Il valore oltre il profitto: la Camera di commercio perno tra imprese e sociale

Secondo Domenico Pietrantonio, vicepresidente di Confcooperative Insubria e membro del consiglio camerale, la Camera di Commercio "è il luogo migliore dove mondo profit e non profit possano collaborare"

domenico pietrantonio solidarietà e servizi

«La Camera di Commercio è il luogo migliore dove mondo profit e non profit possano collaborare». Domenico Pientrantonio, vicepresidente vicario di Confcooperative Insubria e membro del consiglio camerale, si dice pronto a spendere le sue energie per favorire la collaborazione tra questi due mondi. «Se c’è la disponibilità a riconoscersi reciprocamente – spiega Pietrantonio – si innesca un circuito virtuoso per l’azienda, la cooperativa e tutta la comunità territoriale. La persona disabile diventa una risorsa che crea positività e valore a partire dalla famiglia fino alla società. È una possibilità win-win».

PROFIT E NON PROFIT POSSONO COLLABORARE

Un esempio di collaborazione virtuosa tra profit e non profit, secondo il vicepresidente di Confcooperative Insubria, è l’articolo 14 della legge Biagi che dà la possibilità di ottemperare alla legge 68/99 in materia di collocamento disabili. Con questa norma alle aziende è concessa l’opportunità di assumere il lavoratore svantaggiato tramite cooperative sociali di tipo B nei confronti delle quali l’impresa si impegna ad affidare commesse di lavoro in modo da coprire il costo dei lavoratori inseriti e i rispettivi costi di produzione.

OCCUPARSI DEI BISOGNI DEI PIÙ FRAGILI

Il movimento cooperativo in provincia di Varese è una realtà importante che comprende mille imprese, di cui il 40% è costituito da cooperative sociali, e dà lavoro a 11mila persone. «Stiamo parlando di imprese – sottolinea Pietrantonio – che coniugano una modalità gestionale aziendale e una finalità socialmente rilevante perché il loro scopo è dare lavoro e occuparsi dei bisogni altrui».
Quasi la metà sono, dunque, cooperative sociali che si occupano di anziani, disabili e minori e pertanto hanno a che fare con bisogni e fragilità che nell’ultimo periodo, a causa della pandemia, si sono acuiti. «Durante il Covid-19 – continua il vicepresidente di Confcooperative Insubria – ho visto situazioni dove la passione degli operatori e la condivisione con persone fragili è stata a dir poco commovente. Quando abbiamo dovuto chiudere alcuni servizi per qualche giorno, gli educatori, il personale medico e gli ausiliari si sono fatti in quattro per prendersi cura di queste persone e delle loro famiglie che in alcuni casi erano in difficoltà anche per mandare un semplice whatsapp. C’è stata una solidarietà a 360 gradi, un beneficio reciproco».

UNA CERNIERA TRA STATO ED ECONOMIA

Il ruolo della Camera di Commercio è stato paragonato a una cerniera tra lo Stato e il mondo economico. Per svolgerlo è importante conoscere bene gli attori del territorio. Secondo Pietrantonio, ci sarebbero tutte le buone premesse, affinché questa nuova governance dell’ente camerale possa svolgere al meglio il proprio ruolo.
«Il nuovo presidente Mauro Vitiello – conclude Pietrantonio – in una delle prime uscite ha detto una cosa importante: le piccole e le grandi imprese devono lavorare insieme. Pertanto, facendo salve le competenze e le funzioni proprie degli organi, credo che si possano fare delle commissioni per condividere progetti e azioni, dove tutti i componenti delle realtà locali possano essere rappresentati. Papa Francesco lo ha detto con chiarezza: per affrontare questo cambiamento epocale bisogna lavorare insieme, da soli non si va da nessuna parte».

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Pubblicato il 09 Marzo 2023
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