegata con il sito dell’Aifa (L’Agenzia del farmaco) a cui arrivano tutte le segnalazioni: « Attualmente ATS Insubria prosegue la sua attività per quanto di competenza e di supporto a assistiti e medici rispetto ai casi specifici che si dovessero verificare in merito alla indisponibilità o carenza di alcuni farmici. Periodicamente si registra la momentanea irreperibilità di alcuni medicinali, pertanto continuano gli interventi di monitoraggio di ATS e degli altri enti coinvolti a diverso titolo».
I problemi legati alla mancanza di un medicinale può essere temporanea, provocata dalla carenza del principio attivo, da insufficiente produzione o da difficoltà di distribuzione. In questo momento è l’epidemia influenzale, legata al permanere dell’emergenza Covid, ad aver creato la mancanza soprattutto di antinfiammatori, antipiretici e antibiotici.
Sulla sua pagina dedicata, aìAts Insubria scrive:
La temporanea irreperibilità di medicinali sul mercato nazionale può essere generata principalmente da due differenti cause che hanno diverse i origini: la “carenza” oppure l’ “indisponibilità”
La carenza sul mercato di un farmaco si manifesta con una produzione in una quantità non sufficiente a coprire l’esigenza del mercato e quindi dei cittadini. Le ragioni di questo fenomeno sono di diversa origine.L’agenzia italiana del farmaco (AIFA) pubblica periodicamente sul proprio sito un file che elenca i farmaci temporaneamente carenti, la durata presunta della carenza e gli eventuali suggerimenti per affrontare il problema.
Consultando il sito di AIFA al link: https://www.aifa.gov.it/farmaci-carenti si possono quindi ottenere informazioni aggiornate sul medicinale carente.L’ indisponibilità dei farmaci, a differenza della carenza, è generata da distorsioni del mercato spesso collegate alle dinamiche del circuito distributivo, come ad esempio l’esportazione parallela da parte di alcuni grossisti e il contingentamento operato dai produttori. Un medicinale indisponibile non è elencato nella lista dei farmaci carenti. Il produttore non ha apparenti problemi a rilasciare il medicinale nel circuito distributivo anzi, ne può limitare volutamente la cessione per ridurre l’esportazione.
In questo caso il farmacista dovrà consultare più canali distributivi possibili (grossisti) e, in caso di mancata disponibilità presso la distribuzione intermedia, dovrà segnalare l’indisponibilità del farmaco e potrà rivolgersi al produttore. Quest’ultimo, ai sensi della normativa vigente, dovrà fornire direttamente la farmacia entro 48 ore.
Il cittadino, in caso di irreperibilità di un farmaco, può ottenere dal Farmacista le informazioni e i suggerimenti del caso per affrontare il problema affinchè la sua continuità terapeutica non venga interrotta».
In una puntata speciale del podcast, Aifa affronta la questione della mancanza di farmaci, chiarendo alcune situazioni, smorzando i toni allarmistici: « Nel caso di carenza – si suggerisce nel podcast – si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante per avere indicazione di un farmaco diverso con lo stesso principio attivo o anche una diversa terapia. Solo quando l’impossibilità non è superabile, il medico può attivare i canali ufficiali ( che comprendono l’Ats di riferimento) per attivare AIFA e richiedere l’importazione dall’estero in via eccezionale del medicinale stesso o analogo».
L’Agenzia del farmaco assicura di tenere monitorata costantemente la situazione e di intervenire sempre quando la mancanza pone dei rischi alla prosecuzione di alcune terapie. Negli altri casi, invita a non creare allarmismi e di fare scorta creando quella che si chiama “carenza di rimbalzo”.
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