Continua il connubio tra Malpensafiere e Machieraldo: “In due giorni affari per 3 milioni di euro”

Un giro d’affari da 3 milioni di euro è quello che si augurano gli organizzatori della fiera della ferramenta Expo Machieraldo, alla sua sesta edizione, la quinta a Malpensafiere che si è svolta tra domenica e lunedì. A raccontare il connubio vincente tra la Camera di Commercio, che è proprietaria della struttura fieristica, e uno dei più importanti player del nord Italia nella distribuzione di ferramente, colori, casalinghi e sicurezza è Paolo Forno, responsabile commerciale dell’azienda con sede e Cavaglià, in provincia di Biella: «Malpensafiere è una location comoda per i clienti del nord-ovest. Vengono qui da Liguria, Valle D’Aosta, Piemonte e Lombardia. Abbiamo trovato le dimensioni giuste e la base logistica ideale».

Quella che ogni anno si svolge non è solo una fiera ma «una festa dell’azienda e dei suoi clienti che qui trovano oltre 100 fornitori che acquistano abitualmente da noi. In più vi sono delle condizioni commerciali particolari per questo evento» – prosegue il responsabile commerciale che poi sottolinea la novità di quest’anno – «Si tratta di Machieraldo village, una fiera nella fiera per raggruppare le nostre private label di prodotti importati col marchio Machieraldo».

Machieraldo è un’azienda con un secolo di storia e un fatturato di 60 milioni di euro, ha una sede da 25 mila metri quadri più altre due da 6000, una di queste a Bolzaneto (Ge). Insieme all’agenzia Mamu, che li segue dall’inizio, organizza l’evento espositivo di un settore che in questi anni ha visto uno sconvolgimento del proprio mercato di riferimento: «Con la pandemia abbiamo avuto una crescita importante perché eravamo considerati un settore di prima necessità e non abbiamo chiuso, inoltre molti che durante il lockdown erano a casa hanno approfittato per fare lavori di manutenzione alla propria abitazione gonfiando la domanda di attrezzature. Dopo la pandemia, però, è arrivato il momento di difficoltà con l’aumento dei prezzi e l’aumento dei noli. Erano diminuiti i volumi ma ha tenuto il fatturato. Ora i prezzi stanno calando e la partenza di questo 2023 non è stata brillante ma si prevede, comunque, un segno più entro fine anno».

C’è poi il fattore tecnologico che sta entrando prepotentemente anche in un settore che, invece, non aveva ancora risentito di grandi cambiamenti: «Ultimamente la tecnologia sta entrando in questo settore con laser, bluetooth, rfid. Tutte tecnologie che stanno cambiando alcuni prodotti e anche il nostro modo di lavorare: Machieraldo ha appena investito 5 milioni di euro in un magazzino supertecnologico con robot che muovono le merci, in stile Amazon. Poi c’è l’attenzione alla sostenibilità soprattutto per quanto riguarda le parti consumabili dei nostri prodotti come il packaging biodegradabile» – conclude Forno.