La Pro Patria ospita l’AlbinoLeffe e cerca una vittoria che manca da quasi due mesi
Domenica 26 marzo la Pro Patria ospita i bergamaschi a Busto Arsizio. Entrambe le squadre non vincono dal 5 febbraio, anche se giocano e sono alla disperata ricerca di punti per obiettivi diversi. La partita sarà raccontata in diretta azione per azione
Dopo l’andata e la partita di Coppa Italia, contro l’AlbinoLeffe domenica 26 marzo, ore 14:30, la Pro Patria, per la prima volta al completo, è in cerca del tris stagionale per scacciare una carestia di vittorie che oramai si protrae da due mesi netti.
L’ultimo successo della squadra di Busto Arsizio risale infatti al 5 febbraio, ovvero il match contro il Vicenza che regalò un momentaneo quarto posto, accendendo gli animi e risvegliando sogni proibiti in via Ca’ Bianca. Da allora una serie di quattro sconfitte consecutive e tre pareggi, per arrivare all’ultima gara di marzo, prima dello sprint finale di aprile, senza più i tre punti. Una crisi di astinenza lunga dunque 7 gare.
«La partita di domani sarà molto importante – commenta il tecnico dei tigrotto bustocchi Jorge Vargas alla vigilia del match si giocherà nelle mura amiche dello stadio Speroni -. Il nostro avversario in questo momento è un po’ in difficoltà e per questo è molto pericoloso, però noi stiamo bene e il gruppo ha recuperato: domani quasi tutti i ragazzi sono disponibili, bisogna solo capire le condizioni di Parker e Rossi».
«Con il cambio di allenatore l’AlbinoLeffe ha cambiato anche il modo di giocare, davanti hanno due attaccanti che possono determinare l’esito di un match in qualsiasi momento, penso a Cocco e Manconi. Vedremo domani come verranno a giocare, anche se stanno attraversando un momento particolare cercheranno di metterci in difficoltà. Senza il giusto atteggiamento rischiamo brutte scherzi, ma ci siamo preparati bene».
Così il mister nell’analizzare la squadra bergamasca, che, nonostante l’esonero di Biava, è riuscita a incasellare un record ancora peggiore dei tigrotti: 7 partite non solo senza vittorie, ma tutte sotto il segno della sconfitta, con il subentrato Foscarini che ancora non è riuscito ad assaporare nemmeno un punto sul campo, sprofondando mestamente al terzultimo posto, a -11 dalla Pro Patria.
Ritmi che Vargas scongiura invece per i suoi, convinto di poter ancora agguantare gli spareggi per la promozione in serie cadetta, obiettivo distante appena 2 punti dal Novara, gap che due settimana fa sembrava poter esser colmato proprio contro i Gaudenziani, prima del pareggio di Vuthaj in pieno recupero. L’obiettivo però è ancora vivo:«La squadra ed io vogliamo i playoff, siamo consapevoli che mancano cinque finali. Se vogliamo fare qualcosa di importante già domani dobbiamo fare risultato e conquistare tre punti pensati per la nostra stagione. Cosa cambia arrivare o meno ai playoff? Cambia tanto – risponde Vargas -. Dalla visibilità che può ricevere un giocatore alla posta in palio che tutti vogliono raggiungere, se riuscissimo a partecipare ai playoff sono sicuro che nessuna squadra vorrebbe affrontarci».
Per la prima volta nella sala stampa dello Speroni, a un mese dalla fine del campionato, si parla anche del futuro del mister, che tuttavia si smarca, apparentemente con fare sincero:
«Il mio futuro? Non penso mai a livello individuale, certe cose accadono per destino, diciamo pure che ci vuole sempre un procuratore e io non ce l’ho (ride, ndr.). Non credo sia questo il momento di affrontare questo tema con la società, quando mancano cinque partite. Invece sono convinto che questi ragazzi meritano di più, un palcoscenico diverso, però se lo devono guadagnare in campo facendo punti. Per gran parte del campionato hanno dimostrato di potersela giocare con le migliori squadre. In queste cinque partite vediamo cosa possono fare per ambire a risultati più positivi e trovare squadre più blasonate in categorie superiori. In loro credo molto, fin dal primo giorno mi hanno sorpreso sia per la voglia di lavorare che tecnicamente. Adesso dopo tante problematiche e infortuni difficili siamo ancora in lotta».
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