Frontalieri in battello per combattere il traffico, in Ticino l’appello di sei sindaci al Consiglio di Stato
L'iniziativa, partita dal Comune di Brusino Arsizio, ha aggregato altri amministratori ticinesi convinti che nuove linee realmente interessanti per i frontalieri potrebbe dare una mano a scaricare traffico dalle strade
Le vie d’acqua contro il caos sulle vie d’asfalto. Sei sindaci della sponda ticinese del lago Ceresio hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al Consiglio di Stato per chiedere di valutare di incrementare il trasporto via lago come soluzione al traffico automobilistico frontaliero che congestiona la zona di confine.
Lo rende noto un articolo di Ticino online che su questa iniziativa ha intervistato il sindaco di Val Mara Jean-Claude Binaghi.
La proposta è partita dal Comune di Brusino Arsizio, primo centro del Canton Ticino dopo la dogana di Porto Ceresio, e chiede al Consiglio di Stato di valutare ulteriori passaggi verso un’integrazione del sistema di trasporto lacuale, pensando a nuove linee che siano concretamente appetibili soprattutto per i lavoratori frontalieri in modo tale da invogliarli a lasciare a casa l’auto.
Da parte del Consiglio di Stato c’è già stata una disponibilità ad ascoltare le proposte dei sindaci e anche il Presidente della Commissione regionale dei trasporti si è detto aperto alla discussione su nuove soluzioni via lago in grado di decongestionare le strade.
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