Fiore e Farioli separano le strade in consiglio a Busto ma non (tutti) gli obiettivi: “Solo Neutalia ci divide”
Da un lato il gruppo di Farioli e Lanza punta a rafforzare il terzo polo e la nascita del nuovo partito unico tra Iv e Azione, dall'altro Fiore che intende fare da pungolo sul termovalorizzatore
Una separazione consensuale è quella che si è consumata tra il consigliere comunale Emanuele Fiore e il resto del gruppo consiliare di Popolo, Riforme e Libertà. L’annuncio della scissione in casa Terzo Polo era nell’aria dal primo giorno in cui Fiore ha preso il posto di Giuseppe Ferrario vista la distanza enorme tra il gruppo e il consigliere sul tema del termovalorizzatore di Neutalia: «Ora è il momento giusto per annunciarlo anche se continueremo a collaborare sugli altri temi» – assicurano Farioli e Lanza da una parte e l’ex-compagno di lista dall’altra.
«Affermo con soddisfazione che la proposta visionaria sta diventando un progetto concreto. Il Terzo polo di Busto è stato determinante per l’elezione di un consigliere regionale. Da Busto è partito l’appello per sostenere la candidatura di Magrini e abbiamo Giuseppina Lanza consigliera provinciale» – afferma Gigi Farioli.
Prosegue: «Andiamo avanti su questa strada. Emanuele Fiore, eletto con noi, ha condiviso con noi tante battaglie. Ciò che ci divide è la questione termovalorizzatore Neutalia. Mi ha manifestato mesi fa la volontà di seguire un percorso autonomo. Terminato il periodo elettorale riteniamo sia giunto il momento di annunciare insieme che da domani aderirà al gruppo misto».
Così commenta questa decisione Fiore: «Doveroso ringraziare Gigi per l’opportunità che mi ha concesso di far parte di un percorso politico, iniziato con la sua candidatura a sindaco nelle passate elezioni amministrative con l’obiettivo di creare un soggetto popolare e riformista in alternativa ai due poli maggioritari (centro destra e centro sinistra). Consapevoli tutti sin da subito che avremmo dovuto trovare una sintesi tra le diverse anime, su temi anche potenzialmente divisivi, convinti però che questa diversità fosse una ricchezza più che un problema, siamo riusciti ad ottenere un risultato di tutto rispetto eleggendo 3 consiglieri ciascuno in rappresentanza di un’anima del progetto. Le dimissioni di Giuseppe Ferrario, mi hanno consentito di proseguire il mio percorso politico con la nomina a consigliere comunale nel gruppo Popolo, Riforme e Libertà potendo quindi vedere da vicino e sul campo l’esperienza politica di un grande maestro quale è Gigi Farioli da cui si può solo imparare. Col tempo però sono anche emerse le differenze che hanno portato a perdere alcuni compagni di viaggio come Alberto Amato e gli amici di Cambiamo seguiti poi da Giuseppe Ferrario con il suo Popolo della famiglia (ora Democrazia e Sussidiarietà) lasciando quindi di fatto quasi solo la componente partitica del Terzo Polo (Azione e Italia Viva). Essendo la mia una candidatura civica espressione di quell’area popolare e cattolica a cui sono radicato, per una miglior libertà di azione reciproca abbiamo deciso consensualmente di creare due gruppi distinti. Questa separazione non è sicuramente da vedere come la fine di un percorso quanto la possibilità di crescita. Da parte mia infatti cercherò di coinvolgere realtà (movimenti, associazioni e partiti) che si ritrovano in quell’area popolare e cattolica alle quali offro la mia disponibilità a lavorare insieme e diventare loro punto di riferimento e rappresentanza in consiglio comunale per essere qualificativi nella nostra realtà cittadina anche in prospettiva. Il primo pensiero va sicuramente al mio predecessore Giuseppe Ferrario ma potrei fare tanti altri nomi».
Farioli sarà in prima linea nella costruzione del nuovo partito unico che metterà insieme Italia Viva e Azione: «Vorrei un partito creato dal basso con un manifesto chiaro, procedure chiare e democratiche per la creazione di una nuova esperienza politica». Farioli crede nel coinvolgimento di amministratori locali: «Noi abbiamo la nostra Giuseppina Lanza che è diventata Assessore al territorio della Provincia».
A proposito del nuovo incarico la consigliera aggiunge: «Ringrazio Emanuele per lo scambio di idee libero e trasparente. Personalmente mi sento più tecnica che politica: analizzare i problemi e le soluzioni sostenibili economiche e ambientali che si possono trovare è una mia caratteristica. Il nuovo incarico per me è molto importante perchè presenta grande variabilità. La partita del Pnrr sarà molto importante e non si può perdere tempo».
Anche perchè di fronte si trovano una giunta e una maggioranza sorda alle richieste delle minoranze. Caduto nel vuoto l’appello a collaborare di dicembre (lanciato da tutti i gruppi di opposizione, ndr) Farioli e Lanza tornano a pressare: «Non solo non ci ascoltano ma non portano avanti neanche i nostri temi che loro stessi hanno votato e a cui non hanno dato seguito. Penso alla mozione sulle politiche per la famiglia dove è stato fatto zero, la realizzazione delle comunità energetiche dove ci si è mossi male e senza una visione politica, affidando tutta la gestione ad una società di consulenza».
Poi c’è un tema importante nuovo, pronto ad esplodere, quello delle partecipate: «Siamo molto preoccupati dall’inerzia autoreferenziale, figlia di beghe personalistiche all’interno delle liste di maggioranza, che rischia di far fallire le partecipazioni del comune. Agesp ha perso vitalità, strategia e competitività. Legnano ha molti difetti ma il sistema Amga agisce in ottica sovracomunale. Busto, invece, si chiude. Sappiamo di documenti ufficiali per evitare la non continuità aziendale per Agesp attività strumentali. Rischiamo di regalare a Neutalia la possibilità di scegliere per il futuro. Anche i collegi sindacali sono in agitazione per paura di non poter più salvare alcuni pezzi. Agesp deve diventare strumento per promuovere energie rinnovabili».
Ultimo tema su cui il Terzo Polo intende spingere riguarda Malpensa: «Proporremo di chiedere a Regione e Sea un piano d’area per lo sviluppo dell’aeroporto di Malpensa, rimasto lettera morta nonostante vi sia anche una legge regionale che lo prevede».
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