Gli animalisti preparano un’altra manifestazione contro il “rifugio lager” di Samarate
A inizio anno il complesso in via Agusta era stato sequestrato e poi dissequestrato. Il sindaco ha risposto che non ci sono rifiuti e le condizioni degli animali sono buone. "Dichiarazioni poco rispettose se non beffarde"
Continua la Protesta degli Animalisti per gli animali del rifugio-lager a Samarate restituiti all’allevatore. Il Partito Animalista della Lombardia contesta le dichiarazioni del Sindaco di Samarate “gli animali stavano bene”.
Continua la battaglia che chiede “Giustizia per gli Animali di Samarate” da parte del Partito Animalista Italiano. La responsabile Linda Alessandra Bighetti (tra gli altri consigliera comunale di Lonate Pozzolo, oltre che membro del Direttivo Nazionale del PAI) si sta preparando con volontari e militanti a una nuova manifestazione di piazza.
Oltre a continuare la battaglia legale, insieme ai volontari, sul rifugio della discordia che ha visto organizzare un “sit in” il 25 febbraio scorso, a cui hanno aderito cittadini provenienti da tutto il Nord Italia contro la decisione della Procura che ha restituito animali all’allevatore di cui si contesta appunto il rifugio “lager” a Samarate.
Ancora, hanno sollevato reazioni la replica del sindaco di Samarate Enrico Puricelli all’interrogazione presentata dal consigliere M5S Sozzi: ««Il 15 febbraio è stato compiuto un sopralluogo nell’area di via Agusta da parte di un veterinario di Ats Insubria, tre carabinieri del Nucleo Forestale di Varese, due agenti di polizia locale della città di Samarate ed il responsabile dell’ufficio ecologia comunale che hanno accertato come in quello spazio non si siano trovati rifiuti e le condizioni degli animali sono buone» ha detto il sindaco
Dichiarazioni « alquanto fuori luogo e assai poco rispettose, se non beffarde verso chi tutti i giorni si adopera per il benessere animale» ha contrattaccato Bighetti. «Abbiamo più volte chiesto un confronto e l’esito degli esami fatti sugli animali durante il sequestro (dove il Sindaco era presente e ha visto lo stato in cui versavano le povere creature). In merito alle affermazioni del primo cittadino di Samarate, gli animali stavano “bene”, vorremmo capire da dove deriva se da un fatto visivo o oggettivo, gli animali portati via durante il sequestro galline e anatre avevano la coccidiosi: malattia che si diffonde rapidamente e può portare alla morte oltre al fatto che gli stessi fossero totalmente pieni di sterco e fango e ci sono voluti molti giorni per pulirli. Per non parlare del problema ambientale e dell’abusivismo edilizio che va avanti da molto tempo e, anche in questo, ci si chiede come si possa dichiarare che va tutto bene senza delle oggettive verifiche sul terreno e sulle falde sottostanti».
«Terremo l’attenzione alta e continueremo la nostra battaglia per il benessere animali ricordando all’amministrazione di Samarate cos’è: la qualità della vita di un animale come viene percepita da un singolo animale”, questo include anche il suo benessere psicologico e la capacità di esprimere i suoi comportamenti naturali. Per considerare il loro benessere “rispettato”, gli animali devono essere in buona salute, essere liberi dal dolore».
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