Nel parco del Ticino per celebrare le ultime marcite
Sabato 25 Marzo alle 10 verrà presentato al pubblico il progetto di recupero della antichissima marcita milanese nel Parco Lambro
La marcita, antica pratica agricola lombarda, nasce nella campagne intorno a Milano nel medioevo e si perfeziona nei secoli diffondendosi poi in tutta la bassa padana. Poi, a seguito dei cambiamenti dell’agricoltura moderna, dagli anni 50-60 le marcite scompaiono: rimangono solo alcuni lembi nel Parco del Ticino e nel Parco Agricolo Sud Milano, qualche centinaio di ettari mantenuti a fatica da agricoltori e campari appassionati.
Proprio alcuni di questi campari, coinvolti dal Parco del Ticino, hanno guidato per due anni il recupero di una marcita antichissima nella città di Milano, all’interno del Parco Lambro: un progetto, denominato La Grangia di San Gregorio e cofinanziato da Fondazione Cariplo, a cui partecipano la Cooperativa Sociale Cascina Biblioteca di Milano, Fondazione Minoprio e il Parco del Ticino.
Sabato 25 Marzo, nel giorno dell’Annunciazione di Maria quando per consuetudine nel passato terminava il periodo di sommersione invernale delle marcite, ci sarà un evento di presentazione del recupero di questa marcita milanese nel Parco Lambro: con inizio alle 10 i partner del progetto racconteranno il lavoro di recupero e i campari del Ticino, con badili e stivali, effettueranno una dimostrazione in campo della conduzione della marcita. Hanno confermato la presenza il Comune di Milano e il Municipio 3, proprietari dei terreni a marcita, il Politecnico di Milano, ERSAF e diverse associazioni di Milano, oltre a tanti cittadini interessati.
«Le marcite – racconta Michele Bove responsabile del Settore Agricoltura del Parco del Ticino – oggi rappresentano un patrimonio storico identitario del territorio milanese, con potenzialità ambientali, produttive, culturali ed educative; inoltre oggi, di fronte alla grande sfida alla gravissima crisi idrica, la sommersione iemale della marcita e la circolazione di acqua in inverno sono una strumento straordinario per la ricarica della falda».
«La partecipazione in prima persona di 12 aziende agricole del Parco del Ticino con i loro campari – continua Silvia Bernini Consigliere all’Agricoltura del Parco del Ticino – dimostra la capacità del mondo agricolo nel custodire importanti valori del loro passato, pronti a diffonderli al grande pubblico di Milano, compresi centinaia di studenti discuole primarie, secondarie e Università. E’ un vero e proprio “ritorno dei campari” in città, dove la storia rurale dell’agricoltura lombarda ebbe inizio e la marcita divenne simbolo per secoli dell’allevamento bovino da latte, come testimoniato dal pensiero di tanti studiosi, fra i quali un agronomo tedesco Burgher che nel 1843 scrisse: “Mentre nella parte settentrionale d’Europa, noi non riusciamo al nostro scopo che usando di radici e di bevande stimolanti, e tutto questo con grande spesa, i Lombardi l’ottengono senza fatica e meglio di noi con i loro prati a marcita».
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