“Beethoven oltre Beethoven”, in concerto a Gallarate l’Orchestra Sinfonica Europea

L’Orchestra Filarmonica Europea eseguirà per la prima volta in Italia la Decima Sinfonia di Beethoven. Si tratta di un punto di arrivo che è stato preceduto nei suoi 34 anni di attività dall’esecuzione integrale delle nove sinfonie e dei concerti di Beethoven, così come dell’integrale delle sinfonie di Mozart, dell’ Oratorio di Natale, dei concerti per violino, oboe e cembalo di Bach e delle Sinfonie d’opera di Verdi, dei quattro grandi Requiem (Mozart, Cherubini, Verdi, Faure’) e di centinaia di brani di tutti i repertori (sacro, sinfonico, lirico).

Ora è giunto il momento di affrontare questo nuovo impegno che consentirà di dare la possibilità agli ascoltatori di conoscere un Beethoven che va oltre se stesso e le stesse innovazioni formidabili che aveva copiosamente prodotto nella sua vicenda artistica e terrena. Con l’incompiuta decima sinfonia Beethoven fa intravedere soluzioni orchestrali e timbriche che vanno oltre le sue stesse rivoluzionarie innovazioni, un linguaggio che contiene una visione mistica della realtà e della musica scaturita dalle inestimabili vicende della sua tumultuosa vita che qui trovano una inimmaginabile nuova visione delle cose e del mondo. L’ascoltatore ha la possibilità di fare un’esperienza non paragonabile con l’ascolto di nessuna delle sue altre opere e di nessun altro compositore. Qui siamo davvero nella trascendenza pura e dopo l’ascolto di questo singolo tempo di sinfonia nessuno può ritrovarsi uguale a prima.

La versione che verrà è quella ricostruita in oltre dieci anni di lavoro dal prof. Barry Cooper, Docente dell’Univeristà di Manchester, che negli anni ’80 ha lavorato incessantemente su qualche migliaio di frammenti (alcuni di sole 5-6 battute) ed è alla fine riuscito a ridare alla luce un’opera così importante, anche se si è fermato al primo movimento. Degli altri movimenti non sarà purtroppo mai più possibile arrivare allo stesso risultato perché gli schizzi sono troppo lacunosi e frammentari.

Lo scorso anno la stampa mondiale ha dato con molta enfasi l’annuncio che l’intera sinfonia era stata ricostruita dall’Intelligenza artificiale. In realtà il sapiente lavoro del Prof. Cooper detta anche questo verdetto: ogni ulteriore tentativo non ha fondamenta sufficientemente valide. Evidentemente l’intelligenza artificiale ha colmato sulla base di algoritmi e chissà cosa altro tali grandi lacune, ma rimarrà pur sempre un tentativo robotico e non umano. Noi abbiamo per questo dato fiducia al Prof. Cooper e non all’intelligenza artificiale, pur rispettandone la potenziale verdicità e il lavoro che sicuramente ci sarà stato a monte.

Prima dell’esecuzione ci sarà una conferenza di presentazione che il maestro Marcello Pennuto condurrà insieme al Compositore Rodolfo Saraco, Docente di Teoria dell’armonia e analisi presso il Conservatorio di Parma. Verranno illustrate le metodiche ricostruttive del Prof. Cooper e verrà analizzato il primo tempo della sinfonia da lui riportato alla luce. Nella prima parte del concerto eseguiremo la titanica V sinfonia che, fra l’altro ha in comune la tonalità di do minore con la decima

Sarà un’esperienza eccezionale per tutti, per noi esecutori e per il pubblico, nella stupenda cornice del prestigioso Festival Filosofarti e nella meravigliosa acustica del Teatro delle Arti. Un punto di arrivo e di sintesi che speriamo diventi poi un punto di partenza e di fatto dà il via ai preparativi per le celebrazioni che ci saranno nel 2027 per il bicentenario della morte di Beethoven. Oggi sono 34, allora potrebbero essere 38 anni di vita dell’orchestra contrassegnati da tanti successi ma anche da tanti problemi e fatiche che abbiamo superato anche prendendo spunto da una delle frasi che Beethoven era solito ripetere: “si non per portas, per muros!”