In trecento alla Liuc di Castellanza per il nuovo codice della crisi di impresa
Gli esperti intervenuti al convegno tutti concordano che pur nelle incertezze di prima applicazione, il segnale che la riforma ha dato è positivo

Erano circa trecento i presenti all’università Liuc di Castellanza all’incontro dedicato “Il nuovo codice della crisi d’impresa” organizzato dal Alessandro Cortesi, docente dell’ateneo. Dopo i saluti della professoressa Chiara Mauri, direttore della Scuola di economia e management della Liuc, e dei presidenti degli Ordini dei commercialisti di Busto Arsizio e di Varese, il professor Francesco Salerno, partner Kpmg, ha introdotto il tema della incerta definizione di adeguati assetti organizzativi, responsabilità di ogni imprenditore, affrontando la riforma delle procedure concorsuali con riferimento alla fase “pre-crisi”
Alessandro Danovi (docente Università di Bergamo) e Patrizia Riva (Università del Piemonte Orienta) hanno declinato il tema dell’organizzazione aziendale nelle sue varie componenti basandosi su esperienze aziendali e prima giurisprudenza. Riva ha ricordato le diverse responsabilità in capo ad ammnistratori, organi di controllo e auditor.

Ha chiuso la prima parte il professor Salvatore Sciascia che ha evidenziato i dati sulla governance delle Pmi. A seguire la tavola rotonda con Federico Bonanni, partner Kpmg, che ha dato alcune insight di come si stanno muovendo le banche con approcci per ora diversi, Filippo Canepa, partner Osborne Clarke, Marcello Polli che nei rispettivi ambiti hanno parlato di esperienze pratiche di casi di vita vissuta. Renato Zanichelli, ordine dei commercialisti di Busto Arsizio, ha ricordato la rilevanza del tema per la continuità aziendale delle nostre imprese insieme a quello ESG. Tutti concordano che pur nelle incertezze di prima applicazione, il segnale che la riforma ha dato è positivo: attenzione agli assetti organizzativi al sistema di controllo interno e quindi crescita di cultura aziendale anche per le medie e piccole aziende. Su questo aspetto molto possono fare le professioni riportando le esperienze delle aziende più grandi e organizzate nelle medie e piccole imprese, con gli adeguamenti del caso, questo appunto per preparare le nostre imprese ad un mondo che è cambiato anche per la riforma in oggetto oltre che per i temi ESG.
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