Un convegno internazionale per scoprire il valore della biodiversità attorno a Malpensa
Scienziati e attivisti chiedono protezione per l’habitat minacciato dall’espansione dell’aeroporto. “Nella brughiera è possibile osservare ad esempio ben 184 specie di uccelli, di cui 52 di particolarmente protette a livello europeo“
Un appuntamento da non perdere per chi ha cuore la natura: sabato 25 febbraio a Castano Primo, in provincia di Milano, è in programma il convegno La brughiera di Malpensa e Lonate Pozzolo – Un tesoro da custodire, organizzato grazie allo sforzo congiunto di Italia Nostra Lombardia, Legambiente Lombardia, Lipu, Life Drylands, Centro Italiano Studi Ornitologici, Ecoistituto della Valle del Ticino, Coordinamento Salviamo il Ticino. Durante il convegno, tanti esperti – tra gli altri, gli ospiti internazionali Ariel Brunner di BirdLife Europa e Sam Ellis di Butterfly Conservation Europe – racconteranno le particolarità di questo ecosistema, rifugio di tante forme di vita. Nella brughiera è possibile osservare ad esempio ben 184 specie di uccelli, di cui 52 di particolarmente protette a livello europeo.
Un ambiente raro, diverso dalle brughiere tipiche dell’Europa centrale, messo però in grave pericolo dall’espansione dell’aeroporto di Malpensa. Qui, capannoni e depositi potrebbero presto sostituire fiori, libellule e farfalle, colpendo peraltro specie animali e vegetali già a rischio d’estinzione. Per questo, in occasione dell’evento i relatori promuoveranno la petizione Salviamo la brughiera di Malpensa e Lonate e annunceranno al pubblico una loro proposta operativa per garantire all’ecosistema della brughiera maggiore tutela.
«Il Masterplan 2035 dell’aeroporto di Malpensa prevede la distruzione di 44 ettari di brughiera – dichiara il Comitato organizzatore del convegno – che verranno cancellati per sempre dall’espansione dell’area cargo verso sud, in una colata di cemento. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica non può autorizzare un progetto così poco lungimirante: nessuna compensazione ambientale potrà mai ripagare la perdita di un habitat del genere, unico nel Nord Italia. Con questo convegno vogliamo quindi far conoscere i tesori naturalistici della zona, far capire che la questione è di importanza sia nazionale sia comunitaria e chiedere che la brughiera venga protetta, prima che sia troppo tardi».
Dopo i saluti delle autorità e l’apertura dei lavori, Silvia Assini dell’Università di Pavia racconterà le peculiarità della vegetazione locale, seguita da Giuseppe Bogliani, che porterà invece una panoramica delle specie animali più interessanti. Sam Ellis, direttore internazionale di Butterfly Conservation Europe farà poi un identikit degli insetti rari che popolano queste zone, mentre Ariel Brunner, direttore di BirdLife Europa, illustrerà le attuali politiche europee per la biodiversità. Dopo una breve pausa, la parola passerà al Parco Lombardo della Valle del Ticino: Valentina Parco si concentrerà sugli interventi di riqualificazione dell’habitat di brughiera, Francesca Trotti sugli obiettivi conservazionistici della Riserva Mab Unesco Ticino Valgrande Verbano. In chiusura, Giorgia Gaibani della Lipu presenterà la Rete Natura 2000 e il suo valore. Alla fine dell’incontro ci sarà spazio per le domande. Interverrà il gruppo teatrale Terre di Fantasia e tutti i partecipanti riceveranno un dono simbolico: l’attestato di Custode della Brughiera. Save the Date! → Convegno La brughiera di Malpensa e Lonate Pozzolo – Un tesoro da custodire | 25 febbraio ore 9.30 | Auditorium “A. Paccagnini” di Piazza XXV Aprile/via Magenta.
Per iscrizioni: salviamoilticino@libero.it Comitato organizzatore: Silvia Assini (Università di Pavia, Responsabile scientifico e coordinatore del progetto Life Drylands), Giuseppe Bogliani (Presidente Ciso, Centro Italiano Studi Ornitologici), Dario Furlanetto (Italia Nostra), Oreste Magni (Ecoistituto della Valle del Ticino), Barbara Meggetto (Presidente Legambiente Lombardia), Massimo Soldarini (Lipu), Claudio Spreafico (Rappresentante Associazioni Ambientaliste nella Comunità del Parco) Roberto Vellata (Coordinamento Salviamo il Ticino).
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