Sicurezza sulla 394, la replica del sindaco di Casciago: “Tratto di competenza Anas e in Comune di Varese, noi possiamo fare poco”
Mirko Reto replica alla nota de "La Civica" spiegando che il tratto di strada interessato non è in territorio di Casciago, ma di Varese e che è di competenza Anas: "Ho contattato comunque entrambi per capire cosa si può fare"
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Letta la nota de “La Civica”, arriva pronta la replica del sindaco di Casciago Mirko Reto che spiega quali sono le possibilità di intervento del Comune in merito alla pericolosità della strada statale 394.
«Leggo che “La Civica” segue un’iniziativa di privati cittadini e la fa propria – commenta Reto -. Rimango esterrefatto leggendo che, dopo anni di amministrazione, non conoscano il territorio di Casciago: chiedono la realizzazione di un marciapiede su una strada di competenza Anas e in territorio di Varese. Il Comune di Casciago su quel tratto può fare ben poco. Sul nostro territorio, il marciapiede nel lato in direzione di Luvinate arriva fino al confine. Noi, con la mia amministrazione, abbiamo illuminato i passaggi pedonali, ben segnalandoli anche ripristinando il sistema lampeggiante che era guasto da anni: in quell’area anche i piccoli incidenti che cita “La Civica” sono diminuiti».
Chiarito questo punto, Reto analizza la situazione: «Si potrebbe pensare di farlo, ma sarebbe un lavoro costoso e complicato realizzare un marciapiede lungo tutta la carreggiata. Il vero problema sarebbero gli attraversamenti pedonali, da fare sul territorio varesino, che rimarrebbero comunque pericolosi visti i molti automobilisti indisciplinati che percorrono quella strada spesso a forte velocità – spiega -. La mia amministrazione, vista la sensibilità dimostrata nei confronti della sicurezza (territorio interamente coperto da telecamere in ingresso e uscita dal paese, ad esempio) ha comunque contattato Anas per poterli incontrare e verificare soluzioni anche sul tratto non di nostra competenza. Sentiremo anche il Comune di Varese per discutere della situazione».
Infine, una stoccata alla minoranza: «Mi sorge solo un dubbio: come mai dopo anni di amministrazione de “La Civica” e l’esistenza di questa statale da oltre un trentennio viene in mente solo ora di cavalcare una raccolta firme di cittadini? Sarà forse che si stanno preparando alla prossima elettorale? Noi pensiamo ai fatti, non alle parole».
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