La storia di Riccardo Monti, da Besano al sogno olimpico di Los Angeles 2028
La lettera del professore dell'Isis Valceresio Mattia Giuseppe Serrago che racconta il percorso del giovane alunno e atleta
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Riceviamo e pubblichiamo la lettere del professore dell’Isis Valceresio Mattia Giuseppe Serrago, che racconta la storia di Riccardo Monti, giovane promessa del Karate che punta a diventare uno dei protagonisti nelle olimpiadi di Los Angeles 2028.
Mi chiamo Mattia Giuseppe Serrago e attualmente ricopro il ruolo di professore di Inglese e Letteratura Inglese presso l’istituto ISIS Valceresio di Bisuschio e presso il Liceo Scientifico Ferraris di Varese.
Vi scrivo per raccontarvi la storia di un mio studente, Riccardo Monti, nella speranza che da questa ne possa uscire un articolo sul vostro giornale, che – ne sono certo – sarebbe in grado di valorizzare una storia tanto commovente quanto piena di speranze.
Ho trentun anni e sin da quando ho cominciato i miei studi per diventare professore il mio intento è sempre stato uno e uno solo: offrire agli studenti quella fiducia che spesso, a me come a molti altri, non fu accordata quando ero anche io uno studente scapestrato.
Ho sempre creduto che tutti abbiamo un valore, ma che indipendentemente da quale questo sia, sentirsi supportati, sostenuti… sentire che qualcuno crede in noi e nei nostri sogni, talvolta, possa portare non solo quel valore a sbocciare con incredibile forza, ma credo altresì che un tale atteggiamento possa essere benefico per tutti, per chi crede, per chi viene creduto e per il contesto che ha accordato tale fiducia.
Seguendo questo principio, trovando nella dirigenza della scuola ISIS Valceresio di Bisuschio terreno fertile per questo stesso modo d’agire, e nella fattispecie nella dirigente Carmen Sferlazza, che si è sempre dimostrata attenta, gentile e soprattutto umana nel valorizzare secondo questi stessi ideali i ragazzi del suo istituto, poco tempo fa ho suggerito di provare a esaltare i meriti sportivi di un ragazzo come Riccardo Monti (classe 4Q), che nella scuola ha trovato – come me da giovane – tanto una casa quanto una sfida.
È in quel limbo che si determina quello che lo studente penserà per sempre dell’istruzione.
Riccardo sa essere uno studente incredibilmente portato, umile, educato, ma a questo atteggiamento ha talvolta alternato un senso di sfida nei confronti dell’istituzione.
La lungimiranza di valorizzarne i valori sportivi in un percorso che gli mostrasse quanto la scuola, come istituzione, sappia regalare gioie e supporto ai suoi studenti quando questi a loro volta regalano soddisfazioni didattiche, ha portato il ragazzo a ragionare da più punti di vista sul suo comportamento e a dimostrare un cambiamento che con punizioni oppositive, con ogni probabilità, non avrebbe avuto luogo.
Riccardo è un campione di Karate, ma che non ostenta i suoi titoli. In data 24/12/22 il sindaco di Besano, paese di residenza del ragazzo, lo ha insignito del riconoscimento per alti meriti sportivi, in quanto Campione Italiano di Categoria e oro nel Kumité, il combattimento a squadre per la disciplina del Karate, nella quale vanta il titolo di 12 volte campione regionale e 5 volte campione nazionale.
Attualmente il ragazzo, che pratica, come il fratello, la disciplina dalla tenera età di 4 anni, vanta oltre 90 medaglie, oltre 10 trofei e ha avuto modo di allenarsi ed essere osservato da Luigi Busà, attuale campione olimpico nel Karate alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove il nostro azzurro ha vinto contro la leggenda del Karate, Rafael Aghayev, e con cui di tanto in tanto, anche lo stesso Riccardo ha avuto modo di parlare.
Se glielo si chiedesse, Riccardo direbbe che in fondo “finché non è fatta è inutile parlarne”. Si sta allenando con un sogno nel cuore, quello rappresentato dai cinque anelli olimpici che vorrebbe vestire sul kimono per Los Angeles 2028, ma ancora una volta, se doveste incontrarlo e chiederglielo, vi direbbe con un sorriso che non è poi granché importante finché non è fatta.
Col fratello Andrea, si allenano a Brenno, nella palestra diretta da Filippo San Filippo, presso la società C.S. Vela Arcisate ed entrambi puntano a entrare nei corpi speciali delle Fiamme Oro per vestire un giorno la bandiera italiana.
Qual è il sogno più grande allora? Questo Riccardo ve lo saprebbe dire senza pensarci due volte: abbracciare il fratello da campione olimpico a campione olimpico. Due grandi atleti, di categorie di peso diverse, che rispecchiano quelle montagne che circondano la scuola che da anni accompagna Riccardo e che richiama quei “Monti d’Oro” che sono i loro cognomi e il titolo di un vecchio articolo che Riccardo conserva nel cuore.
Questa vuole essere solo una presentazione di un ragazzo che, tra mille peripezie, covando un sogno grande come un oro olimpico, per una volta, non ha visto chiudersi la porta in faccia dalle istituzioni, ma che da queste si è visto tendere, al contrario, una mano per credere ancora una volta che la scuola sia sempre un mezzo di crescita e un luogo familiare, familiare come la fiducia di un professore, come l’abbraccio di un compagno, come il sorriso di una preside che, accanto a lui anche oggi, in poche parole ha saputo racchiudere quello che Riccardo ha sempre sostenuto: “Dimostra chi sei”.
Nella speranza di aver presto vostre notizie in merito, e nella certezza che troverete in questa storia la stessa bellezza che vi ho trovato io, Vi porgo cordiali saluti.
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