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Valceresio
Un trekking sui sentieri tra Italia e Svizzera dove si cercava la salvezza
Domenica 29 gennaio sui monti della Valceresio un trekking per seguire le orme degli ebrei e dei dissidenti politici che rifiutarono di servire la Repubblica di Salò
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Ripercorrere i sentieri della salvezza per celebrare il Giorno della Memoria. È quanto organizzato per domenica 29 gennaio sui monti della Valceresio, per seguire le orme degli ebrei e dei dissidenti politici che rifiutarono di servire la Repubblica di Salò, furono costretti a fuggire in Svizzera e a procurarsi delle nuove identità. Il loro viaggio iniziava a Milano, dove un gruppo di Scout iniziò l’operazione segreta O.S.C.A.R. e poi finiva sui sentieri tra Italia e Svizzera proprio in Provincia di Varese.
Ed è proprio su questi ultimi chilometri che la guida di Controvento Trekking, Antea Franceschin, scout da una vita e esploratrice assidua di questi territori di confine, racconterà delle Aquile Randagie e della Resistenza operata su queste montagne dal 1943 al 1945. Al motto: ‘Un giorno in più del Fascismo’.
“Ci avventureremo all’esplorazione delle Trincee e Gallerie della Linea Cadorna, un labirinto di cunicoli e bunker della I Guerra Mondiale costruito a difesa della frontiera italo-svizzera che vennero ampiamente utilizzate anche dai profughi italiani. E proprio sul confine cammineremo, in un ambiente ricco di vegetazione e storia -spiega-. La nostra meta sarà il Monte Pravello da dove potremo spaziare la vista su un panorama mozzafiato del Lago di Lugano, tra Alpi italiane e svizzere in tutto il loro splendore. Una giornata per ricordare che siamo tutti in cammino, che siamo tutti stranieri di qualcuno, che intorno a noi queste cose sono ancora vive non solo nella memoria delle persone, ma nei volti e nelle storie di vita di ognuno di noi”.
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