Nasce a Varese il comitato “Riprendiamoci il Comune”, per tornare a contare come cittadini
Presentato il comitato varesino della campagna nazionale nata per sostenere due proposte di legge di iniziativa popolare che puntano ad aumentare le risorse ai Comuni e a coinvolgere le comunità locali
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E’ stato presentato questa mattina nella sede di Un’altra storia, il comitato varesino di “Riprendiamoci il Comune“, una campagna nazionale nata per lanciare e sostenere due proposte di legge di iniziativa popolare “mirate – spiegano gli organizzatori – ad invertire la rotta rispetto alle politiche liberiste che in questi ultimi decenni hanno costretto i Comuni a mercificare i beni comuni, privatizzare i servizi pubblici locali, alienare il patrimonio pubblico e cementificare il territorio, privando le comunità locali di diritti e servizi”.
A presentare l’iniziativa Giuseppe Musolino, referente di Un’altra storia Varese, Roberto Guaglianone e Giovanni Gulino, che insieme a Oreste Zanotto per la zona di Angera -Taino, costituiscono il comitato promotore a livello provinciale.
«La campagna ha due finalità, una politica e una molto concreta – ha spiegato Musolino – L’obiettivo politico è quello di valorizzare il ruolo delle comunità territoriali, favorendo la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte dei Comuni che toccano aspetti importanti della vita individuali e delle comunità, dalla scuola alle strutture di sanità territoriali, all’ambiente. Come farlo? Mettendo i Comuni in condizione di avere maggiori risorse economiche ed è per questo che nasce la campagna, che punta a lanciare due proposte di legge di iniziativa popolare per una riforma della finanza locale».
«La prima proposta di legge si prefigge una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzione del personale, riportando ad una gestione diretta dei servizi pubblici a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno partecipativo».
La seconda proposta di legge riguarda la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingenti risorse del risparmio postale (280 miliardi) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale.
«E’ venuto il tempo di riappropriarci del “comune”, ovvero di quello che a tutte e tutti appartiene, e di riprendersi il “Comune”, come luogo dell’interesse generale e della democrazia di prossimità – hanno spiegato i promotori varesini – Un antidoto anche all’imperante clima di disillusione, al disinteresse per la politica e all’astensionismo».
Oltre al comitato varesino stanno nascendo comitati in diversi centro della provincia come a Saronno, a Cislago, Busto Arsizio e Gallarate.
«I comitati stanno nascendo in tutta Italia e anche in provincia di Varese c’è grande fermento – ha spiegato Musolino – Chi fosse interessato può fare riferimento a noi, chiamando il numero 338 7075200, oppure cercare sul sito nazionale il referente del Comitato più vicino».
Per presentare l’iniziativa il Comitato di Varese proporrà diversi eventi nei prossimi giorni. Il primo appuntamento è per venerdì 3 marzo alle 18, nella sede di Un’altra storia, in via Del Cairo 34, con un “Aperincomune”, un incontro-aperitivo con la partecipazione di Corrado Conti, uno degli estensori delle due proposte di legge di iniziativa popolare.
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