Pusher nei boschi della Valganna a 50 euro al giorno: condanna a 2 anni e 8 mesi

Il pusher arrestato in Valganna alla fine di gennaio con la droga e dopo aver aggredito un carabiniere (QUI l’articolo con l’accaduto) è stato giudicato martedì mattina dal giudice di Varese Andrea Crema con rito abbreviato e condannato a 2 anni, 8 mesi e 20 giorni con inoltre 11.200 euro di multa.

All’imputato è stata contestata una recidiva per 2 anni e 4 mesi di reclusione a Brescia dal pm Davide Toscani che ha chiesto una condanna 4 anni e 6 mesi di reclusione e 18 mila euro di multa (tenuto contro dello scontro di un terzo della pena, oltre a confisca del denaro e confisca e distruzione del denaro). Il difensore dell’imputato, avvocato milanese Marco Romagnoli ha invocato il “quinto comma” della legge sugli stupefacenti che prevede una pena più tenue al di sotto del quantitativo di droga trovata in possesso del 32enne marocchino irregolare, poche decine di grammi (fra hascisc, coca ed eroina); l’avvocato Romagnoli ha pure invocato l’assoluzione per l’aggressione al militare avvenuta a suo dire durante una semplice fuga.

Dopo la lettura della sentenza sempre il difensore ha chiesto di trasformare la custodia cautelare in carcere in misura cautelare alternativa nel divieto di dimora a Varese o in Lombardia: sul punto il pm si è riservato in due giorni per il parere.

Il caso discusso martedì a Varese aveva fatto molto discutere anche sulla stampa nazionale per via della “paga” che veniva erogata dall’organizzazione che controlla lo spaccio nei boschi nelle valli varesine: l’imputato aveva nella precedente udienza affermato di essere stato contattato da alcuni conoscenti a Milano in zona San Siro che gli avevano proposto la cifra di 50 euro al giorno per controllare il traffico di droga nella zona.