Le sindache di Castellanza e Marnate sulle deroghe alla Perstorp: “Bisogna rispettare la procedura”
Mirella Cerini ed Elisabetta Galli replicano al collega olgiatese che avrebbe voluto lo stop sin da subito delle deroghe per l'azienda chimica: "L'alternativa era mantenere in vigore le deroghe del 2010"
Le dichiarazioni del sindaco di Olgiate Olona Gianni Montano riguardanti l’esito della conferenza dei servizi sugli scarichi in deroga della Perstorp nel depuratore di Olgiate Olona hanno fatto arrabbiare non poco le due colleghe di Marnate e Castellanza, Elisabetta Galli e Mirella Cerini.
Il primo cittadino di Olgiate Olona aveva messo in risalto la sua posizione rispetto alla proroga concessa all’azienda del polo chimico di Castellanza che, fino alla fine del 2023, potrà ancora scaricare alcune sostanze (ma non le aldeidi che erano al centro del problema puzze) in misura maggiore rispetto ai limiti di legge: «Forse il collega di Olgiate ha fatto un po’ di confusione perchè quello che è stato deciso e ratificato nella conferenza dei servizi è proprio lo stop alle deroghe per la Perstorp. Il documento che ha chiesto di far mettere agli atti non ha molto senso e non aveva valore ai fini dello stop alle deroghe» – spiega Mirella Cerini, prima cittadina di Castellanza.
La sindaca rimarca che «si deve rientrare rispetto ai parametri tassativamente dalle deroghe di altri parametri che risalgono ad un provvedimento del 2010. Aver votato favorevolmente in conferenza dei servizi significa che otteniamo della sospensione di qualsiasi deroga. Ci sono tempi e procedure che vanno rispettati e sono state individuate dalla conferenza dei servizi. La missiva inviata da Olgiate si chiude con un parere sfavorevole e quindi automaticamente e tecnicamente avrebbe finito per mantenere il provvedimento del 2010».
Elisabetta Galli, sindaca di Marnate, invece rivendica il proprio ruolo pur non avendo diritto di voto in Conferenza dei Servizi: «Marnate non aveva possibilità di voto non avendo competenza territoriale non essendo sede dell’azienda e nemmeno del depuratore. Tuttavia tutti i presenti al tavolo, Marnate compresa per quel che poteva servire, hanno ribadito la necessità di portare a termine il lavoro della conferenza dei servizi compattando in 8 mesi un iter che richiederebbe tre anni. Inoltre occorre precisare che ci sono due problematiche: una oggetto della sentenza del Consiglio di Stato che riguardava soltanto le aldeidi e non altre sostanze chimiche che sono invece oggetto dei provvedimenti oggetto dell’attuale tavolo».
La Provincia di Varese, poi, che è l’ente titolato al rilascio alla sospensione delle deroghe ha precisato in quella sede «che risulta opportuno prevedere una tempistica che dia modo all’Azienda di implementare le azioni tecniche necessarie al rientro nei limiti tabellari». Ricordando che l’oggetto del presente procedimento è il rientro dalle deroghe».
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