Da Capraia all’Elba a nuoto: il varesino Giorgio Riva prepara la prossima impresa
Dopo il giro completo dell'Isola d'Elba in cinque tappe nel 2022, il nuotatore in acque libere si sta allenando per una inedita traversata in mare aperto, pensata anche come momento di divulgazione dell'ambiente marino

Trentacinque chilometri di nuoto in mare aperto: è la grande sfida che attende Giorgio Riva, 36enne di Varese già noto per altre imprese in acqua. Ma mai come quest’anno: «Il 27 maggio infatti compirò una traversata in solitaria a nuoto dall’Isola di Capraia all’Isola d’Elba, 35 km tutti in una giornata».
«Anche quest’anno il messaggio di tutela ambientale e di valorizzazione dell’ecosistema marino sarà importante, grazie a Refill-Now, Visit Elba e Visit Capraia, ci stiamo muovendo per iniziare a diffondere e documentare questo progetto». Tra i sostenitori ci sono il Centro Ricerca dei Cetacei Isola d’Elba, Sea kayak italy e la Lega Navale di Portoferraio, che metteranno a disposizione le proprie imbarcazioni per accompagnare Riva nell’incredibile traversata.
«Infine avremo anche il patrocinio di diversi Comuni e la presenza delle autorità locali».
Nella vita Riva è Istruttore di Nuoto Italiano (Aiuto Allenatore Fin con brevetto salvamento Fin MIP) e Monitore di Nuoto Svizzero (Monitore di Nuoto J+S con Modulo Laghi-Pool Plus -Pro Pool e BLSD) e gestisce anche un sito – salinvetta.com – dedicato all’altra sua grande passione, la montagna.
Nuotatore dall’età di tre anni, da dieci si dedica al nuoto in acque libere: «Ho effettuato diverse imprese sportive nel vicino Lago di Como: Bellagio-Lecco di 20 km effettuata da me in solitaria nel 2016, Bellagio-Como di 27, km nel luglio 2017, Bellagio-Colico di 22km nel 2018 e il Periplo del Lago di Como (150 km in solitaria) effettuato in 7 giorni nel 2019. Nel 2020, ho realizzato una Maratona a Nuoto, coprendo la distanza di 40km da Lecco a Colico in solitaria e in sole 12 ore. Dal “mio Lago” sono passato anche al Mare, compiendo una doppia attraversata dello Stretto di Messina nel 2018. Il 5 settembre 2021, accompagnato dalla mia ragazza Manuela, ho effettuato l’ambita doppia traversata delle Bocche di Bonifacio, tra le Sardegna e la Corsica (30 km in solitaria). La mia ultima grande impresa è proprio all’Isola d’Elba, quando lo scorso anno ho avuto il piacere di compiere il giro completo a nuoto dell’isola in cinque tappe, costeggiando tutte le sue meravigliose coste».
L’Elba è diventata un vero e proprio “amore”: «La bellezza naturalistica dei suoi paesaggi, unita alla complessità del suo territorio, così bello ma altrettanto fragile, mi ha spinto nell’anno successivo a portare avanti un progetto sportivo con l’obbiettivo della sensibilizzazione ambientale. Grazie al grande supporto di Matteo Galeazzi di Refill-Now, fondatore e ideatore di un progetto ambientale, nato proprio all’Isola d’Elba, che lotta contro l’inquinamento delle plastiche e il grande aiuto logistico di Vincenzo Anselmi titolare dell’Hotel Belmare di Patresi, sono riuscito a ideare e successivamente a portare a termine questo grandioso progetto».

Dopo l’esperienza alle Bocche di Bonifacio, quest’anno Riva – che si allena alla piscina della Robur et Fides – si prepara al suo record in mare aperto appunto con la traversata tra le due isole dell’Arcipelago Toscano, con l’approdo a Capraia, una delle isole più selvagge d’Italia.
«Da un punto di vista tempistico si tratterà almeno di 12/13 ore di nuoto, che potranno subire variazioni in base alle condizioni del mare. L’idea è quella di partire dalla Punta Bellavista dell’Isola di Capraia il mattino molto presto, verso le 5.30-6.00 del mattino. Compatibilmente con le concessioni dell’amministrazione Comunale dell’Isola di Capraia, mi piacerebbe tenere un piccolo briefing la sera precedente la mia partenza. Nel tratto di mare che separa le due isole avrò necessità di una barca di supporto,
preferibilmente una vela, per rimanere coerenti al progetto ambientale. Come detto prima, vorrei coinvolgere ancora una volta Giuseppe, che con il suo kayak mi starebbe
vicino fornendomi il supporto logistico diretto».
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