Ospedale di Gallarate, “chiude anche l’ambulatorio di urologia”
La denuncia di Margherita Silvestrini. Un passaggio che comporta anche un’altra perdita: "Da oggi se ci sarà necessità di consulenze l'urologo dovrà arrivare da Busto Arsizio". Aumenta anche il numero di assistititi per ogni medico di base, da 1500 a 1750
L’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate perde anche l’ambulatorio di urologia e il servizio di consulenza nei reparti: e la denuncia della consigliera comunale del partito democratico Margherita Silvestrini: «Al di là di tutte le rassicurazioni, si riconferma lo smantellamento dell’ospedale di Gallarate: da oggi chiude l’ambulatorio di urologia. Un passaggio che comporta anche un’altra perdita: viene anche a mancare la presenza di questo specialista a supporto dei reparti, da oggi se ci sarà necessità di consulenze l’urologo dovrà arrivare da Busto Arsizio».
A Gallarate il tema sanitario è sempre molto discusso, visti i progetti di ospedale unico a beata Giuliana ma soprattutto visto lo stato di crisi progressiva della operatività dell’ospedale esistente. Silvestrini in passato ha denunciato per tempo la perdita di servizi, che poi si è effettivamente realizzata: le informazioni arrivano spesso proprio dagli operatori in affanno.
E dal mondo dei medici arriva anche un’altra notizia negativa per il territorio: «Oggi mi è arrivata la notizia che a tutti i medici di medicina generale dell’ambito di Gallarate Asst ha comunicato la necessità che i medici con massimale di 1500 assistiti passino a 1750, mentre i medici auto limitati dovranno aumentare il numero di assistiti del 16%“ continua Silvestrini.
Può apparire un passaggio tecnico ma è ovvio che ha conseguenze più o meno immediate: il medico che fino ad oggi doveva occuparsi di 1500 pazienti, entro qualche settimana probabilmente avrà oltre 1700 assistiti. Va detto che altri ambiti sono anche messi peggio, in alcuni casi si è saliti persino a una quota di 2000 assistiti per medico. Certo, per Gallarate è un ulteriore aggravio.
“I reparti con il deserto intorno”
Per Silvestrini è la conferma di una situazione di particolare gravità complessiva dell’assistenza sanitaria, che dipende da Regione Lombardia, sia per la medicina ospedaliera che per quella territoriale, i medici di base: «Nonostante tutte le forze di maggioranza ci rassicurino che vigilano la situazione peggiora di mese in mese. Anche i reparti che lavorano ancora bene, rischiano di avere intorno il deserto intorno». A gennaio il centrosinistra aveva denunciato la riduzione dei servizi ambulatoriali, che l’azienda aveva ricondotto a misura temporanea per il mese di gennaio.
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