“All inclusive”: piace alla Regione Lombardia il progetto di Fondazione Piatti che abbatte le barriere tra i giovani
L’assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Bolognini in visita a Fondazione Piatti per il progetto che unisce i ragazzi degli istituti scolastici di Varese con i giovani utenti della fondazione
L’assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Stefano Bolognini ha fatto visita nella sede di Fondazione Renato Piatti Onlus a Varese per la presentazione del progetto “All Inclusive – Quando sono i giovani ad abbattere le barriere”.
Il progetto, realizzato in sinergia con Anffas Varese e grazie al sostegno di Regione Lombardia, è iniziato ufficialmente nelle scorse settimane, quando 16 studentesse della classe quarta dell’Istituto Einaudi di Varese hanno prima iniziato, dal 16 gennaio, l’esperienza di alternanza scuola lavoro per poi partecipare, nelle giornate del 23 e 24 gennaio, a 15 ore di formazione con Angelo Nuzzo.
Insieme al formatore di Fondazione Piatti le giovani studentesse hanno affrontato temi come la disabilità, quali
sono i diritti delle persone con disabilità, l’inclusione delle persone con disabilità, la partecipazione attiva dei giovani, la progettazione individuale e l’individuazione dei sostegni necessari alla persona.
L’assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, facendo visita alla sede di Fondazione Piatti di Varese, ha ripercorso le tappe del progetto e ne ha ricordato lo scopo, quello di abbattere le barriere della disabilità. Un obiettivo sottolineato anche dal presidente di Fondazione Piatti Emilio Rota.
«Mettere assieme dei giovani studenti con i nostri ragazzi significa cancellare un ‘limite’, come viene
considerata la disabilità certe volte. Noi riteniamo che è un passo verso il futuro e progettualità come
questa devono aumentare nel quotidiano per le nostre realtà».
«Professiamo una cultura dove al centro c’è la persona, c’è il giovane che viene a contatto con una
comunità e comprende che la disabilità è una condizione, non è un elemento differenziale rispetto al
valore di quella persona – ha spiegato Franco Radaelli, direttore generale di Fondazione Renato Piatti,
facendo seguito alle parole del presidente Rota – Questa è un’esperienza significativa di relazione alla
pari anche con persone che vivono una diversa condizione: Per i giovani che partecipano è
un’opportunità per valutare anche percorsi di vita: come operare e lavorare in campo socio-sanitario, del
sociale o della sanità. In questo caso Regione Lombardia ha generato la condizione senza la quale
progetti come questi sarebbero inaffrontabili, sia nel mondo del terzo settore che nel mondo scolastico,
che pure hanno una bellissima capacità progettuale e di fare rete, senza un sostegno economico».
La visita dell’assessore è proseguita nel Centro Diurno Disabili di Bobbiate dove ha potuto vedere
l’organizzazione della struttura e conosciuto di persona gli ospiti del centro e le studentesse “alle prese”
con le diverse attività laboratoriali offerte dal progetto.
«Quello di Fondazione Piatti – ha dichiarato, Stefano Bolognini – è un progetto davveroinnovativo, di autentica inclusione, che promuove il protagonismo positivo dei giovani. Il fatto che dei ragazzi, anche attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro, vengano stimolati e possano realizzare, insieme, delle esperienze di
conoscenza, di responsabilità, di autonomia e di crescita è straordinario, ed è proprio il motivo per cui
Regione Lombardia sostiene con convinzione questo progetto».
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