Venegono Superiore, il Comune si ribella: “Non abbandoneremo Pianbosco agli spacciatori”
Gli assessori Luisa Limido e Susanna Croci denunciano la situazione di degrado e pericolo in cui versa la frazione immersa nel bosco, che sta diventando una delle maggiori piazze dello spaccio nel Varesotto
L’Amministrazione comunale di Venegono Superiore dichiara guerra agli spacciatori che stanno facendo diventare l’area residenziale di Pianbosco una delle maggiori piazze della vendita di droga nel Varesotto.
«Da tempo il “mercato” si è spostato dai boschi verso il Comasco verso Binago alla zona di Pianbosco che ricade sotto il comune di Venegono Superiore – spiega Luisa Limido, assessore al sociale – Le segnalazioni di episodi sempre più preoccupanti ormai sono quotidiane e ci sentiamo impotenti perché abbiamo fatto di tutto, ma di sicuro non abbandoneremo Pianbosco allo spaccio».
La preoccupazione è innanzitutto per la sicurezza dei residenti a Pianbosco, in particolare per i ragazzini che ogni giorno devono passare nel tratto di strada davanti ai boschi dello spaccio, tra la piscina e la zona residenziale conosciuta come “I ventagli”, per la particolare disposizione delle abitazioni: «La situazione è tale che quando c’è l’orario del rientro da scuola alcuni abitanti escono con i cani per garantire la sicurezza dei ragazzi – racconta Luisa Limido – E poi episodi pericolosi, come tossicodipendenti in stato di alterazione che si buttano in mezzo alla strada o sui cofani delle auto che passano, bivacchi nei boschi, un via vai incessante di gente in cerca di sostanze, anche persone insospettabili. Insomma una situazione davvero preoccupante».
Gli interventi della Polizia locale e di Carabinieri e Polizia di Stato non sono mancati, ma il fenomeno si ferma per qualche giorno e poi riprende: «Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per arginare la situazione. Pattuglie di coordinamento con Venegono Inferiore e Tradate, siamo andati dal Prefetto, e abbiamo richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per contenere una situazione che oramai è diventata insostenibile. Il Parco Pineta, da tempo oramai identificato come una delle maggiori piazze dello spaccio del Varesotto, rischia di diventare l’epicentro della diffusione di nuove droghe sintetiche, che hanno effetti deleteri sia su chi ne fa uso che chi si ritrova ad aver a che fare con soggetti che ne sono dipendenti».
Una situazione che continua a peggiorare: «Le segnalazioni sono innumerevoli, le forze dell’ordine sono costantemente avvisate delle scorribande che accadono sui sentieri del nostro Pianbosco; ma non possono fare più di tanto – aggiunge l’assessore al Bilancio Susanna Croci, che proprio oggi ha ricevuto l’ennesima segnalazione – I malviventi e i clienti di questo mercato bieco scappano, si nascondono. I bivacchi vengono sgomberati, abbiamo noi stessi organizzato delle giornate di pulizia del bosco con moltissimi volontari venegonesi, ma loro tornano sempre. E adesso le cose sembrano addirittura peggi0rare. Gli abituali frequentatori di Pianbosco, che ci arrivano normalmente a bordo di biciclette rubate o di macchine semisfasciate, nel racconto dell’episodio che ci hanno segnalato sembrano essere in balia di sostanze con una reazione più intensa di quella che chi passa per le strade di Pianbosco ha visto almeno una volta. Si parla di comportamenti lesivi per loro stessi e per altri passanti. Qualcosa che non può e non deve circolare a Venegono».
L’amministrazione ha chiesto un nuovo incontro con il Prefetto e di riunire nuovamente il tavolo di coordinamento sulla sicurezza per una soluzione che coinvolga le altre amministrazioni dei comuni confinanti con il Parco Pineta, come Venegono Inferiore e Tradate, ma progetta anche iniziative per togliere Pianbosco dalle mappe dei mercati della droga: «Il nostro piano è quello di riprenderci il Pianbosco con il supporto delle forze dell’ordine ma soprattutto coinvolgendo i venegonesi tramite eventi, informando e sensibilizzando sulle conseguenze dell’abuso di stupefacenti. La lotta contro le droghe richiede la cooperazione di tutti, dalle autorità alle famiglie e alla comunità in generale».
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Qualcuno dovrà prima o poi rispondere nell’averci invaso di “risorse” che inevitabilmente poi vanno a delinquere spacciando nei boschi,
Qualcuno inoltre dovrà spiegare ai cittadini onesti di questo paese perchè la delinquenza è così ben tollerata.
Ognuno si prende la propria bella fetta di responsabilità per aver contribuito a distruggere questo paese e le vite dei cittadini ormai collassati a colpi di buonismo e parole vuote come “accoglienza”.