Varese
Come si fa architettura “a Volume zero”: Attilio Stocchi a Visionare 2023
L’appuntamento di febbraio di Visionare 2023, dialoghi di architettura ideati da Fulvio Irace e organizzati dall’Ordine degli Architetti di Varese ospiterà l’Architetto Attilio Stocchi
L’appuntamento di febbraio di Visionare 2023, i dialoghi di architettura ideati da Fulvio Irace, organizzati dall’Ordine degli Architetti di Varese ospiterà l’Architetto Attilio Stocchi, in un incontro altamente di attualità, che affronta il concetto di “volume zero” nella realizzazione di opere architettoniche.
Si può architettare senza edificare? Creare ambiente senza volume? E’ una domanda che si era posta William Morris nel 1881 dandosi questa risposta: «Non possiamo sottrarci all’architettura, finché facciamo parte della civiltà, poiché essa rappresenta l’insieme delle modifiche e alterazioni operate sulla superficie terrestre, in vista delle necessità umane, eccettuato il puro deserto». Attilio Stocchi ha fatto di questa frase il manifesto del suo progetto, inseguendo – tra monumenti e ambienti, allestimenti e installazioni – una ricerca sperimentale all’inseguimento delle tracce.
Fortemente ispirato all’azione della Land Art, Stocchi ha dimostrato che si può fare architettura a volume zero usando la terra, le orme e la natura per modellare i luoghi e restituirli alla comunità. Una esperienza che sta rendendo concreta nel grande progetto di riqualificazione dell’anfiteatro romano di Milano: Pan, Parco Amphitheatrum Naturae, un “Colosseo verde” che sorgerà in zona De Amicis e sarà oggetto della conversazione con lui a Visionare 2023.
Attilio StocchiVisionare è organizzato dall’Ordine degli Architetti di Varese con la collaborazione del FAI nell’elegante scenario di Villa Panza, in piazza Litta 1 a Varese. L’appuntamento con Attilio Stocchi è mercoledì 22 FEBBRAIO alle 19.
La conferenza è aperta a tutti (max 120 posti) con iscrizione alla mail: formazione@ordinearchitettivarese.it. È possibile seguirla anche via webinar, iscrivendosi a questo link. In entrambe le formule, agli architetti saranno riconosciuti 2 crediti formativi.