A Varese è ufficialmente cominciata la Varese Design Week
Una visita itinerante attraverso il centro città per conoscere tutte le opere ospitate tra Piazza Monte Grappa e San Vittore

Nella mattinata di oggi, mercoledì 22 marzo, in occasione dell’apertura della Varese Design Week, è stato organizzato un incontro itinerante attraverso i luoghi del centro città che ospitano le opere protagoniste di questa settima edizione, da piazza Monte Grappa a San Vittore, : “Mentre ieri alla presentazione di apertura guardavo i loghi di tutte le aziende e imprenditori che sostengono questa iniziativa, pensavo a quanto è riuscita a lasciare il segno – ha affermato la vice sindaca di Varese Ivana Perusin – Supportare in maniera concreta significa che questa manifestazione davvero può cambiare questo territorio”.
“I bambini e le bambine delle nostre scuole da sempre lavorano sull’ambiente e per l’ambiente attraverso l’arte – ha poi spiegato l’Assessora ai Servizi Educativi Rossella Dimaggio – E il connubio di arte e ambiente e infanzia è il meglio dell’espressione emotiva e nello stesso tempo riflette il futuro. Venerdì le nostre scuole dell’infanzia parteciperanno ad alcuni laboratori di arte e natura e sicuramente saranno loro stessi una bellissima opera d’arte”.
La città di Varese si trasforma così in una mostra diffusa – che durerà da oggi fino al 26 marzo – come in piazza Podestà, dove un “nido” diventa punto di sosta per i cittadini, regalando l’occasione di soffermarsi nel punto centrale del corso, avvolti dal verde proprio sotto lo sguardo della statua del garibaldino; o in piazza San Vittore, dove trova posto “Stanze Urbane”, un idea che nasce al fine di avvicinare il mondo privato delle abitazioni allo spazio pubblico della città, senza mai dimenticare la sostenibilità e il cambiamento climatico: “Troppo spesso pensiamo a queste cose come a qualcosa che non ci tocca, che ci è lontano. Ma con la nostra opera vogliamo riportare questi concetti il più vicino possibile alla nostra persona – ha raccontato l’architetto Antonio Galimberti – Questa installazione è stata pensata e progettata non solo per piazza San Vittore, bensì per diventare permanente in un bosco delle nostre zone. Il muro non separa interno ed esterno come nelle abitazioni normali, ma essendo scomposto annulla la divisione e crea nuovi spazi”.
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