Notte fonda per la Pro Patria: l’AlbinoLeffe vince e segna a valanga
L'AlbinoLeffe interrompe la striscia di sette sconfitte consecutive abbattendo i tigrotti, che non vincono dal 5 febbraio, con un sonoro 4 a 1
![Pro Patria - AlbinoLeffe (26.3.23)](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2023/03/pro-patria-albinoleffe-26-3-23-1393223.610x431.jpg)
Continua la crisi di vittorie per la Pro Patria. Sotto una battente pioggia primaverile i tigrotti biancoblu sprofondano malamente, perdendo 4 a 1 nelle mura amiche, oggi forse un po’ meno, dello Speroni di Busto Arsizio.
Gallery fotografica a cura di Roberta Corradin
Il poker dell’AlbinoLeffe, con i seriani alla vittoria dopo 7 sconfitte consecutive, porta le firme di Frosinini, Gusu e Cocco e Manconi, con i due attaccanti e l’esterno che dopo appena 33‘ già avevano calato un pesantissimo 0 a 3 e dunque la condanna per la Pro Patria. A inizio ripresa tanto bella quanto inutile la rovesciata di Castelli, gesto tecnico che, solo per qualche istante, sembrava aver riacceso le speranze dei tigrotti, adesso a 7 punti sopra la soglia salvezza quando ancora mancano 4 partite da disputare al termine della stagione.
FISCHIO DI INIZIO
Come successo nell’ultima gara casalinga contro il Novara, con la bellezza di 23 uomini a disposizione – compreso il rientro dello squalificato Ndrecka sulla fascia – Vargas può schiare l’11 considerabile titolare, almeno sulla carta, per ritrovare una vittoria che manca dal 5 febbraio. D’altronde alla vigilia la gara è stata definita una delle cinque finali che attengono i tigrotti da qui alla fine della regular season.
L’unico dubbio che il mister poteva avere era sul braccetto di destra, ma l’assenza di Saporetti facilita le scelte e scioglie i nodi: a prendere posto alla guardia della porta di Del Favero sono allora Molinari, Lombardoni e Boffelli. Il centrocampo a cinque è composto da Vezzoni e Ndrecka sulla fascia destra, in mezzo invece Nicco e Ferri mezzali, con Bertoni regista. In attacco a fare coppia insieme a Stanzani è Castelli, in gol all’andata.
Per l’AlbinoLeffe mister Foscarini cambia modulo e schiera la squadra a specchio (352), concentrando le energie e i muscoli del proprio 11 sugli esterni di centrocampo, Zoma a sinistra, Gusu a destra, per innescare la coppia d’attacco Manconi e Cocco. La doppia linea a tre, invece, tra la difesa e centrocampo vede una mediana di qualità con Piccoli, Brentan e l’eterno Genevier davanti alla retrovia composta da Borghini, Gelli e Saltarelli.
PRIMO TEMPO
45’ minuti shock per la Pro Patria, che al 33’, dopo appena un terzo di gara, si ritrova subito sotto 0 a 3, il peggior parziale stagionale. La squadra di Vargas del tutto irriconoscibile da quella vista in inverno, in particolare tra dicembre e inizio febbraio, data di inizio crisi, quando Del Favero aveva mantenuto la porta inviolata per ben 7 turni su 10.
A un mese esatto dalla fine del girone della solidità difensiva della Pro Patria non è rimasto più nulla e la media tra gol fatti e subiti oggi toccato un passivo negativo di -8 dopo esser stata pressoché sempre all’attivo per 29 turni. A banchettare e scorrazzare sul prato bagnato dello Speroni sono i due esterni dell’AlbinoLeffe sono Zoma e Gusu, assoluti padroni delle due fasce di campo, sfruttate a dovere una volta arrivati sulla linea di fondo per pungere in orizzontale una permeabile Pro Patria.
Proprio su questo semplice ma efficace canovaccio al 16′ arriva il gol di Gusu, rete che dà il via alle marcature: lo scatenato Zoma, vittorioso in ogni mis-match con Vezzoni, supera con facilità anche Lombardoni e da dentro l’area può mettere il pallone sul secondo palo, dove il gemello di reparto Gusu prima viene murato da Ndrecka ma sulla ribattuta riesce a bucare con una zampata centrale un imperfetto Del Favero. Timidissima la reazione della Pro Patria, immobilizzata sulle fasce esterne e che quindi deve fidarsi alle sue mezzali, Ferri e Nicco, quest’ultimo ultimo a mollare, vicino al gol su un’azione fotocopia rispetto al gol di Novara e al tempo stesso ideatore di un triangolo con Stanzani che porta al gol dell’ex Castelli annullato correttamente per la posizione di fuorigioco.
Al netto di queste due occasioni bustocche, gli aironi seriani vincono ogni seconda palla e dominano il gioco, trovano il raddoppio e il tris tra il 27′ e il 33′, prima con una girata magistrale spalle alla porta di Manconi, bravissimo sei minuti più tardi a fornire anche l’assist vincente per Cocco sfondando sempre sulla catena di destra grazie a un colpo di tacco di Zoma.
Il parziale è troppo brutto per essere vero e mentre i tigrotti tornano negli spogliatoi fischiati gli ultras lasciano la curva in segno di protesta prendendo posizione sulle scale del loro settore di stadio: per il secondo tempo resteranno muti senza più spronare la squadra.
SECONDO TEMPO
Il secondo è all’insegna del garbage time, ovvero di una gara che sostanzialmente non ha più nulla da dire e che quindi, a ritmi calati, può regalare qualcosa dal punto di vista puramente tecnico, una volta che agonismo e intensità non sono più elementi chiave della partita.
Ma prima che la gara scivoli autonomamente verso il triplice fischio Vargas prova un disperato colpo di coda con 4 cambi su 5 già al rientro dagli spogliatoi: dentro Piu, Chakir, Vaghi e Perotti, passaggio al 343 (che diventerà 424 nel finale) e che al tempo stesso argina, parzialmente, Zoma sulla destra. La mossa porta qualche sporadico beneficio alla manovra offensiva della Pro Patria.
Oramai si tratta però di una corsa contro il tempo e nemmeno la squadra sembra crederci concretamente: la rovesciata di Castelli, assist al bacio di Perotti, probabilmente sarà scelta come gol della settimana, ma a 20′ dalla fine non può che accendere soltanto una troppo flebile e fragile speranza, completamente spazzata via in appena 7′ minuti quando, su un controllo non proprio d’autore di Vaghi, Manconi si lancia verso la porta e serve il subentrato Frosinini, che può appoggiare in rete il più facile dei gol facendo passare il pallone sotto le gambe di Del Favero.
L’AlbinoLeffe potrebbe anche dilagare, al 34′ Zoma colpisce a botta sicura l’incrocio dei pali, poco prima sempre l’ivoriano aveva seminato il panico in area, servendo Giorgione che, saltato Del Favero, si vede murato da Molinari sulla linea di porta. Fallita la “manita”, i bergamaschi iniziano ad accusare gli 80′ minuti condotti a spron battuto e quindi inizia il, per quanto legittimo, malizioso gioco col cronometro, che irrita ulteriormente uno stadio nervoso e rabbuiato. Lo Speroni accoglie la primavera nel peggiore dei modi.
Mea culpa di Vargas: “Pro Patria senza orgoglio, ho messa troppa pressione alla squadra”
RIVIVI LA DIRETTA
TABELLINO
AURORA PRO PATRIA 1919 – ALBINOLEFFE 1 – 4 (0 – 3)
Marcatori: 16′ p.t. Gusu (ALB), 28′ p.t. Manconi (ALB), 34′ p.t. Cocco (ALB); 25′ s.t. Castelli (PPA), 32′ s.t. Frosinini (ALB).
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 5 Molinari (20′ s.t. 32 Pitou), 19 Lombardoni, 13 Boffelli (1′ s.t. 2 Vaghi); 11 Vezzoni (1′ s.t. 21 Perotti) , 10 Nicco, 14 Bertoni, 25 Ferri (1′ s.t. 26 Chakir), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (1′ s.t. 27 Piu), 30 Castelli.
A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 15 Rossi, 17 Citterio, 18 Piran, 20 Gavioli. All. Vargas.
Albinoleffe (3-5-2): 22 Pagno; 33 Borghini, 26 Gelli, 4 Saltarelli; 16 Gusu, 14 Brentan (19′ s.t. 62 Frosinini), 40 Genevier, 30 Piccoli (33′ s.t. 99 Toma), 11 Zoma; 19 Cocco (1′ s.t. 17 Giorgione), 10 Manconi (36′ s.t. 8 Muzio).
A disposizione: 1 Pratelli, 38 Giroletti, 29 Rosso, 42 De Felice, 44 Ferri. All. Foscarini.
ARBITRO: Stefano Milone di Taurianova (Giacomo Bianchi della Sezione di Pistoia e Luca Capriuolo della Sezione di Bari. Quarto Ufficiale Vincenzo D’Ambrosio Giordano della Sezione di Collegno).
Angoli: 2 – 1.
Recupero: 3′ p.t. – 0′ s.t.
Ammoniti: Vezzoni (PPA); Frosini (ALB).
Note: Giornata mite e nuvolosa. Terreno di gioco in buone condizioni.
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