La Pro Patria cade in casa contro la Pro Sesto tra rigori e tante polemiche

3 a 1 il risultato finale a Busto Arsizio. Pro Sesto padrona del campo nel primo tempo e avanti 2 a 0. Nella ripresa i tigrotti credono nella rimonta ma un rigore dubbio affossa definitivamente la rimonta

Pro Patria - Pro Sesto 1 a 3 (5.3.2022)

Terza sconfitta consecutiva per la Pro Patria, che cade  3 a 1 allo Speroni di Busto Arsizio dalla capolista Pro Sesto in una gara caratterizzata da diverse polemiche protrattesi anche dopo il triplice fischio del direttore di gara Kumara.

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Le foto di Pro Patria Pro Sesto 4 di 29

 

(Servizio fotografico a cura di Roberta Corradin)

A portare in vantaggio gli ospiti della Pro Sesto, sorpresa del campionato e primi con merito in classica, un gran gol da fuori del trequartista Sala che, subito, al 6′, fa capire l’elevato tasso tecnico della squadra di Sesto San Giovanni allenata dall’ex tigrotto Andreoletti . Il raddoppio arriva alla fine del primo tempo, allo scoccare del 45′ su calcio di rigore procurato sempre dal trequartista – fallo di Vaghi – e capitalizzato su ribattuta da Corradi dopo essersi visto parare da Del Favero un dagli undici metri indirizzato nell’angolino basso.

La squadra di Busto, stordita nel primo tempo per la supremazia territoriale dei biancocelesti, inizia la ripresa con un atteggiamento diverso ed entra in campo con un modulo più offensivo: dentro Stanzani, Chakir e Piu per un inedito, per lo meno dal primo minuti, 343: prima Chakir centra il palo con un colpo di testa e poi il subentrato Stanzani riapre i conti con un tiro morbido da fuori area che porta il punteggio sull’1 a 2. Proprio nel momento migliore e di forcing dei bustocchi però un rigore decisamente dubbio per un presunto fallo di Del Favero – che tuttavia prende il pallone – in uscita su Wieser, spezza definitivamente le speranze della Pro Patria. Corradi dal dischetto questa volta non sbaglia e fissa il risultato sul definitivo 3 a 1. Nel finale ancora polemiche da parte dei bustocchi per un misterioso ed enigmatico fallo in attacco fischiato contro la Pro Patria su un’uscita alta e scomposta dell’estremo difensore della Pro Sesto Del Frate: il portiere aveva perso il pallone, finito sui piedi di Chakir, ma prima che l’attaccante potesse ribadire in rete l’arbitro ferma il gioco, tra i tanti dubbi dei giocatori, dei tifosi e degli addetti ai lavori.

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CALCIO DI INIZIO

Privato, tra i tanti, anche dei titolari Vezzoni e Lombardoni e degli squalificati Molinari e Bertoni, Vargas affida il ruolo di braccetto destro a un “arretrato” terzino destro Vaghi. Con lui a fare da schermo alla porta di Del Favero ci sono Boffelli a Saporetti, quest’ultimo ancora posizionato centrale. La linea a cinque di centrocampo ripropone Ndrecka a sinistra, Perotti a destra e in mediana Fietta con Nicco e Ferri, al ritorno dall’infortunio; questi ultimi due naturalmente come mezzali. In attacco “chiude” il 352 la coppia vincente di fine-gennaio formata da Pitou alle spalle di Castelli.

Andreoletti risponde con il 3412, modulo che negli ultimi tre mesi, pur al netto dell’infortunio di Bruschi, sta riscuotendo i suoi dividenti in e premiando i biancocelesti con il primato in classifica. Nella difesa a tre i compiti in fase di impostazione spettano a Toninelli mentre il centrale Marzupio può contare sulle proprie doti fisiche per tenere a bada l’attacco “leggero” della Pro Patria. Due gli stopper a centrocampo, Gattoni e l’ex Feralpi Corradi, all’attivo per garantire tante seconde palle e poter in pochi consegnare al trequartista Sala la sfera nel terzo di rifinitura. Davanti al numero 7 in attacco Gerbi e Sgarbi.

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PRIMO TEMPO

Si cercano col contagocce le occasioni dei tigrotti nella prima frazione di gioco, dominata in tutto e per tutto da una Pro Sesto, che comunque si affida alla prodezza di Sala (tiro all’incrocio dopo un controllo forse un po’ lungo all’altezza dei 20 metri) e un a rigore, sbagliato ma riconvertito in rete, a inizio extra time per il proprio, doppio vantaggio.

Tra le poche cose positive della fase di impostazione e rifinitura della Pro Patria, che sarà ad ogni modo bocciata in tota all’intervallo da Vargas, la determinazione di Pitou, arretrato sulla trequarti per entrare nel vivo del gioco e cercare di innescare gli esterni o il compagno di reparto Castelli. Proprio l’ex OM è il protagonista dell’azione che per la prima volta nel corso dei 90′ fa infuriare il tifo bustocco contro il direttore di gara di Verona – oltre a un intervento innocente di mano di Toninelli col braccio attaccato sullo 0 a 0, non punibile con un rigore, se non per i tifosi più ciechi: chiuso a sandwich da Marzupio e Moretti – autori per il resto di una partita impeccabile – il direttore di gara lascia proseguire l’azione e ammonisce pochi secondi dopo Castelli, costretto a rientrare e fermare con le cattive Corradi. Il rigore concesso alla Pro Sesto appena cinque minuti più tardi per un fallo di Vaghi in ritardo su Sala (pallone sbucato dal centro verso l’esterno e raccolto dal trequartista), sarà comunque mal visto dal pubblico di casa.

SECONDO TEMPO

Non per la prima volta in stagione, Vargas deve correre al riparo con una massiccia rotazione di giocatori dopo appena 45′. Sotto di due reti, l’allenatore cileno inserisce prima dell’inizio della ripresa Stanzani, Piu e Chakir, ovvero tre attaccanti, per la coppia titolare Pitou, Castelli e uno spento Ferri, non ancora al meglio della forma  – come dimostrato da un mal condotto nel primo tempo e da un pallone perso e lasciato in possesso di Gattoni senza neanche un tentativo di recupero. I cambi della Pro Patria, per forza di cose “spregiudicati”, sembrano funzionare, anche perché la Pro Sesto, che ha speso tante energie, può accontentarsi di contenere gli avversari e cercare di punire definitivamente in contropiede una squadra sbilanciata in avanti.

Dopo appena due minuti dalla ripresa, al 47′, Piu va subito vicino al gol con un girata alta di controbalzo da dentro l’area di rigore, poi su calcio d’angolo, al 52′, Chakir stampa sul secondo palo un’ottima chance. Trascorsi altri cinque minuti, al terzo tentativo concreto e dopo diverse insistenze sulle fasce, al 57′,  il 2 a1  di Stanzani, alla settima rete stagionale che rompe un digiuno che si protraeva da inizio dicembre: da boa, un ottimo Chakir, restituisce al limite la palla alla seconda punta bolognese che fa partire una pennellata morbida sotto al sette, proprio dove era finito il tiro di Sala nel primo tempo. Con ancora un terzo di gara a disposizione, la Pro Patria è tornata in partita.

Inizia l’inevitabile forcing della Pro Patria, un all in pagato a carissimo prezzo – e anche ingiustamente – da una squadra giocoforza dal baricentro – retto dai soli Fietta e Nicco – alla ricerca del pareggio. Al 73′ l’episodio che chiude definitivamente i conti: Boffelli sbaglia colpevolmente un pallone in uscita e la Pro Sesto – che non attendeva altro – con due tocchi in verticale mandare il subentrato Wieser in porta, Del Favero arriva per primo sul pallone, l’intervento sembra pulito ma non per Kumara, che assegna un penalty discutibile a dir poco. Se l’arbitro probabilmente sbaglia la sua decisione, facendo perdere definitivamente la pazienza allo Speroni, chi non sbaglia è Corradi, sempre dal dischetto.

Il clima di tensione nei confronti dell’arbitro esploderà definitivamente al 87′, quando Del Frate sbaglia il controllo su un’uscita alta regalando nell’area piccola il pallone a Chakir. Inspiegabilmente il fischietto di Verona interrompe l’azione per una presunta carica sul portiere, negando all’attaccante il suo primo gol da bustocco e soprattutto la rete del 3 a 2. Un rospo molto duro da ingoiare per la Pro Patria, che appena sette giorni fa aveva vissuto a parti invertite una situazione simile con errore di Del Favero su pressione di Juanito Gomez. Ma in quell’occasione il gol fu – giustamente – convalidato.  Un paragone che è anche la fotografia del momento che sta attraversando la squadra di Busto Arsizio.

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AURORA PRO PATRIA – PRO SESTO 1–3 (0-2)

Aurora Pro Patria (3-5-2)

1 Del Favero; 2 Vaghi, 4 Saporetti, 13 Boffelli; 21 Perotti(Citterio 71’), 10 Nicco(Piran 81’), 16 Fietta, 25 Ferri(Piu 45’), 3 Ndrecka; 32 Pitou(Stanzani 45’), 30 Castelli (Chakir 45’)

A Disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 7 Stanzani, 17 Citteri, 18 Piran, 20 Gavioli, 26 Chakir, 27 Piu

All.:J.Vargas

Pro Sesto (3-4-1-2)

1 Del Frate; 30 Toninelli, 13 Marzupio, 33 Moretti; 11 Capelli, 29 Corradi, 4 Gattoni(Marchesi 56’), 3 Maurizii(Radaelli 78’); 7 Sala(Wieser 71’); 18 Sgarbi(Bianco 78’), 27 Gerbi (Capogna 56’)

A Disposizione: 12 Santarelli, 22 Botti, 2 Ferrero, 5 Marchesi, 8 Wieser, 10 D’amico, 17 Radaelli, 20 Capogna, 21 Bianco, 23 Giubilato, 25 Boccolo Chio, 28 Suagher

All.: M.Andreoletti

Marcatori: Sala 6’, Corradi 45’, Stanzani 58’, Capogna 76’

Sanzioni: Fietta 24’, Castelli 39’, Vaghi 45’, Sala 63’, Del Favero 75’,Bianco 88’

Angoli: (A.P.P. 25’,36’,52’,80’,88’ ; P.S. 28’,61’,69’)

Recupero: 2’,5’

Direttore Di Gara: Sajmir Kumara di Verona

Collaboratori: Stefano Franco di Padova, Davide Santarossa di Pordenone

IV Uomo: Benito Saccà di Messina

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 05 Marzo 2023
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