C’è sempre un Rosafante nel momento del bisogno
Il rugby insegna a non calpestare i sogni: l'esempio della squadra di Cassano Magnago che è diventata una polisportiva e dopo la pandemia sta tornando a far crescere i propri praticanti

Il rugby, insegnando che i limiti si superano con la forza di volontà, allena a vivere la vita e aiuta chi lo pratica a raggiungere i propri sogni. Lo scrive molto meglio di così uno dei fondatori della squadra di rugby di Cassano Magnago, Beppe Lamberto, nel libro «Vietato calpestare i sogni, la rivoluzione degli elefanti rosa». Ed è vero: quando si crede davvero in qualcosa, allora quel qualcosa si avvera. Non a caso la squadra affiliata a Uisp è intitolata ai Rosafanti di Dumbo, l’elefante dalle orecchie fuorimisura che impara a volare quando si convince che è in grado di farlo.
«La nostra associazione è nata 13 anni fa come Asd, poi è diventata una polisportiva che affianca al rugby anche il calcio – spiega Fabio Cassani, presidente dei Rosafanti – Nella scelta del nome, la goliardia ci ha messo lo zampino. Il giorno in cui abbiamo iniziato a buttare giù le idee, ci venivano in mente solo appellativi altisonanti, come I Leoni, Le Tigri. Poi hanno vinto i più sgraziati e poetici Rosafanti, quelli che appaiono in sogno a Dumbo in un momento di sconforto».
I Rosafanti – che si allenano allo stadio Sant’Anna di Cassano Magnago – hanno giocato nel campionato di rugby Uisp e nel campionato della federazione, sempre con la convinzione che, prima di vincere, è importante stare bene insieme. Il Covid ha indebolito la polisportiva rosanera: molti ragazzi hanno interrotto gli allenamenti e non li hanno più ripresi. Per tre anni c’è stata anche una squadra femminile di rugby-touch, che si è sciolta quando le atlete sono diventate mamme. Ma da quest’anno ci sono forti segnali di ripresa, specialmente con il mini rugby che conta ben 40 Rosafantini dai 5 ai 13 anni. Sono loro il futuro della squadra.
Quella dei Rosafanti-calcio è una storia recente, iniziata tre anni fa con le squadre di calcio a sette. «Abbiamo tentato di applicare al calcio la filosofia del rugby – racconta Cassani – Ad esempio: è vietato litigare con l’arbitro che, per definizione, ha sempre ragione e via libera al terzo tempo che si disputa con le gambe sotto il tavolo, facendo festa con gli avversari».
Per i Rosafanti il volontariato è parte dello sport: «Cerchiamo di impegnarci anche nel sociale, destinando una quota annuale in beneficienza, o per portare avanti qualche progetto in cui crediamo – continua il presidente – Per esempio, con la collaborazione dell’ambasciata, abbiamo messo insieme una quota per acquistare due mucche per un villaggio del sud Sudan; con l’associazione BeLoveRevolution, questo Natale abbiamo raccolto i fondi necessari per comprare 8 maiali che sono stati donati ad altrettante famiglie residenti in Kosovo. Durante il Covid abbiamo fabbricato 15 mila mascherine per gli agenti dei Carabinieri e della Guardia di finanza».
Chi volesse diventare un Rosafante può scrivere a rosafanti.rugby@gmail.com.
SPECIALE UISP – Tutti gli articoli su VareseNews
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
IlMarty su Un camion in avaria manda in tilt il traffico sulla tangenziale di Varese, automobilisti in coda per ore
Damir Kabilovic su Alessandro Braga presenta a Varese “Verdenero”: un viaggio nelle derive sovraniste
Alessandro Zanzi su Frontale nel Bresciano, muore madre di tre figli, gravemente ferito un 56enne di Varese
Felice su Ciclista aggredito a Monvalle dopo un sorpasso azzardato: “Ho denunciato, chi ha visto mi aiuti"
GianPix su Richiedenti asilo, 1248 accolti nei CAS della provincia: a Varese la metà delle strutture
AF--67 su "L'avventura nell'eccellenza del sistema sanitario lombardo e dell'Asst Valle Olona"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.