Trent’anni di applausi: Teatro Nuovo esaurito per il ritorno di Moni Ovadia con Oylem Goylem
Il popolare attore, scrittore e cantante conferma il successo di pubblico per lo spettacolo che narra della diaspora della comunità Yiddish. Un racconto nella forma del cabaret ironico e struggente
A 30 anni di distanza, l’ebreo errante continua a incantare. Tutto esaurito, ieri sera lunedì 16 gennaio, per la ripresa della rassegna teatrale Varese Re Live al Teatro Nuovo dove era in cartellone Moni Ovadia con “Oylem Goylem”.
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Applausi a scena aperta per il cantore di una comunità, quella Yiddish, ebrei dell’Est Europa, che ha vissuto le persecuzioni, l’odio razziale, il pregiudizio e la diaspora. È lo stesso artista, con uno spettacolo ormai collaudato ma sempre attuale e coinvolgente, a narrare in modo lieve e ironico la storia di un popolo che sin dall’agnello d’oro ai tempi di Mosè si è spesso guadagnato la fama di tirchio, avido e scaltro.
Una serie di storielle esilaranti per prendere in giro pregiudizi e stereotipi, intervallate da momenti malinconici, racconti dall’esilio di chi perde casa, affetti, la propria lingua ma dove ha la possibilità di ritrovare il più intimo rapporto con sé al di là di routine e convenzioni.
È alla musica che il popolare attore, cantante e scrittore affida i momenti più struggenti, brani in Yiddish accompagnati magistralmente dalla Moni Ovadia Stage Orchestra composta da Maurizio Deho’ violino, Giovanna Famulari violoncello, Paolo Rocca clarinetto, Albert Mihai fisarmonica, Marian Serban cymbalon.
Oltre due ore di spettacolo in cui Mani Ovadia, recita, canta, balla. Ogni applauso è un inchino di ringraziamento sollevando il cappello. E alla fine, tra gli applausi convinti del pubblico presente, Moni Ovadia ringrazia Varese, città con cui ha sempre avuto un bel rapporto e dice grazie a Serena Nardi e Giuslio Rossino per averlo invitato a ritrovare un pubblico tanto caloroso che saluta lasciando altre piccole battute, sketch dalla risata a volte amara.
Qui la recensione allo spettacolo andato in scena al teatro di Varese nell’aprile del 2020
Soddisfatti i due direttori artistici di Varese Ri-Live che hanno aperto la seconda parte della stagione con il tutto esaurito. Di buon auspicio in vista degli altri appuntamenti a partire dal 9 febbraio con Luca Vullo definito l’ambasciatore della gestualità italiana nel mondo, produttore per Netflix e Sky.
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