Magrini presenta le deleghe: “Ecco la mia squadra in Provincia di Varese”
Sei nomine per altrettante deleghe. Il presidente tiene per sé: turismo, protezione civile, bilancio, piste ciclabili che forse assegnerà in una fase due. In settimana incontrerà Attilio Fontana
Prima una ricognizione, e gli incontri coi dipendenti. Poi i primi passi affrontati legati al bilancio, e ora le deleghe assessorili. È la road map di Marco Magrini neoeletto presidente della Provincia di Varese che ha oggi svelato la sua squadra di governo.
“Le scelte relative alle deleghe sono nate dal confronto coi consiglieri e concordate fra competenze e disponibilità di tempo. Abbiamo dunque cercato di trovare soluzioni rispetto ai singoli, quindi fuori da logiche partitiche”. (nella foto da sinistra Marco Magrini e Valentina Verga)
Oggi il decreto di nomina delle singole deleghe che avranno questi nomi: Valentina Verga, già vicepresidente, ha delega a cultura e terzo settore, sport, gestione personale affari generali e legali e consigliere di parità, programmazione strategica e organizzazione; Giuseppina Lanza, territorio; Cecilia Carnagi, aree omogenee; Michele Di Toro, ambiente, energia, servizio idrico integrato e polizia venatoria; Carmelo Lauricella istruzione, formazione professionale, lavoro e Agenzia Formativa; Alessandra Agostini, edilizia scolastica, sistemi informativi, economato e provveditorato, sviluppo di enti in area vasta.
“In queste settimane ho incontrato personale e chiesto di dare indicazioni sulle criticità a seconda del settore”, ha specificato Magrini che ha chiarito di tenere per sè deleghe al turismo, protezione civile, bilancio, piste ciclabili, “ma non è escluso che queste materie verranno distribuite in una fase due”.
Ora al lavoro per il bilancio consuntivo entro metà aprile, la nomina del nuovo segretario generale ai primi dello stesso mese. “Primo atto importante è stata la variazione di bilancio per consentire le gare legate a Pnrr e scuole”, ha illustrato il presidente che ha spiegato di aver affrontato tematiche legate al territorio: un tavolo provinciale sul tema delle emissioni di una ditta di Castellanza in sinergia con tutti gli attori interessati; la questione del cavalcavia di Laveno Mombello (per cui la Sovrintendenza ha dato parere negativo per l’abbattimento e su cui è stato convocato un incontro sul tema dove si è trovata una soluzione legata al mantenimento e alla valorizzazione del percorso sotto il profilo culturale e legato alla mobilità dolce); una criticità su Saronno legata ad un ampliamento del liceo Grassi che però prevede un abbattimento di un cedro importante. A breve altre deleghe, legate al Cda di Ato e all’Agenzia Formativa, “a giorni deciderò”.
Giovedì l’incontro col presidente della Regione Attilio Fontana: “Con lui affronteremo questioni importanti: il peduncolo di Varese, una frana a Somma Lombardo, e la pista ciclabile del Lago Maggiore”. Marco Magrini ha elogiato il “modello prefettura”, a cui si ispira anche per gestire alcuni temi caldi del momento come la questione dello spaccio nei boschi a cui si potrebbe ovviare “con una gestione del territorio legato ai percorsi agro-silvo-pastorali”.
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