Pagelle Pro Patria: pochissime sufficienze a Mantova, Perotti prova a non demordere
La Pro Patria cade a Mantova senza riuscire a graffiare la partita. Difesa colpita e affondata dai colpi dell'attacco virgiliano. La reazione arriva tardi e solo dai più giovani ma l'attacco è senza gol da 270 minuti di gioco consecutivi
DEL FAVERO 5,5: Sbanda un pochino appena prima del gol dello svantaggio, ma sul colpo di testa di Bocalon è senza peccato. Ancora meno sul gol di Guccione che trafigge la Pro Patria schiantandosi sotto la traversa
SPORTELLI 5: Alti (pochi) e bassi (profondi) a Mantova. Ha il merito di sporcare un pallone a Bocalon che avrebbe potuto addirittura segnare una doppietta all’esordio. Viene però bruciato (e per questo ammonito) da Mensah, che a destra lo fa impazzire con la sua dinamicità.
dal 61′ VAGHI 6: Entra quando il destino della partita è già scritto: il Mantova risparmia le forze dopo due terzi gara giocati a ritmi superiori e la Pro Patria è chiamata al massimo sforzo per non soccombere. L’ex terzino dell’Inter primavera prova a dare il suo contributo affacciandosi anche sulla linea di fondo da dove fa partire dei cross in area.
BOFFELLI 5: La peggior partita stagionale del difensore, che spesso aveva giganteggiato anche in posizione centrale quando c’era da sopperire all’assenza di Lombardoni. Evidentemente il back to the future lo destabilizza, perché all’11esimo si fa prendere tempo e posizione da Bocalon.
SAPORETTI 5,5: Fatta eccezione per il gol della domenica targato da Guccione, che arriva per vie centrali (assist mancino di Mensah) e non da sinistra, il numero 10 è l’unico attaccante nel tridente virgiliano a non disseminare il panico o a palleggiare in faccia ai tigrotti.
Imprecisa e sterile in attacco: la Pro Patria cade a Mantova
VEZZONI 4,5: Già nelle ultime partite allo Speroni aveva dimostrato, in piccole occasioni, di essere dal sangre caliente. Ma l’emotività e la frustrazione per i gol presi condizionano negativamente la sua partita. Sempre in ritardo in fase difensiva, cerca insistentemente il giallo: una volta ottenuto Vargas lo cambia prima che il colore del cartellino possa cambiare.
dal 70′ PEROTTI 6+: In una partita oramai scivolata verso i lidi del Mincio il giovane Juventino entra e insegue con la forza quasi romantica della disperazione ogni pallone, riuscendo a sradicare e conquistare anche alcuni palloni nel terzo offensivo
CITTERIO 5,5: Attaccante, esterno e mezzala. Vargas vede nel giovane del Como la determinazione e la voglia positiva di mettersi in mostra. Con Nicco fermo ai box al Martelli il 17 ci prova per la seconda volta come mezzala e da un suo inserimento sui suoi piedi nel finale arriva la palla per riapre il match. Leggero in fase difensiva ma propositivo quando si tratta di avvicinarsi alla porta: colpisce a botta sicura alto, sopra la traversa. Evidentemente ieri non era giornata.
dal 61′ PITOU 5,5: Vargas lo butta nella mischia arrivando a cambiare modulo (343) nella speranza che la sua qualità sulla trequarti possa permettere alla partita di riaccendersi. Ma, come già visto in questa stagione, il giovane francese alterna colpi di classe e genio (compreso un colpo di tacco a centrocampo) a soluzioni poco efficaci. La determinazione c’è ma è ancora annebbiata dalle velleità: serve più pragmaticità.
BERTONI 5: Nella partita di Mantova solo qualche lampo della sua classe, la maggior parte prima che la Pro Patria si facesse colpire e affondare al primo colpo di Bocalon. Una stagione travagliata finora: poca continuità in campo e di conseguenza sul campo.
FERRI 5,5: Delle pochissime occasioni create dalla Pro Patria la più importante è la sua, per lo meno perché l’unica che avrebbe potuto portare la partita subito sul pari dopo il gol di Bocalon. La differenza è che il colpo di testa dell’attaccante veneziano finisce all’angolino, quello del 25 bustocco è tra i guantoni di Chiorra.
dal 61′ GAVIOLI 5,5: Nonostante il risultato e il morale a pezzi della squadra, quando Vargas lo fa entrare sembrava che potesse essere la (fase di) partita a lui congeniale visto che gli spazi di campo lasciati dal Mantova proprio tra il centrocampo e l’area di rigore. Qualche conduzione palla al piede sì, ma senza lasciare il segno.
NDRECKA 5,5: In una partita sottotono a livello individuale e collettivo si fa vedere e sentire solo quando il Mantova allenta la concentrazione perché forte del doppio vantaggio. La dimostrazione che la prestazione del singolo dipende (quasi) sempre da quella della squadra.
STANZANI 5: Ingabbiato dalla difesa del Mantova si mette in mostra solo per un paio di colpi che aiutano la squadra a uscire palla al piede. Nel finale Vaghi gli serve un pallone dentro l’area ma il movimento verso la sfera manda fuori tempo l’attaccante che finisce col colpirsi addosso. Inceppato.
dal 90′ Molinari SV
PIU 5,5: Un leone in gabbia, in questo caso costruita con cura da Panizzi e Ghilardi. Quest’ultimo, nonostante 3/4 di partita praticamente da ammonito, vince la maggior parte dei duelli individuali area con l’attaccante ex Empoli. Quando però il difensore virgiliano sbaglia i tempi di un intervento e buca un colpo di testa Piu di controbalzo scarica con tutta la forza la sua rabbia, senza trovare il gol ma spedendo il pallone oltre la traversa. Scena buona per un videoclip alternativo dei Bullet with butterfly wings degli Smashing Pumpkins.
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