La Pallacanestro Varese scende in campo contro bullismo e cyberbullismo
La società biancorossa dà il via a un progetto con Anemos Lombardia per coinvolgere i ragazzi del settore giovanile su queste tematiche. Tre gli incontri in programma oltre a un evento conclusivo
Nella giornata nazionale contro il bullismo, che cade oggi martedì 7 febbraio, la Pallacanestro Varese scende in campo per sensibilizzare su questo tema che – con il cyberbullismo – è la principale causa di disagio, depressione e atti di autolesionismo tra preadolescenti e adolescenti. Atti che talvolta portano i giovanissimi sino al suicidio.
Contro questi fenomeni lo sport è da sempre un antidoto, perché riesce a valorizzare le diversità e a dare valore al confronto tra i ragazzi che, quando è percepito in senso positivo come nel caso di un incontro sul campo, diventa un potente strumento educativo. Per questo la Pallacanestro Varese ha avviato una collaborazione con Anemos Lombardia, associazione che opera sia a livello locale sia nazionale e che si occupa di prevenire e contrastare fenomeni legati a bullismo, violenza di genere e disagio sociale.
Da qualche tempo la Pallacanestro Varese in collaborazione con “Il basket siamo noi” ha creato il progetto “VaRes” nel quale confluiscono tutte le iniziative collaterali – che siano sociali, sportive o ricreative – organizzate dalla società biancorossa. Quella insieme ad Anemos Lombardia rientra in questo contesto e prevede un ciclo di tre incontri nei quali saranno coinvolti i giocatori del settore giovanile di Varese Basketball: in particolare i componenti delle squadre comprese tra l’Under 19 e l’Under 13.
Il primo incontro sarà una lezione con i volontari di Anemos e gli psicologi dell’età evolutiva; il secondo affronterà gli aspetti legali per capire quali sono le responsabilità di chi fa mobbing e altri atti e per spiegare quali sono gli strumenti che si possono utilizzare per difendersi. Infine il terzo e ultimo incontro sarà incentrato sulle testimonianze degli agenti della Polizia Postale, l’unità che si occupa dei reati di cyberbullismo.
L’obiettivo è quello di formare i giovani atleti e portarli al riconoscimento delle proprie emozioni e di quelle altrui al fine di instaurare relazioni positive. Gli incontri si terranno una volta al mese all’interno del palasport di Masnago e l’intero programma si concluderà a giugno con un evento finale.
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