Primi due specialisti alla scuola di Medicina di Emergenza e Urgenza dell’Università dell’Insubria
Si tratta di una dottoressa e di un dottore che già lavorano in PS all'ospedale di Varese grazie al Decreto Calabria. Ora potranno essere assunti a tempo indeterminato
Hanno completato il percorso di specializzazione i primi due studenti della Scuola in Medicina di Emergenza e Urgenza dell’Università dell’Insubria. Già operativi in pronto soccorso a Varese grazie al “Decreto Calabria”, il loro ruolo ora cambia perché diventano strutturati con un contratto che, a breve, diventerà a tempo indeterminato.
I dottori Federica Magni e Roberto Pizzi hanno completato la scuola di specialità con il massimo dei voti: Federica Magni, bustocca, si è laureata in Medicina all’Università dell’Insubria, dove ha poi proseguito il suo percorso. Roberto Pizzi, invece, è di Milano e dopo la laurea in Medicina all’Università di Milano, si è iscritto alla scuola di specialità dell’Insubria.
Oltre al Pronto Soccorso varesino, hanno fatto esperienza in vari reparti dell’Ospedale di Circolo: Medicina, Medicina d’Urgenza, Rianimazioni, Unità coronarica, Anestesia, Chirurgie a Varese, ma anche, in parte, nelle sedi aziendali di Como e Legnano, per completare il ciclo con un semestre trascorso all’estero, a Bruxelles, per Federica, e a Edimburgo, per Roberto.
«Questi ragazzi sono straordinari – commenta il Prof. Walter Ageno, Direttore del Pronto Soccorso varesino e della Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza e Urgenza dell’Università dell’Insubria – Ovunque siano andati a formarsi, ho ricevuto solo ottimi riscontri su di loro. Sia per le loro qualità professionali, sia per quelle umane, sono sicuro che sapranno essere di grande aiuto per l’Ospedale e per la Scuola di Specializzazione, di cui sono i primi due, ottimi, frutti».
Positivi i commenti dei due neo specialisti: «È il lavoro più bello del mondo. Affronti i pazienti in modo globale, in ogni contesto e per ogni patologia – spiega la dottoressa Federica – senza contare che l’emergenza e l’urgenza accrescono il fascino della nostra missione». «E’ un lavoro estremamente vario – aggiunge il dottor Roberto – che ti chiama a salvare vite o quantomeno a formulare la prima diagnosi per ogni paziente che si rivolge al Pronto Soccorso».
I due specialisti si iscrissero al primo anno del nuovo per corso di formazione dell’ateneo varesino nel 2018. La scuola di specialità in emergenza e urgenza oggi conta su una quarantina di specializzandi distribuiti nei vari anni : entro la fine del 2023, è prevista la specializzazione di altri 4 medici, mentre altri 18 neo-specialisti arriveranno 2025.
L’entusiasmo dei due neo specialisti si scontra, però, con una realtà differente: quest’anno il 50% delle borse in medicina di emergenza e urgenza non sono state assegnate e anche Varese segue questo trend come ha confermato il Presidente della scuola di Medicina e Chirurgia Alberto Passi.
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